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Rispondi  Messaggio 1 di 46 di questo argomento 
Da: Miti  (Messaggio originale) Inviato: 22/06/2011 15:20

 

 

E' sempre una poetessa romana: Silvia Rossetti

Puoi accontentarti?

 
Dove stai?
 
  Dove stai?
Fra le righe nascoste di un libro
nel verso di una poesia
nel dolore degli altri
nella morte di tutti.

E' la luce riflessa del cielo
i rumori costanti del giorno
i palpiti segreti notturni
i pensieri voluti.

Ti cerco e prego.
 
 
 

Silvia Rossetti



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Rispondi  Messaggio 2 di 46 di questo argomento 
Da: Massimo Doriani Inviato: 22/06/2011 15:22
è in italiano, non gli piacerà

Rispondi  Messaggio 3 di 46 di questo argomento 
Da: Miti Inviato: 22/06/2011 15:30

NON CHIEDERE

Non chiedere grazia di volo all'uccello ferito,
non chiedere fiori all'arbusto dai rami stroncati,
non chiedere riso di stelle alla notte in tempesta:
neppure pazienza a una donna malata d'amore.

Questa è di Lalla Romano (il cognome aiuterà?) 


Rispondi  Messaggio 4 di 46 di questo argomento 
Da: Peterpan® Inviato: 22/06/2011 17:48
mmmmmmmmm... vediamo cosa si inventerà per stroncarle.

Rispondi  Messaggio 5 di 46 di questo argomento 
Da: Tebro Inviato: 22/06/2011 18:25
ma io non stronco proprio niente! non è nelle mie abitidini!
 
 
dico solo che sono cosucce! due cosucce  senza rispetto per quello,
che invece richiede la poesia. Cioè: la musica,
il ritmo, la melodia, il canto, il rispetto per la metrica! 
ecco, si,  il rispetto per la metrica!
che sono obblighi inderogabili, per tutto quello
che si scrive... in verticale.
 
 
la prima "dove stai" ma cacchio sto tizzio potrebbe stare...
 in cielo in terra e in ogni luogo!
non solo tra le righe di un libro!
 
così dicasi per "non chiedere"
anche perché di pazienza, l'uomo, ne ha molto meno della donna,  
quando si tratta di battiti del cuore.
 
comunque, almeno, si parla anche di "poesia"! il che non è poco.
Anzi è tantissimo! se penso a belladesé.
 
  
 

Rispondi  Messaggio 6 di 46 di questo argomento 
Da: Peterpan® Inviato: 22/06/2011 18:33
Io, fossi in te, la inviterei a fuggire sotto un tripudio di stelle.

Rispondi  Messaggio 7 di 46 di questo argomento 
Da: Tebro Inviato: 22/06/2011 18:33
grazie Miti. davvero. con simpatia.
 
mo te la regalo io, e ovviamente la regalo a
tutti, una delle mille chicche
di un poeta romano.
 
Lacrime.
 
Le lacrime spremute da un dolore
s'affacciano salate
come gocce de mare.
Oggi ciò la burasca dentro ar core.
 
Risante.
un caro amico, purtroppo non più.

Rispondi  Messaggio 8 di 46 di questo argomento 
Da: Tebro Inviato: 22/06/2011 18:35
grazie peter. l'ho sempre saputo che non sei un fesso.
 

Rispondi  Messaggio 9 di 46 di questo argomento 
Da: Miti Inviato: 22/06/2011 18:42

Rispondi  Messaggio 10 di 46 di questo argomento 
Da: Peterpan® Inviato: 22/06/2011 20:10
Cara Miti, tu sbagli.
Sbagli, e di brutto.
Facendo anche un minimo complimento a questo tanghero analfabeta, qualsiasi cosa pubblichi, lo autorizzi a vantarsene per i prossimi dieci anni, ma, ciò che è ben più grave, lo autorizzi a sentirsi uno che sa scrivere. Mentre invece la cura più efficace per lui sarebbe l'immediato ricovero con corso obbligatorio per l'acquisizione della licenza elementare.
Solo così faresti un favore alla società (ma anche alla sua famiglia).

