BENITO MUSSOLINI RINUNCIO' AL SUO STIPENDIO DI CAPO DI STATO, DOVETTE RESTAURARE L'ECONOMIA ITALINA E FINANZIARE UNA GUERRA
ECCO COSA FECE PER L'ITALIA E GLI ITALIANI:
Opere sociali e sanitarie
1. Assicurazione invalidità e vecchiaia, R.D. 30 dicembre 1923, n. 3184 2. Assicurazione contro la disoccupazione, R.D. 30 dicembre 1926 n. 3158 3. Assistenza ospedaliera ai poveri R.D. 30 dicembre 1923 n. 2841 4. Tutela del lavoratore di donne e fanciulli R.D 26 aprile 1923 n. 653 5. Opera nazionale maternità ed infanzia (O.N.M.I.) R.D. 10 dicembre 1925 n. 2277 6. Assistenza illegittimi e abbandonati o esposti, R.D. 8 maggio 1925, n. 798 7. Assistenza obbligatoria contro la TBC, R.D. 27 ottobre 1927 n. 2055 8. Esenzione tributaria per le famiglie numerose R.D. 14 maggio 1928 n. 1312 9. Assicurazione obbligatoria contro le malattie professionali, R.D. 13 maggio 1928 n. 928 10. Opera nazionale orfani di guerra, R.D.26 luglio 1929 n.1397 11. Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (I.N.P.S.), R.D. 4 ottobre 1935 n. 1827 12. Settimana lavorativa di 40 ore, R.D. 29 maggio 1937 n.1768 13. Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (I.N.A.I.L.), R.D. 23 marzo 1933, n. 264 14. Istituzione del sindacalismo integrale con l’unione delle rappresentanze sindacali dei datori di lavoro (Confindustria e Confagricoltura); 1923 15. Ente Comunale di Assistenza (E.C.A.), R.D. 3 giugno 1937, n. 817 16. Assegni familiari, R.D. 17 giugno 1937, n. 1048 17. I.N.A.M. (Istituto per l’Assistenza di malattia ai lavoratori), R.D. 11 gennaio 1943, n.138 18. Istituto Autonomo Case Popolari 19. Istituto Nazionale Case Impiegati Statali 20. Riforma della scuole “Gentile” del maggio 1923 (l’ultima era del 1859) 21. Opera Nazionale Dopolavoro (nel 1935 disponeva di 771 cinema, 1227 teatri, 2066 filodrammatiche, 2130 orchestre, 3787 bande, 1032 associazioni professionali e culturali, 6427 biblioteche, 994 scuole corali, 11159 sezioni sportive, 4427 di sport agonistico.). I comunisti la chiamarono casa del popolo 22. Guerra alla Mafia e alla Massoneria (vedi “Prefetto di ferro” Cesare Mori) 23. Carta del lavoro GIUSEPPE BOTTAI del 21 aprile 1927 24. Lotta contro l’analfabetismo: eravamo tra i primi in Europa, ma dal 1923 al 1936 siamo passati dai 3.981.000 a 5.187.000 alunni – studenti medi da 326.604 a 674.546 – universitari da 43.235 a 71.512 25. Fondò il doposcuola per il completamento degli alunni 26. Istituì l’educazione fisica obbligatoria nelle scuole 27. Abolizione della schiavitù in Etiopia 28. Lotta contro la malaria 29. Colonie marine, montane e solari 30. Refezione scolastica 31. Obbligo scolastico fino ai 14 anni 32. Scuole professionali 33. Magistratura del Lavoro 34. Carta della Scuola
Opere architettoniche e infrastrutture
35. Bonifiche paludi Pontine, Emilia, Sardegna, Bassa Padana, Coltano, Maremma Toscana, Sele ed appoderamento del latifondo siciliano. Con la fondazione delle città di Littoria, Sabaudia, Aprilia, Pomezia, Guidonia, Carbonia, Fertilia, Segezia, Alberese, Mussolinia (oggi Alborea), Tirrenia, Tor Viscosa, Arsia e Pozzo Littorio e di 64 borghi rurali, 1933 – 1939 36. Parchi nazionali del Gran Paradiso, dello Stelvio, dell’Abruzzo e del Circeo 37. Centrali Idroelettriche ed elettrificazione delle linee Ferroviarie 38. Roma: Viale della Conciliazione 39. Progetto della Metropolitana di Roma 40. Tutela paesaggistica ed idrologica 