oggi la "scimmietta perplessa" va, come è giusta che vada,
ai finti scemi e le finte sceme ( qui non ce ne sono) che hanno dato per scontata
la colpevolezza del francese: Strauss Kann, che avrebbe costretto,
con la forza, una cameriera ad un rapporto orale.
SI! porcaputtanaladra! soli i finti scemi e le finte sceme,
potevano sostenere che, un'accusa del genere fosse vera!
Chi ha viaggiato (da solo) e fatto vita d'albergo, in qualsivoglia albergo,
anche per brevi periodi, sa benissimo
che in quei giorni, il bisogno sessuale si milluplica!
(un gran bel mistero) e le cameriere sanno benissimo di tale "mistero",
e conoscono benissimo i loro eventuali polli e come, dopo aquietati,
strappargli le penne.
Quindi, quando le due "anime": cliente e cameriera s'"incontrano",
scocca, quello che scocca anche, spessissimo, tra paziente e infermiera!
Solo che, se il cliente non sgama al volo, il fine ultimo della prestatrice d'opera,
e quindi accetta il rapporto, orale o non orale, non protetto,
rischia, come ha rischiato il vecchio Kann e come rischiò il buon Clinton,
di lasciare "tracce" su gonnelline e camicette e quindi, finire in galera.
Ma tutto è bene quello che finisce bene.
Ed è finito bene, a dispetto di chi, facendo il finto scemo, o la finta scema,
dava per certa la colpevolezza del cliente e, giudicava e assolveva,
la piccola e innocente e indifesa fiammiferaia.
Un plauso alla bella e dolce moglie del francese.
Perché? ma perché, di sicuro, sa benissimo che certe esigenze,
quando si è in albergo, si milluplicano! E quindi vanno soddisfatte!
Ne va della salute fisica e mentale del cliente,
e pure del mancato incasso della cameriera.
E tu, scimmietta, non me guardà perplessa! statte zitta!
che so quello che dico!
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