E' la mia modestia che non mi fa parlare; tu, al contrario, millanti glorie che neanche al Cottolengo.
Tanto per dirtene una, a 11 anni composi il testo della canzone che segue, e che fu cantata nientemeno che dal grande Tony Astarita. Ammetto che fui fortunato perché mia sorella conosceva il cognato di un'amica di Fiera Mogol-Fiera, sorella del noto paroliere Gianni Rapetti-Mogol, e questo certamente mi fu d'aiuto. Però la canzone ebbe un discreto successo, il che sta a significare che il mio modesto scritto proprio da buttare non era.
Ascolta, schiatta e impara come si scrive una canzone d'amore. Senti che passaggi, che pathos, che rime ardite, se permetti: io a 11 anni ero in grado, tu nemmeno adesso...
mi puoi bannare quanto vuoi. Io sto qua e aspetto che cresci e soprattutto che ti differenzi da tutti gli altri stronzi che mi hanno sempre bannato senza motivo, se non quello di dire sempre la mia senza peli su la lingua. Piuttosto come fai a parlà di plagio? Guarda che la canzone è depositata alla siae e quindi, è datata. E se tieni conto che il testo è stato concepito molto prima che vedesse la luce come canzone... per cui aspetto la tua ennesima... stronzata.
Anch'io a 11 anni, ebbi il mio momento di gloria: posai per un ritratto.... niente di che, o Tebro... si intitolava: La bimba che sussurrava ai deficienti.
O Skikko, vedo che tu e tu solo hai saputo cogliere quella che in effetti è la drammaticità del testo. Adoperando il simbolo, tramite la finestra intendevo, come hai perfettamente compreso, esprimere la chiusura dell'individuo nei confronti del suo prossimo, evidenziare l'isolamento nel quale l'uomo (ma anche la donna e anche gli incerti) si rinchiude; isolamento volontario, certo, non dissimile da quello di Gertrude, della quale in maniera così profonda e purtuttavia completa parla il Manzoni nel suo capolavoro. Sì, la clausura di Gertrude non fu del tutto volontaria, lo sappiamo, ma è innegabile che anche l'atto della chiusura della finestra da parte della 'lei' della canzone non prescinde da fattori esterni, quali vogliamo presupporre un forte rovescio o altri eventi meteorici; non è da escludere un lancio di oggetti contundenti da parte dell'innamorato negletto.
Tanto ti dovevo - ai mammalucchi che non capiscono la Vera Poesia lascio i crocioni e i frocioni.