41. Impianti di illuminazione elettrica nelle città 42. Prosciugamento del Lago di Nemi (1931) per riportare alla luce navi romane 43. Creazione degli osservatori di Trieste, Genova, Merate, Brera, Campo Imperatore 44. Palazzo della Previdenza Sociale in ogni capoluogo di Provincia 45. Fondazione di 16 nuove Province 46. Creazione dello Stadio dei Marmi (di fronte allo stadio si trova ancora un enorme obelisco con scritto “Mussolini Dux”) 47. Creazione quartiere dell’EUR 48. Ideazione dello stile architettonico “Impero”, ancora visibile nei palazzi pubblici delle città più grandi 49. Creazione del Centro sperimentale di Guidonia (ex Montecelio), dotata del più importante laboratorio di galleria del vento di allora (distrutto nel 1944 dalle truppe tedesche che abbandonavano Roma) 50. Costruzione di numerose dighe 51. Fondò l’istituto delle ricerche, profondo stimatore di Marconi che mise a capo dello stesso istituto grazie alla sua grandiosa invenzione della radio e dei primi esperimenti del radar, non finiti a causa della sua morte 52. Costruzione di molte università tra cui la Città università di ROMA 53. Inaugurazione della Stazione Centrale di Milano nel 1931 e della Stazione di Santa Maria Novella di Firenze 54. Costruzione del palazzo della Farnesina di Roma, sede del Ministero degli Affari Esteri 55. Opere eseguite in Etiopia: 60.000 operai nazionali e 160.000 indigeni srotolarono sul territorio più di 5.000 km di strade asfaltate e 1.400 km di piste camionabili. Avevano trasformato non solo Addis Abeba, ma anche oscuri villaggi in grandi centri abitati (Dessiè, Harar, Gondar, Dire, Daua). Alberghi, scuole, fognature, luce elettrica, ristoranti, collegamenti con altri centri dell’impero, telegrafo, telefono, porti, stazioni radio, aeroporti, financo cinematografi e teatri. Crearono nuovi mercati, numerose scuole per indigeni, e per gli indigeni crearono: tubercolosari, ospizi di ricovero per vecchi e inabili al lavoro, ospedali per la maternità e l’infanzia, lebbrosari. Quello di Selaclacà: oltre 700 posti letto e un grandioso istituto per studi e ricerche contro la lebbra. Crearono imprese di colonizzazione sotto forme di cooperative finanziate dallo stato, mulini, fabbriche di birra, manifatture di tabacchi, cementifici, oleifici, coltivando più di 75.000 ettari di terra. 56. Sviluppo aeronautico, navale, cantieristicoOpere politiche e diplomatiche
57. Patti Lateranensi, 11/02/1929 58. Tribunale del popolo 59. Tribunale speciale 60. Emanò il codice penale (1930), il codice di procedura penale (1933, sostituito nel 1989), il codice di procedura civile (1940), il codice della navigazione (1940), il codice civile (1942) e numerose altre disposizioni vigenti ancora oggi (il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, il Codice della Strada, le disposizioni relative a: polizia urbana, rurale, annonaria, edilizia, sanitaria, veterinaria, mortuaria, tributaria, demaniale e metrica) 61. Conferenza di Losanna 62. Conferenza di Locarno 63. Conferenza di Stresa 64. Patto a quattro 65. Patto anti-Comintern
Opere espansionistiche
66. Riconquista della Libia 67. Conquista dell’Etiopia 68. Guerra di Spagna
Opere economiche e finanziarie
