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General: Claretta e Botia, siete contenti?
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De: Ketty Frega? (Mensaje original) |
Enviado: 17/09/2011 09:34 |
Potrete continuare a scalmanarvi invocando Bos-si Bos-si ancora per chissà quanti anni.
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In effetti, pur nemmeno sognandomi di limitare in alcun modo i post del Botja, rimango perplesso di fronte a una fede di stampo calcistico per un raggruppamento che, se pure all'inizio poteva avere qualcosa da dire, nella prassi ormai non mi sembra un partito diverso dagli altri. Le formule altisonanti, poi, 'partito di lotta e di governo', oltre a costituire ossimoro non mi sembrano tutto questo altisonante.
Interessanti, però, alcuni articoli: è noto che più si legge, e dalle più disparate fonti, meglio è. |
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De: skikko |
Enviado: 17/09/2011 10:08 |
odo i garruli und giojuosi gridolini pervenirmi dall'Ovest.... |
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De: skikko |
Enviado: 17/09/2011 10:10 |
intanto da oggi l'IVA è aumentata
ma solo su alcuni beni e servizi e sfido kiunque a trovarne un elenco su un cazzo di giornale ke sia uno
e soprattutto a indicare ki controllerà ke non aumentino i prezzi anke dei servizi e dei beni a tassazione invariata
lotta e governo.....l'unica lotta ke fanno è a calarsi le braghe quando il silvio ordina (è proprietario del markio della lega, e, di fatto, del partito, lo sapete no?)
e l'unico governo ke san fare è quello della polenta taragna (almeno fino alla settima sgnappa) |
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Leggevo dalla Eva un post di Guido Ticino il quale, essendo svizzero, parlava dell'IVA nel suo Paese: siamo ai punti decimali e tra breve dovrebbero ulteriormente ridurla...
Amen. |
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De: skikko |
Enviado: 17/09/2011 10:57 |
come volevasi dimostrare
scendo al bar all'angolo, dieci minuti fa
un caffè
un euro
ma ieri era 90 cents
è aumentata l'IVA
ah ecco
faccio notare ke l'IVA è aumentata dell'uno per cento, il caffè dell11% spicci
ma non c'è niente da fare...anke stavolta la speculazione è iniziata senza controlli
l'unica sarà non bere mai più un caffè in quel bar.... |
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Dove abito io il caffè costa 1.20 da tempo immemorabile.... non dovrebbero aumentarlo, spero... |
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in effetti la Lega è un partito
gli altri nemmeno più si ricordano di essere stati dei partiti
che poi si governi lottando o che si lotti essendo al governo
non è affatto un ossimoro, se si lotta per riformare lo stato
e se anche lottando si perdono le battaglie, quello che conta
è il non arrendersi rinunciando al raggiungimento dell'obiettivo
prefissato nell' ART. 1 DELLO STATUTO
«Il Movimento politico denominato “Lega Nord per l’Indipendenza della Padania” – si legge all’articolo 1 dello Statuto – costituito da Associazioni Politiche, ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana»
l'articolo è stato firmato il 22 Novembre 1989 e non è mai stato
modificato
ogni atto, ogni compromesso, ogni apparente rinuncia sono e
rimangono finalizzati al coneguimento dell'Indipendenza della
Padania
anche perchè un patto federale può esistere solo fra stati
indipendenti e sovrani, altrimenti si può solo parlare di parziale
devoluzione del potere centrale
e guardate che se la Lega cede sulle Province è solo perchè vuole
l'abolizione delle Prefetture, il che era già presente come obiettivo
nel momento in cui è stato redatto lo statuto del partito
certo che se gli altri si limitano a fare come i polli di Renzo è
difficile che si rendano conto di ciò che in realtà sta dietro agli
apparenti cedimenti della Lega di governo
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Quell’articolo dimenticato dello Statuto della Lega Nord
Scritto da Emilio Fabio Torsello il 9 gennaio 2011 in Politica
Quando si parla di futuro governo tecnico, di cene ad Arcore tra Tremonti, Bossi e Berlusconi – con il primo a fare da mediatore– ma soprattutto quando si cita il fantomatico Federalismo, si dimentica un dato fondamentale: l’articolo 1 dello statuto fondativo del partito Lega Nord. A dispetto della “coalizione” di governo, infatti, nessuno dei dirigenti del Carroccio si è mai premurato di cambiare o limare quanto recita il documento che sta alla base della Lega:
«Il Movimento politico denominato “Lega Nord per l’Indipendenza della Padania” – si legge all’articolo 1 dello Statuto – costituito da Associazioni Politiche, ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana»
Ormai entrata nel cosiddetto lessico politico comune, il nome della Lega non invoca più i “fucili” un tempo minacciati da Bossi per ottenere l’indipendenza né richiama alla memoria le vere intenzioni ultime del partito. Berlusconi e il PdL, dunque, potrebbero essere solo un pretesto o – peggio ancora – uno strumento per acquisire visibilità, notorietà e per far dimenticare il vero obiettivo leghista: non il federalismo ma l’indipendenza della Padania. Il «conseguimento» citato nello Statuto, infatti, implica non un’azione di forza ma una serie di passaggi graduali di cui il federalismo potrebbe essere non il punto di arrivo – come vorrebbero far credere – ma di partenza.
