tu s stato alle Cinque Terre ?
a Vernazza,a Riomaggiore,a Monterosso, a Manarola, a Corniglia ?
hai mai scarpinato per quei sentieri, hai mai salito quegli infiniti gradini ?
ti sei mai arrampicato su quelle rocce, hai mai visto quel panorama di
vigneti millenari con i muretti a secco, fatti con le pietre portate su con
le ceste che gli uomini si caricavano sulle spalle e le donne reggevano
sulla testa ?
sì, l'uomo ha dato la sua impronta alle Cinque Terre, ma l'ha data con
la fatica contadina, con la sua abilità di muratore e di carpentiere, che
con i materiali poveri riesce dare il massimo dei risultati
il trenino che percorre le Cinque Terre è più simile ad un antiquato
giocattolo che a un efficiente e moderno mezzo di trasporto e le piccole
gallerie che attraversa sono ancora quelle scavate con il piccone
i milioni di turisti che percorrono la Via dell'Amore, meravigliosa cornice
di un quadro stupendo, non pernottano nei cinque minuscoli paesini che
non hanno mai fatto concessioni alla urbanizzazione, e soprattutto dopo
il 1982, quando le Cinque Terre sono state riconosciute Patrimoni dello
Unesco, nulla di nuovo è stato costruito
nei millenni l'uomo ha lottato con la montagna, che vuole scendere a valle,
tutte le montagne, in un modo o nell'altro, vogliono scendere a valle, è
quella la legge di natura, ma l'uomo ha sempre avuto bisogno di quello che
le montagne possono offrire, e la sfida dura fin dalla prima apparizione
dell'uomo sulla terra
poi lo sviluppo demografico e le comodità tecnologiche hanno reso l'uomo
inconsapevole della propria pochezza rispetto alle leggi della natura, i cui cicli
durano molto di più della memoria generazionale umana
nelle Cinque Terre la natura ha preso il sopravvento, l'acqua nella sua corsa verso
il mare ha dilavato i terrapieni, sradicando la vegetazione e liberando le pietre dei muretti
di sostegno si è caricata di proiettili che a velocità spaventosa andavano a colpire e
distruggere tutto quello che incontravano nella loro corsa
poi il mare forza 5 ha fatto da diga e l'acqua, iol fango, gli alberi, le pietre hanno avuto un
riflusso che ha completato la devastazione
ma anche se stavolta l'evento è stato maggiore, per forza devastante, di tutti quelli che
"a memoria d'uomo" sono accaduti in precedenza, nelle Cinque Terre l'opera dell'uomo
è più antica di quello che la memoria ricorda
ed è un'opera che dovrà continuare ad essere portata avanti, se la gente di quelle terre
non vorrà rassegnarsi a vivere nella formicolante piattezza urbana
,
e non credo che voglia rassegnarsi, anzi, non lo penso proprio