69. Istituto di Ricostruzione Industriale (I.R.I.), 1932 70. Istituto Mobiliare Italiano (I.M.I.), 1933 71. Casse Rurali ed Artigiane, R.D. 26 agosto 1937, n. 1706 72. Riforma bancaria: tra il 1936 e il 1938 la Banca d’Italia passò completamente in mano pubblica e il suo Governatore assunse il ruolo di Ispettore sull’esercizio del credito e la difesa del risparmio 73. Socializzazione delle imprese. Legge della R.S.I., 1944 74. Parità aurea della lira 75. Battaglia del grano 76. 1929: crisi finanziaria mondiale. Il mondo del capitalismo è nel caos: il Duce risponde con 37 miliardi di lavori pubblici e in 10 anni vengono costruite 11.000 nuove aule in 277 comuni, 6.000 case popolari che ospitano 215.000 persone, 3131 fabbricati economici popolari, 1.700 alloggi, 94 edifici pubblici, ricostruzione dei paesi terremotati, 6.400 case riparate, acquedotti, ospedali, 10 milioni di abitanti in 2493 comuni hanno avuto l’acqua assicurata, 4.500 km di sistemazione idrauliche e arginature, canale Navicelli; nel 1922 i bacini montani artificiali erano 54, nel 1932 erano arrivati a 184, aumentati 6 milioni e 663 mila k.w. e 17.000 km di linee elettriche; nel 1932 c’erano 2.048 km di ferrovie elettriche per un risparmio di 600.000 tonnellate di carbone; costruiti 6.000 km di strade statali, provinciali e comunali, 436 km di autostrade. Le prime autostrade in Italia furono la Milano-Laghi e la Serravalle-Genova (al casello di Serravalle Scrivia si trova una scultura commemorativa con scritto ancora “Anno di inizio lavori 1930, ultimato lavori 1933”) 77. Salvò dalla bancarotta l’Ansaldo, il Banco di Roma e l’Ilva (1923-24) 78. Attacco al latifondo siciliano 79. Accordi commerciali con tutti gli Stati compreso l’Urss 80. Pareggio di bilancio già dal 1924
Opere sportive e culturali
81. Costruzione dell’Autodromo di Monza, 10/09/1923 82. Fondazione di CINECITTA’ 83. Creazione dell’ente italiano audizione radiofoniche (EIAR), anno 1927 84. Primi esperimenti della televisione che risalgono all’anno 1929 per volere del Duce; nel dicembre del ’38 l’ufficio stampa dell’EIAR comunicò che nei primi mesi del ’39 sarebbero iniziati servizi regolari di televisione. Il 4 giugno 1939 alla Mostra del Leonardo ci furono alcune trasmissione sperimentali, sul Radiocorriere apparvero i programmi e persino le pubblicità di alcuni paleolitici apparecchi televisivi. Purtroppo il progetto venne abbandonato a causa dell’entrata in guerra 85. Istituzione della Mostra del Cinema di Venezia, prima manifestazione del genere al mondo, nata nel 1932 per opera del direttore dell’Istituto Luce, De Feo, e dell’ex ministro delle Finanze Giovanni Volpi di Misurata 86. Creazione dell’albo dei giornalisti, anno 1928 87. Fondazione dell’istituto LUCE, anno 1925 88. Nel 1933 appoggiò la prima trasvolata atlantica compiuta da Italo Balbo (tra l’altro, fu in quella occasione che venne inaugurata la “posta aerea”) 89. Accademia d’Italia (Marconi, Pirandello, Mascagni, ecc.) 90. Littoriali della cultura e dell’arte
Opere di utilità varie
91. Registro per armi da fuoco 92. Istituzione della guardia forestale 93. Istituzione dell’archivio statale, anno 1923 94. Fondazione della FAO 95. Fondazione dei consorzi agrari 96. Annessione della Guardia di Finanza nelle forze armate 97. Istituzione di treni popolari per la domenica con il 70% di sconto, anno 1932 98. Istituì il Corpo dei Vigili del Fuoco. 99. Ammodernò il Pubblico Catasto urbano e dei terreni 100. Mappò tutto il territorio nazionale compilando le mappe altimetriche usate ancora oggi, e che non sono mai state aggiornate da allora.
