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General: Imputato, sdraiatevi!
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De: Peterpan® (Mensaje original) |
Enviado: 29/11/2011 20:30 |
E’ giovedì mattina, 24 novembre, quando sento che qualcosa non va. Mi dolgono le orecchie in maniera intensa ma anche strana: sembra che i timpani vogliano scoppiare. Era accaduto anche giorni fa, ecco, ai primi sintomi di otite dovrei correre ai ripari, invece devo sempre aspettare di ammalarmi. Imbecille. E poi i polmoni: mi duole respirare, se potessi eviterei di farlo; ma anche se non respiro mi dolgono lo stesso.
Sono in auto, sulla Tangenziale di Brescia. Devo vedere gente. Pian piano il dolore mi passa, respiro senza problemi.
Ma nel pomeriggio vado dal medico e mi faccio prescrivere antibiotici e antinfiammatori. Miracolosi: già il venerdì non ho più alcun sintomo. Che strano. Sarà stato un colpo d’aria.
Il giorno dopo, venerdì, vado a prendere Pico a scuola; il giorno dopo siamo invitati a pranzo dal mio amico Claudio più signora, e la sera da un compagnuccio, sempre di Pico.
Tutto bene il pranzo, tutto bene la cena; si fa ora di andare, porto Pico a casa mia, gli racconto una favoletta e lui si addormenta. Io mi collego una mezz’ora, poi me ne vado a letto anch’io. Mi sta cadendo sul viso il libro come al solito quando decido di spegnere la luce; ma un attimo dopo riecco il dolore di giovedì mattina. ‘Passerà’, mi dico, e continuo a cercare una posizione per addormentarmi.
Non passa.
Mi alzo, prendo una bustina di antinfiammatorio, maledette orecchie. E i polmoni…? Che dolore, continuo, non eccessivo ma intenso quanto basta. Prendo anche un’aspirina, via, non stiamo a lesinare. Ma qui non passa nulla. Non posso dire che il dolore aumenti: rimane stabile. Quello che aumenta è la seccatura del dover passare una notte in bianco. Perché sempre di notte, come il mal di denti, come una colica, come tutto quello che avviene di notte e sia maledetto perché se proprio deve venire, be’, venga di giorno.
Alla seccatura si aggiunge, si sostituisce la preoccupazione. Ma cosa diamine ho? Perché, oltre agli orecchi, mi dolgono la mascella sinistra, la prima parte del braccio sinistro, il costato? Come giovedì, come giovedì, ma adesso non passa...
Nel frattempo risolvo un complicato gioco di parole crociate, ma invano: infatti le parole crociate di solito non hanno effetti analgesici.
Un colpo d’aria, d’accordo: ma perché giovedì mattina, così di colpo, poi nulla, poi stasera – e non se ne va?
Idea: guardia medica. Qualcosa faranno. C’è un centro volontari a Manerba, non è lontano. Riaccendo il computer e cerco il numero. Ma lì mi dicono di chiamare Desenzano, l’ospedale.
Comincio ad avvertire uno strano sospetto. Ormai sarà l'una e mezza.
Telefono alla madre di Pico: ‘Guarda, scusa l’ora ma ho chiamato un’ambulanza. No, no, non per Pico, per me, ma devi venire qui, dormi qui, fai come ti pare.
Prima arriva l’ambulanza, la vedo dalla finestra. Mi metto qualcosa sopra il pigiama e la raggiungo, non ho dietro la tesserina per aprirle la sbarra.
‘Salga’.
‘Ma no, sì, no, non posso salire, ho il bambino solo a casa, adesso arriva la madre e salgo’.
‘Ma ci dia retta, non stia al freddo, venga, si sdrai…’
Che aspetto devo avere?
‘Dai, mettiti qua’, dice un altro, ‘Dimmi i sintomi’.
Provo a spiegarglieli; nel frattempo arriva la madre di Pico; scendo di nuovo, le dico che con tutta probabilità mi portano all’ospedale, ‘Non so che cavolo c’ho, bada a Pico, ci sentiamo’.
Misurano la pressione, il polso; continua a dolermi tutto. Finalmente si parte, a sirene spiegate. Scambio di messaggi radio.
Pronto Soccorso. Una dottoressa, nuove misurazioni, elettrocardiogramma.
