se Ostellino fosse un pennivendolo sarebbe riuscito ad evitare di venire
soppiantato da Paolo Mieli alla direzione del Corriere
e non sarebbe ridotto oggi a fare l'articolista ospitato occasionalmente
quando fa comodo una voce autenticamente liberale per ridare il lustro
perduto a quello che fu il più importante e prestigioso quotidiano italiano,
prima di venire ereditato dalla spocchiosa, presuntuosa,insulsa e arrogante,
sciura Giulia Maria Crespi maritata Sottsass, che oggi è presidente del
prestigiosissimo FAI per diritto di nascita e di matrimonio
fu lei a dare il via la declino del Corriere, sottoponendo a mobbing il povero
Dino Buzzati e provocando la reazione indignata di Indro Montanelli che le
sbattè la porta in faccia andando a fondare IL GIORNALE, che in breve, malgrado
la difficoltà di fare un giornale indipendente negli anni di piombo, riuscì a
sottrarre molti dei tradizionali lettori al non più riconoscibile Corriere
Piero Ostellino era il portabandiera della cultura liberale e lo è ancora, non ha
mai fatto la minima abiura di quello che è il suo credo
ma oggi per liberale si intende liberismo, c'è chi addirittura lo intende come
libertarismo radicale, e chi ne fa solo una questione di bottega pro domo sua
per questo Piero Ostellino continua ad essere un emarginato, altro che pennivendolo !!