IL 1 APRILE 1924 IL GOVERNO FASCISTA CON IL SUO MINISTRO DELLE FINANZE DE STEFANI ANNUNCIO' IL PAREGGIO DEL BILANCIO EPPURE IL GOVERNO DI ALL'ORA NON AVEVA
L'IRPFEF L'ICI LA TARSU L'IRAP L'IPEG ADDIZINALE REGIONALE ADDIZIONALE COMUNALE L'IVA AL 23% IMPOSTE CATASTALI IMPOSTE DI REGISTRO IMPOSTA DI SUCCESSIONE IMPOSTA IPOTECARIA IMPOSTA DI BOLLO IMPOSTA SULLE PUBBLICITA' ACCISA IMPOSTE E ADDIZIONALI SULL'ENERGIA ELETTRICA
confermo: Winston Churhill era na mezza carzetta della peggiore specie! e quello che ha detto in considerazione del ventennio, gli è uscito in un momento che la linguaccia gli ha preso il sopravvento. tanto è vero, e carta canta, che in altre occasioni (al ventennio) gli ha sempre fatto elogi sperticati. e li stessi li riservava ar puzzone! in specie quando urlò, sporgendosi dal famoso balcone: il destino ci chiama!!! romperemo li reni a la Grecia!!!
però, dài, scherzo! non fosse altro perché, me riccontava mì nonno co le lacrime all'occhi dalla gioia, ch'er nostro, aveva un profondo rispetto per le sedi sindacali e per i sindacalisti stessi!
Post 10: O Cla, ma dov'è che Franco e Salazar erano fascisti? Nel loro viscerale anticomunismo? Ma allora ricaschiamo nel solito luogo comune: non comunista = fascista. Sono certo che non intendevi questo. Di Salazar non so molto; di Franco so che, certo, dava ospitalità a fascisti italiani in fuga; ma lo faceva anche il Sudafrica, sempre in nome di un generico anticomunismo. Una volta in Spagna non è che il rifugiato potesse mettersi a fare il rivoluzionario; la stessa Falange spagnola, la formazione iberica di destra radicale (quella sì, fascista), fu messa a cuccia da Franco, il quale era semplicemente un democristiano di ferro, conservatore fino all'impensabile e leader che teneva soltanto a che in Spagna non si muovesse una foglia, che non cambiasse una virgola, in attesa che tornasse a regnare il re. E ciononostante pare abbia dato vita a riforme agricole molto apprezzate dagli Spagnoli (pensa un po', me lo raccontava un ex sessantottino), ma questo è altro discorso.
Per il resto, pienamente d'accordo su come veniva inteso il termine 'democrazia' da Francia e Inghilterra - si vergognino pure, non è mai troppo tardi.
Post 11: O Sonja Culotta, io non ho nulla di personale contro la Ramarra, la quale, per quanto mi riguarda, è padronissima di scrivere che per lei Benito MusColini era un santo, così come un kommunista è padrone di scrivere altrettanto su Stalin, Castro, Mao, Miao, Bau.
Ciò che ho scritto è qualcosa che mi gira per la mente(catta) da decenni; è una delle mille domande che sull'argomento mi pongo. Pongo e Das.
O Capo, pure io non ho nulla contro la Ramarrona. E la frase sulla bannatura era dettata dal momento, come ben sai banno solo per celia o, al limite, senza motivo. Non bannerei nessuno con senno o con ragione.
Vero che se uno dice che stalin era un santo lo lasceremmo dire, ma solo perché non abbiamo stima di lui. La lucertolona un minimo di stima ce l'avevo. Ed è per questo che sono intervenuta. Ovviamente mi sbagliavo.
Sonia e Miti mi penso libera anche di paragonare una scrivania a un cammello, ammesso che io abbia voluto fare un paragone e se è così ammesso pure che il senso del paragone fosse quello che voi avete inteso.
In ogni caso voi potete essere d'accordo oppure no, sarebbe carino che spiegaste qualcosa ma solo se ve ne va. Dell'invito ad andare e degli insulti non so che fare, se vi sembrano utili giocateci voi e buon divertimento.
Cara Ramarra, ti potrei spiegare che Gesù Cristo parlava di fratellanza tra gli uomini e che il duce fece le leggi razziali, ma insulterei la tua intelligenza, visto che immagino che son cose che sai. E' la gente come te che apre la strada ai comunisti, con la tua incapacità di una visione storica. L'invito è confermato, visto che perseveri.