‘Ti ricoveriamo’, mi fa un medico. ‘E penso che hai capito perché…’
'Ho capito, ho capito...'
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Eccerto che devi smettere di fumare. Saresti un autentico coglione a non farlo. Certo, prenderai qualche chiletto, ma sempre meglio del fumo. |
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Con tutti i soldi risparmiati potresti èagare a Sonja le sedute da figurella, così diventa una bella gnoccolona e a voi non vi guarda più...;O) |
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*pagare, non èagare... ( mi hanno spostato la tastiera.. ) |
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Azzz...ma anche il salmone ti danno? Siete ricconi, lì, ehhhh??? |
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De: Miti |
Enviado: 30/11/2011 07:34 |
iN BOCCA AL LUPO  |
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De: Tebro |
Enviado: 30/11/2011 08:35 |
non me lo aspettavo davvero! giuro, credevo che eri in ferie.
me sento frastornato e profondamente dispiaciuto.
ciao, e a presto rileggere i tuoi sfottò nei miei confronti. |
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Post 7: O Skikko, chi te l'ha detto che non posso trombèus? La Sonja ha commesso l'errore di passare da 'ste parti e adesso giace dolorante sul letto dei lamenti ('Quel mazzolin di fiori', Libro I, verso 5.604).
Post 9: No, o CL... no. Avevo ridotto per poi rigettarmi a capophitto tre le voluttuarie spire (del fumo).
Post 11: Sonja è bella com'è e basta!
Post 13: C'è chi può, o Ketty. Diciamo pure che ho minacciato di cantare 'Amore proibito' in piena notte... contrattazione sindacale, chiamiamola così.
Post 14: O Tebruccio, dai, vieni a trovarmi. Da dove sto io a Castiglione sono davvero due passi...
E un grazie a tutti coloro (ma anche costoro) che mi hanno tributato il loro affettato - ma ricordatevi che devo mangiare leggero.
E domani esco... tie'!
Per castigo, beccatevi la seconda parte. Uuuuuuuuuuuuuuu!
Ma io ho paura? No, non posso dire di avere paura. Qualcosa mi dice che non è ora, o sarà che sono perfettamente cosciente, e uno che è perfettamente cosciente non può morire, no? Ma no, non posso morire. O sì? O non me ne frega niente? No, invece me ne frega, me ne frega. Ma non provo paura, angoscia… nulla di tutto questo.
No, ecco: ‘Guardate, domani è il compleanno del mio bambino, non posso morire. Non fatemi morire, capito?’
Una coronaria s’è chiusa. Tenteranno di fermare l’infarto con un farmaco, altrimenti si va a Brescia. Ma procede tutto per il meglio. Il giorno dopo, domenica, trascorre senza novità di rilievo, se non le stupite risposte delle persone cui ho comunicato del mio ricovero.
Una volta se ne poteva morire come niente, adesso sembra una stupidaggine. Era uno spauracchio come il tumore: ti si rompe il cuore a metà, dicevano, e cose del genere. E comunque chi aveva subito un infarto diventava un mezzo invalido, non poteva più far nulla.
Ma il farmaco, che poi è un anticoagulante antiaggregante o che so io, funziona.
Potevo morire: un medico mi spiega che ho fatto molto ma molto bene a chiamare l’ambulanza, e che per farlo non né mai troppo presto. Ma io continuo a non rendermene conto. Incoscienza o presunzione di immortalità? E mi frega qualcosa, poi, di morire? Sì, qualcosa sì, e si chiama Pico. Immaginiamolo, povero piccolo: ‘Io, mio padre… è morto che avevo otto anni… non me lo ricordo tanto bene… scherzavamo sempre…’ Sì, smetterebbe presto di piangere, vivrebbe la sua vita come nulla fosse, come tutti, tranne il 19 marzo o giorni simili; forse sua madre qualche volta lo accompagnerebbe dove verrei sepolto; ricorderebbe, più che me, l’idea di me… E quei maledetti fottuti 19 marzo: ogni anno vengono, ogni anno!
