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General: le ultime puntine
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De: Merendina (Mensaje original) |
Enviado: 27/05/2012 07:18 |
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Uguale: tanto, credo che Bossi sia padre che figlio non sappiano dove stiano né la Svizzera né l'Albania... |
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ma Forattini è ancora inchiavardato dallo sbianchettatore ?
chiedo, perchè ogni tanto si sente la mancanza di una satira
che non sia fotocopia da asilo Mariuccia
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peter, può darsi benissimo che padre e figlio non sappiano
dove è l'Albania
dubito perfino che lo sappia Belsito,
ma la Svizzera è cortile di casa per la gente di Gemonio
e non è che in Svizzera manchino le possibilità di comperare
lauree taroccate, costeranno magari di più, però sono almeno
tradizionali, e non improvvisate dai pasticcioni dell'ultima
ora
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...e scherzavooooooooo... |
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Peterhonorem... tu la laurea dove l'hai acquistata? |
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A Trastevere, piazza Ippolito Nievo; fui attratto dalla pubblicità, che diceva più o meno:
Jorge Luis Borges mi ha promesso l' altra notte di parlar personalmente col "persiano", ma il cielo dei poeti è un po' affollato in questi tempi, forse avrò un posto da usciere o da scrivano: dovrò lucidare i suoi specchi, trascriver quartine a Khayyam, ma un lauro da genio minore per me, sul suo onore, non mancherà...
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Borges, vecchia canaglia, ti conosceva bene
La vecchiaia (è questo il nome che gli altri le danno) può essere il tempo della nostra felicità. L'animale è morto o è quasi morto. Rimangono l'uomo e la sua anima. Vivo tra forme luminose e vaghe che non sono ancora le tenebre. Buenos Aires, che prima si lacerava in suburbi verso la pianura incessante, è diventata di nuovo la Recoleta, il Retiro, le sfocate case dell'Once e le precarie e vecchie case che chiamiamo ancora il Sur. Nella mia vita sono sempre state troppe le cose; Democrito di Abdera si strappò gli occhi per pensare; il tempo è stato il mio Democrito. Questa penombra è lenta e non fa male; scorre per un mite pendio e assomiglia all'eternità. I miei amici non hanno volto, le donne sono quel che erano molti anni fa, gli incroci delle strade potrebbero essere altri, non ci sono lettere sulle pagine dei libri. Tutto questo dovrebbe intimorirmi, ma è una dolcezza, un ritomo. Delle generazioni di testi che ci sono sulla terra ne avrò letti solo alcuni, quelli che continuo a leggere nella memoria, a leggere e a trasformare. Dal Sud, dall'Est, dall'Ovest, dal Nord, convergono i cammini che mi hanno portato nel mio segreto centro. Quei cammini furono echi e passi, donne, uomini, agonie, resurrezioni, giorni e notti, dormiveglia e sogni, ogni infimo istante dello ieri e di tutti gli ieri del mondo, la ferma spada del danese e la luna del persiano, gli atti dei morti, il condiviso amore, le parole, Emerson e la neve e tante cose. Adesso posso dimenticarle. Arrivo al mio centro, alla mia algebra, alla mia chiave, al mio specchio. Presto saprò chi sono.
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Incosciente, cosa hai fatto mai! Adesso speriamo che il mona tenga fede al patto,* sennò vedi come ti smonta Borges in due righe.
*E' una specie di patto Ribbentrop-Molotov: lui se ne sta fuori dalle p(h)alle di Phalla, io non lo kako dai Defy. Al massimo gli tiro una molotov... |
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Lo Scancello????
Digli che smonti sto capolavoro e io vado a rompere il verderame nei silos |
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No, non lo Scancellare.*
*Koinè linguistica con i bambini delle scuole materne di Roma? Anche loro parlano così... |
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