Grazie per lo scrupolo Sonia ma non ho la sensazione che tu possa insultare la mia intelligenza o altro, quindi puoi scrivere tomi nell speranza di insegnarmi tutto quello che non so e io li leggerò con cura appena ho tempo. Felice e grata se imparerò qualcosa di nuovo. Mi chiedo se la tua reazione sia docuta soprattutto a tutto quello che mi attribuisci indebitamente perchè non metto in discussione che Mussolini fece cose pessime e terribili, però ne fece anche di buone e se io scrivo che mussolini fece cose buone scrivo qualcosa che corrisponde al vero anche se a te può non piacere. E' vero anche che Gesù fece cose buone. E' vero che tutti e due finirono male. Puoi scrivere tomi di precisazioni e arricchimenti su mussolini su Gesù su stalin su lenin e su chi preferisci ma nessuna delle mie affermazioni è falsa. Sono libera di considerare i dati che preferisco per arrivare alle conclusioni che sembrano anche più buffe se voglio scherzare, non ho l'obbligo manco di avere ragione su qualcuno. L'ho premesso : possiamo ragionare in tanti modi.... se vuoi ragionare fallo e divertiti se puoi invece di mandarmi a quel paese o darmi della deficiente o preoccuparti delle mie capacità di visione storica, perchè davvero offendere me non ti serve a niente
così non sarebbe del tutto sbagliato definire fascisti i regimi ipercattolici e militarizzati di Franco e Salazar,
...No, invece è proprio questo che sarebbe del tutto sbagliato. Sennò si ricade, tanto per dirne una, nello slogan pre-referendario del 1974: 'No alla famiglia e al fan-fascismo: libero amore col comunismo' (Fanfani fascista? Ma no, non poteva farcela a saltare il cerchio di fuoco). I fascisti clericali? Ma per favore; e lasciamo perdere i Patti Lateranensi perché quella è soltanto politica, come anche lo fu la revisione degli stessi da parte di Craxi (era un clericalista anche lui?).
L'appoggio a Franco era il minimo che si potesse fare: l'alternativa era una tenaglia che avrebbe stretto l'Europa da est, tramite Mamma Russia, e da Ovest, tramite una Spagna sovietizzata. Personalmente non credo che l'appoggio a quel bacchettone di Franco fosse il massimo: chiamiamolo un male minore.
Con quanto dico non voglio, poi, esprimere nostalgismi: vorrei soltanto definizioni quanto possibile esatte. Una mia conoscente di queste parti, per esempio, appena presentaticisi mi sbandiera sul muso il suo essere comunista. 'Interessante', rispondo io pronto peraltro a scagliare il dardo 'a una persona con le palle non occorre trincerarsi dietro etichette'. Ma tengo il tutto come arma di riserva e ricorro a domande più specifiche: 'Ah, comunista? Vuoi la lotta di classe? Come la mettiamo con le altre forze? Partito unico o lasciamo il Parlamento? Quali e quante aziende nazionalizziamo? Rapporti col Vaticano?' Ovviamente, il blank; unica risposta, 'Sono vendoliana'. Vendola infatti è comunista, lo diceva sempre anche Togliatti, che in lui aveva ravvisato la continuità ideale. Tramite fra i due, sui piani sia ideologico che tattico: Bottazzi Giuseppe detto Peppone.
...E poi, brutta Sonjaccia che non sei altro, non tentare di trascinarmi in polemiche. Tu banna chi ti pare, quando banni Tebruccio siamo già d'accordo che me ne assumo la responsabilità io (e quando lo riammetti, razza di culona?).
Ripeto che per me leggere una frase, un'affermazione, è lo spunto per esprimere qualcosa di mio, sia che questo collimi con quanto espresso da chi ha scritto sia che no.*
*Però va anche detto che io credo nel Sommo Picaterra di Montezuma, e che questo non è da tutti.
Guarda che se lo saprai curare nel modo giusto, ti durerà per tutta la vita!
...Ma dai: davvero? Per tutta tutta la vita finché non muoio? Ti credo, ma voglio conferma dal Bar.re Deggiù.
Comunque, due cose:
1. Molla la Sonja: sai ch'ella non ama che me (e altri diecimila, ma adesso non stiamo a sottilizzare);
2. Il 16 ho una visita; vediamo quando decidono di sistemarmi definitivamente, dopodiché comincerò ad allenarmi per la maratona di New York (ma anche per quella di Vaccarolo, che sta a sud di Desenzano direzione Solferino).
...E poi beccateve questa: il testo lo ha scritto un Grande Poeta romano (quanto dico è verosimile: basta ascoltare il testo) nel suo periodo detto 'della militanza'.