…E poi cosa temeresti di tutto ciò? Il fatto che tuo figlio crescerebbe senza padre o, egoista, il fatto che si scorderebbe di te? Ma basta, poi, con queste inutili domande. Un motivo per vivere ce l’ho – si chiama Pico. Gli altri due sono grandi, il nipotino può crescere benissimo senza nonni. Ma Pico…
…Infarto… come i vecchietti. Poi, si sa, sono cose che accadono sempre agli altri, mai a te. Eppure me lo avevano detto: non fumare, non fumare, fai sport… Tra un mesetto tocca alle altre due coronarie: come questa prima, rigonfiarle e infilare uno spessore che le tenga allargate. Il tutto ottenuto infilando un sondino dal polso destro.
E chissà che non sia stato un infarto di quelli buoni, benigni diciamo, che davvero mi rimettono in riga? Svolta di vita? Sarà…
Poco fa mi ha visitato una bella dottoressa; davvero un angelo, detto da uno che non fa pazzie per le bionde. Ha confermato che mi è andata ‘di lusso’, e al mio eloquente tossicchiare ha detto che per ‘lusso’ intendeva altro. Ma io ho continuato a dire che era impossibile che morissi perché ero cosciente, perché uno che è cosciente non può morire, perché, avrei voluto dire, l’indomani sarebbe stato il compleanno di Pico e un padre non può morire il giorno del compleanno di suo figlio, soprattuto se suo figlio è così piccolo. Gli altri, sa, sono grandi, una è mamma a sua volta, ma questo… …mettetela come vi pare, ma non mi potevate far morire e non potevo morire io.
Poi da solo ho soggiunto, e l’infermiera confermava, che da uno stato di coscienza, magari, a uno stato di incoscienza, non è che ci voglia molto. Però continuo a dirmi, chissà se per consolarmi, che quel giorno non era il mio giorno. Chissà se uno se lo sente, quando è il momento? In tal caso, non me lo sentivo. Ecco, magari me ne sarei andato convinto del contrario…
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De: Ramarra |
Enviado: 30/11/2011 10:26 |
....che vuol dire "16 infartuati 1000" ? Eravate una comitiva nall'ambulanza o vi siete ritrovati in tanti al pronto soccorso ?
Mi spiace per questo inconveniente Peter, curati e torna a stare bene. Ti bacio.
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De: Miti |
Enviado: 30/11/2011 11:01 |
Un abbraccio Peter  |
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Domani esco, tie'.
Questa dei 16 X 1000 non l'ho capita neanch'io. Ma dev'essere qualcosa che ha a che fare con Garibaldi e la sua famosa spedizione.
Grazie, o Miti. Che il Picaterra vegli sempre su di te. |
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Domani esco, tie'.
Copriti, non prendere freddo, metti la maglietta di lana e...NON FUMARE, capitooooo!!! |
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De: skikko |
Enviado: 30/11/2011 12:59 |
16 deve essere il codice del tipo di dieta per infartuatu post-acuti in quell'ospedale e 1000 il numero delle calorie
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De: skikko |
Enviado: 30/11/2011 13:00 |
ma ti han già fatto l'angioplastica su tre vasi? |
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De: Ramarra |
Enviado: 30/11/2011 13:08 |
1000 calorie.... là si muore più facilmente di fame che d'infarto... sbrigati ad uscire Peter o sarà troppo tardi.
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Sarai anche sensibilizzato dallo spauracchio, ma scrivi delle cose che fanno rabbrividire:
Gli altri due sono grandi, il nipotino può crescere benissimo senza nonni. Ma Pico…
I figli grandi, forse, amano meno i genitori? Che cazzata megagalattica...
Il nipotino... e la festa dei nonni, così festeggiata in questi ultimi anni? Vuoi chiederlo ai miei figli?
tranne il 19 marzo o giorni simili
e il compleanno del papà?La presenza dell'uomo più importante e della persona immortale che ti protegge da tutto e da tutti?
o, egoista, il fatto che si scorderebbe di te?
piacerebbe, ma non dimenticano, non ti preoccupare...
…Infarto… come i vecchietti.
Tanto giovane, non sei 
era impossibile che morissi perché ero cosciente
cosciente? Lo sei mai stato? 
Poco fa mi ha visitato una bella dottoressa; davvero un angelo, detto da uno che non fa pazzie per le bionde.
uomini... stanno schiattando ma il pigiama si gonfia ugualo
e l’infermiera confermava
la stessa famosa infermiera?Quella che ha fatto nero mio marito? ahuahauhau
Merendina tanto simpatichina |
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