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General: Meno uno
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De: elastico (Mensaje original) |
Enviado: 01/08/2011 19:19 |
E' morto d'avanzo. Ora, io leggo poco la repubblica, perché non ce l'hanno tanti bar, ma quando la leggo d'avanzo lo leggevo sempre. Un giornalista fenomenale, purtroppo al soldo della politica. Come tutti, tranne travaglio a volte e pochi altri.
Purtroppo un giornalista, 'sta razza infame, almeno quelli di politica, che si crede dio in terra, almeno tutti.
Però uno capace, meglio, moralmente, di gentaglia come montanelli, biagi e merdaioli vari che si son fatti i soldi piangendo i cattivi che non li volevano far scrivere - e cazzo, lo han scritto, ma come avran fatto?
Insomma, è morto un uomo con delle capacità fuori dal normale, anche perché il normale è merda pura e non è difficile.
Un pensiero almeno da voi atei, e una prece per chi crede.
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Si potrebbe facilmente obiettare che uno davvero fuori da servitù politiche non milita in Repubblica, e che le inchieste che lo hanno reso famoso, guarda un po', erano di natura antigovernativa nel senso di antiberlusconiana.
Quanto a Montanelli, scusa, o Ela, ma di chi era servo, lui? |
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Peter, D'Avanzo è entrato a Repubblica molto prima che Berlusconi entrasse in politica.
E' stato per molti anni un cronista giudiziario.
Ha scritto di camorra e di mafia.
Le circostanze ne hanno fatto anche un editorialista politico antiberlusconiano: ma se Berlusconi non fosse mai sceso in campo, tanto per dirne una, l'avere raccontato della vicenda di Mangano assunto per prendersi cura dei cavalli di Arcore non avrebbe mai avuto una valenza politica. Intendo dire che D'Avanzo si sarebbe limitato a sputtanare un imprenditore molto spregiudicato, non un leader politico ed un presidente del consiglio. Poi, si sa, da cosa nasce cosa: Noemi Letizia, Ruby e il bunga bunga... |
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Per carità, o Phaber; ma, indipendente per indipendente, mi sembra lo sia più, per esempio, un Livadiotti.
E Repubblica non è un quotidiano apartitico, lo sappiamo. |
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Prendo il treno per Roma e comincio a "classificare" le persone a seconda dei quotidiani che leggono (o perlomeno ridacchio nel farlo): repubblica, corriere della sera, manifesto, libero, padania.... c'è di tutto un pò, ah c'è anche un'Arena. Tutti compiono gli stessi gesti: leggono, al massimo, le prime sei pagine con interesse (relativo), poi cominciano a sfogliare leggendo con disinteresse, poi a leccarsi il dito e a scorrere le pagine velocemente. Si soffermano puntualmente un pò di più sulla pagina dell'oroscopo. Dicevo, classifico, come mi è stato insegnato o inculcato con slogan... ma ci credo poco anch'io!!! Anche le firme sotto gli articoli si potrebbero attribuire a questo o quel padrone, insomma nulla di nuovo sotto il sole. Credo poco anche "nel non bavaglio di Travaglio"... mi sembra troppo ben costruito, un copione studiato da tutti i protagonisti, in precedenza. Notizie e notiziole, fiumi di inchiostro... si lega il somaro dove vuole il padrone, vale per tutti!!! Benedetto tablet, ci sono decine di giornali e non ci sono firme. Mi illudo di leggere "indipendenteente da....."
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