Rispondi  Messaggio 11 di 46 di questo argomento 
Da: Merendina Inviato: 22/06/2011 20:29
 
De: Peterpan® Enviado: 22/06/2011 21:10
 Mentre invece la cura più efficace per lui sarebbe l'immediato ricovero con corso obbligatorio per l'acquisizione della licenza elementare.
 
o l'immediato ricovero con tanto di T.S.O. 
 
 
 

Rispondi  Messaggio 12 di 46 di questo argomento 
Da: Tebro Inviato: 23/06/2011 05:26
ahahahaha,
di fronte a tanta palese crudeltà  (mentale) 
altro non posso che legarmi le mani, così da non poter scrivere
quanto vorrei e quanto dovrei.
E mordermi la lingua, così dal non poter risponderti quanto dovrei
e quanto vorrei. E invece (questo posso e devo) piangere!
Si, piangere! sversare calde lacrime per il quanto ti sta succedendo
amico peteruccio! ah! la GELOSIA! qual brutta bestia!
 
 

Rispondi  Messaggio 13 di 46 di questo argomento 
Da: Tebro Inviato: 23/06/2011 05:31
canestrello, canestrello, è inutile che t'aruffiani col capo!
Per quello che vali, per quello che meriti, per la persona che sei,
neanche il capo potrà mai aiutarti! Quindi, risparmia il tuo leccaggio
e comprati uno specchio! aiuta sai!? altroché, se aiuta!
 
 
 

Rispondi  Messaggio 14 di 46 di questo argomento 
Da: Miti Inviato: 23/06/2011 08:53
e' sbagliato inviare due poesie ad un amico?
Non mi sono sbrodolata in complimenti, lo faccio pochissimo....e la poesia che lui ha dedicata a me non è sua,ma di Risante, ovvero Sante Rinaldi, artista morto nel 1999, pittore, sscultore in legno e poeta romanesco
I suoi primi approcci alla poesia romanesca risalgono agli anni Trenta quando con l’amico Aldo Fabrizi, da lui conosciuto a Campo de’ Fiori, si divertiva  a trovare le parole alle canzonette.
 I Romani più anziani ricorderanno una orecchiabile canzoncina che diceva: Ninetta che pena, Ninetta che strazzio / si vince la Roma e perde la Lazzio.
nella satira e nelle favole Risante darà il meglio di sé, pur non disdegnando l’approccio alla lirica che in certi casi raggiunge il massimo vertice (come in Da lo sfasciacarozze e Fumanno ‘na sigheretta).
 
Risante: crepuscolare, romantico, satirico? Forse in tutti, meno che tra gli ermetici
Ma Risante è anche femminista e alle donne, che ha sempre amato, fa un omaggio dedicando loro una nutrita serie di sonetti
 

La pozzanghera

 È gocciata dar celo e, trasparente,

 sta immezzo ar vicoletto.

Trema quanno ‘na rota de caretto

l’affetta prepotente

e poi se slarga quanto è largo er letto.

 

Le case che je stanno a pochi passi,

ce se guardeno, come in un specchio,

le crepature sopra ar muro vecchio

che mostreno le grinze de li sassi.

 

Sur serciato

c’è un monno arivortato.

 

Mentre giocheno vedi li pupetti

ariccoje la palla

tra le nuvole a galla

come tanti angioletti.

 

Rispondi  Messaggio 15 di 46 di questo argomento 
Da: Peterpan® Inviato: 23/06/2011 08:58
Parlavo in generale, o Miti. Ripeto, sul piano del trattamento terapeutico il pur minimo avallo alle sua paturnie è controproducente: Tebruccio va messo di fronte alla dura realtà, riconoscerla, accettarla. Soltanto così sarà possibile pensare ad una cura. Se invece si sente anche minimamente incoraggiato nessuna cura potrà funzionare in quanto da queste pur minime gratificazioni vorrà vedere il riconoscimento di quelle che ritiene essere le sue doti.
Se davvero gli vuoi bene dammi retta: alcune medicine possono sembrare amare ma sono necessarie.

Rispondi  Messaggio 16 di 46 di questo argomento 
Da: Tebro Inviato: 23/06/2011 11:32
Potrei mandare in onda una dedica, (regalatami a casa sua,
situata a poche centinaia di metri da casa mia)
di cui,  il mio amico Risante: Sante Rinaldi,  mi ha onorato.
Ma sono un modesto e non lo faccio! la lascio incisa solo nel mio cuore.
 


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