Quanti rispondono a questa osservazione con una scrollata di spalle – figurati se poi lo fanno veramente – dimenticano che questa sottolineatura è un dato di fatto, sottoscritto dai fondatori del Partito, ufficializzato in un qualche studio notarile e mai più modificato dal lontano 22 novembre 1989. La Lega Nord, senza se e senza ma, vuole a tutt’oggi l’indipendenza della Padania. E non a caso il monito del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al rispetto per tutti i partiti di governo e opposizione della Costituzione è venuto in occasione del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia, una data che dovrebbe ricordare in modo lampante come una formazione della maggioranza ancora oggi ponga le basi del suo agire politico su uno Statuto che invoca la secessione.
C'è poi la questione delle elezioni. La Lega invoca le urne e il pressing su Berlusconi è continuo. A differenza del Pdl, infatti, il Carroccio sembra non soffrire alcuna flessione di popolarità ed è noto che - in caso di vittoria della coalizione - un eventuale premio di maggioranza darebbe al binomio Bossi-Berlusconi ancora più potere rispetto a quanto non ne abbia oggi, con la spina nel fianco dei finiani di Futuro e Libertà. Un potere che - teme probabilmente Berlusconi - sarebbe a parti invertite: con la Lega a timonare e il PdL a far da mozzo.
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De: botia |
Enviado: 18/09/2011 05:40 |
Claretta e Botia, siete contenti?
No...............le borse hanno ripreso a salire..........fanculo |
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De: botia |
Enviado: 18/09/2011 06:03 |
Magus e Schicco, siete contenti?
Lontani da Roma, ma senza imprudenze
Calderoli ha annunciato - e dal palco di Venezia l’annuncio sarà ribadito - che su proposta della Lega, il Governo ha dato il via alla procedurad’urgenza per modificare la Costituzione.Si tratta di modifiche, che almeno a parole, trovano l’unanime consenso. Siamo alla prova del nove e i cittadini potranno valutare concretamente chi vuole cambiare il Paese e chi finge di farlo. Sul numero dei parlamentari già alcune parti politiche mugugnano che la riduzione del 50% proposta dal Carroccio è eccessiva perché ridurrebbe la rappresentanza delle regioni più piccole. Tra queste ci sono quelle autonome, alle quali verrà comunque garantita la rappresentanza. Comunque questo, dopo oltre 60 anni, è un problema da rivedere e - a mettere troppa carne al fuoco - si corre il rischio per far tutto di non far nulla. Bossi quando prese sulle sue spalle la croce di liberare i popoli padani dalla colonizzazione meridionalista, dovette scegliere tra l’insorgenza e la via già percorsa da Gandhi La prima era indubbiamente la via più breve, ma poteva comportare ferite dolorose e quindi improponibile a gente che aveva ancora il ricordo e le piaghe della seconda guerra mondiale. Da statista e non da guerrigliero barricadiero, scelse la seconda, anche frenando le pulsioni di molti padani. Purtroppo i cambiamenti da fare non sono marginali, ma strutturali; è altrettanto vero che tutti quelli che, in questo assurdo sistema sociale costruito sulle prebende (si pensi aigaranti e authority), sull’evasione, sui lavori socialmente (i)nutili (leggasi clientele), sulla pletora burocratica che i titoli di non-studio facili alimenta anzi impone e tant’altro che ristrettezza dello spazio non consente di elencare, remano contro. Un abbattimento drastico e simultaneo di tutto questo marciume avrebbe provocato una reazione violenta dei parassiti messi di colpo nella condizione di non vivere comeprima. La differenza tra chi scrive la storia e chi fomenta rivolte è evidente e le parole pronunciate in Romania dal presidente Napolitano rendono, indirettamente, merito a Bossi, al quale spetta il posto più alto nel podio politico di questa epoca. Un’incognita sui tempi c’è, le riforme della Costituzione sono per loro stessa natura molto lunghe. Si confida sulla volontà politica di tutti, anche di quelli che attualmente sono più interessati all’attività sessuale di Berlusconi che alle necessità del Paese
Marcello Ricci
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De: botia |
Enviado: 18/09/2011 06:09 |
Calderoli
, il grande tessitore, è fiducioso, invita a pensare in positivo, la fretta spesso è cattiva consigliera.
L'articolo finisce così
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