Nino, viè giù da la dolce e salubre Esquilia (come la chiamava Mecenate) insomma dal rione Monti e precisamente, da Santa Bibbiana, cammina cor solito armamentario sottobraccio (se tratta d’un banchetto co le gambe allungabili, un tappetino verde casinò, e un mazzo de carte da gioco. Oggi , come da un po de tempo, “opererà” a Borgo Pio.
Pure Giggi, oggi bazzica in Borgo (lui c’è nato) e lo bazzica perché j’hanno detto che quarcuno ha preso sto rione pe un rione de farlocchi e quinni, vo conosce chi se permette tale azzardo.
Ed eccolo Ninetto, è arrivato. Allettato da la speranza de rincontrà e spennà quarche artro gallinaccione, (come j’era capitato er giorno prima) riapre “bottega” e se mette in attesa. Er gioco delle tre carte è un arte che incanta, stupisce, strabija. Ci vuole una maestrìa senza pari per questo, il biscazziere: stupisce, incanta, strabija. Quarcuno passa, guarda, ma non abbocca, vorrebbe, ma non se fa tentà,