Ho visto il video del primo post. Il mio primo pensiero, a caldo, non può che essere la solidarietà per quei gloriosi poliziotti che si sono esposti, senza possibilità di difesa alcuna, alla più tremenda arma non convenzionale: il pippone.
I pensieri delle vittime, che appaiono chiaramente dai loro volti duri, scolpiti da un inutile addestramento, sono, nell'ordine:
1. Voglio sposare una no global
2. Perché non c'è manco uno dei centri sociali che ci tira qualche sasso?
3. Se immaginavo un simile tormento non mi sarei mai arruolato.
4. Esigo una promozione!
5. Il cancro per i lacrimogeni è forse meno dell'orchite che sto per avere.
6. Datele una pistola, almeno ci possiamo mettere al riparo.
7. Non è armata, Non è armata,Non è armata,Non è armata,Non è armata,Non è armata,Non è armata, devo convincermi che Non è armata,Non è armata,Non è armata,Non è armata,Non è armata,Non è armata,Non è armata, ci devo credere, Non è armata,Non è armata,Non è armata,Non è armata,Non è armata...
8. Suo marito è santo subito, se è sopravvissuto.
9. Se tace divento NO TAV pure io.
10. Se la portiamo in afghanistan i talebani si arrendono.
11. Se la sganciassimo sulla libia violeremmo la convenzione di ginevra.
12. La prossima volta ci devono dotare anche di tappi per le orecchie.
13. Mi licenzio.
14. Meglio un brutto processo che un pippone.
Io, NO TAV convinto, non ritengo corretto utilizzare tali metodi di coercizione e tortura verso i poliziotti.