il rendicont6o fa pa
con la contabilità dello stato
non ha infoluenza sulla attività politica, è na roba ragionieristica,
ma ovviamente ha bisogno di una maggioranza validata dal numero
legale in assemblea per essere approvato
quando è stato presentato la prima volta l'opposizione ha puntato
sul far mancare il numero legale non entrando in aula, ma Pannella
ha mandato a monte la strategia, quindi so9no entrati e hanno
bocciato il rendiconto, con l'aiuto di Pannella e con la defezione
dei maldipancisti del Pdl
stavolta non si poteva bocciarlo, e Napolitano ha richiamato i suoi al
senso di responsabilità, ed ecco perchè la nuova strategia è stata
quella di incaricare Cirino Pomicino di rastellare i maldipancisti, in modo
che il rendiconto venisse approvato con il numero legale perchè
l'opposizione era presente, ma senza votare, e i voti per l'approvazione
potessero rendere evidente che la maggioranza di governo non c'era più
Berlusconi lo ha saputo in anticipo e ha posto le sue condizioni : dimissioni
sì, ma prima l'approvazione di ciò che chiede l'Europ0a
cosa che andava benissimo sia a Napolitano che agli emissari europ0ei, meno
bene andava a chi voleva avere dei margini di trattetiva sul piano di stabilità,
però anche loro hanno9 dovuto abbozzare e adesso possono solo velocizzare
al massimo l'approvazione, per iberarsi di Berlusconi e accontentare Napolitano
cosa accadrà dopo, cioè cosa deciderà Napolitano non lo sa ancora nessuno,
per ora le ipotesi rimango9no solo ipotesi
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certo che la seduta di ieri è stata una manfrina, ma le manfrine fanno parte
delle strategie
anche l'mmuina del re borbonico era una manfrina, ma la strategia non lasciava
altre scelte
"chi è a prua si sposti a poppa, quelli di poppa vadano a prua, chi è a babordo vada
a tribordo e chi è a tribordo vada a babordo"
non per niente la regia della ammuina di ieri è stata affidata al napolertan borbonico
democristiano Cirino Pomicino
che ha eseguito in modo egregio il suo incarico, solo che Berlusconi li ha battuti
d'anticipo, anticipando le dimissioni, ma con una strategia che impedisce trattative
sul piano di stabilità, come faceva comodo a Napolitano che preferisce potere
scegliere il premier senza l'incubo del caos barricadiero già in prima battuta
così Berlusconi salva la faccia, perchè non viene "cacciato via", e può uscire con
l'onore delle armi, e in cambio Napolitano ha ottenuto di avere le mani davvero
libere
NB: Casini a questo punto può a sua volta porre condizioni, e il dopo Napolitano
va in scadenza prima che la legislatura arrivi al suo termine di legge, quindi se
non si va alle elezioni anicipate Casini ha in mano l'Opa per il Quirinale