Di GIUSEPPINA CAVALLO – Il neo sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha annunciato tramite web il suo primo assessore. A quindici giorni dalla sua elezione, il grillino con il tricolore non ha ancora presentato la sua giunta. Abbiamo intervistato Massimo Iotti, già consigliere comunale del Pd con la precedente giunta e rieletto anche a queste amministrative.

La situazione della giunta comunale sembra andare a rilento: è stato nominato solo un assessore e il 14 giugno c’è il primo consiglio.

Intanto riscontriamo una forte anomalia di un sindaco che annuncia gli assessori ad uno ad uno, come se stesse facendo calciomercato invece di presentare tutta una squadra con un decreto di nomine. Siamo esterrefatti e siamo sicuri che Pizzarotti utilizzerà l’ultimo giorno utile per decidere i nomi. Già il Consiglio è stato nominato irregolarmente e su questo ci sarebbero i termini per fare un ricorso, ma ovviamente non è questo l’obiettivo. Siamo in alto mare, a parte qualche annuncio sporadico non si capisce cosa stia succedendo. Il sindaco in campagna elettorale si è presentato con annunci di grande innovazione, aveva parlato addirittura di una giunta scelta online dai cittadini, per ora di tutto questo non si è visto nulla e non si riesce a capire bene con che criterio si scelga questa nuova giunta.

Pizzarotti ha nominato Gino Capelli assessore al bilancio che il settore più delicato a Parma, si parla di 600 milioni di debiti.

Il nuovo assessore annunciato è un curatore fallimentare, ha esperienza in fallimenti. Evidentemente il sindaco si aspetta un imminente fallimento delle sue società e del comune, non possiamo che commentare in questo modo una situazione imbarazzante. A proposito della trasparenza tanto declamata dal sindaco, abbiamo da poco scoperto una relazione del commissario straordinario Mario Ciclosi che dichiarava che il debito durante il commissariamento è cresciuto a 800 milioni e che il sindaco ha pensato bene di conservare nel cassetto. Noi siamo esterrefatti, ci chiediamo perché il sindaco non ha commentato questi dati, ma anzi li ha tenuti nascosti ai cittadini.

Poi c’è anche la spinosa questione dell’inceneritore, sulla quale lei ha anche presentato un’interrogazione.

In realtà l’interrogazione è relativa solo ad un passaggio: il sindaco aveva dichiarato che appena eletto avrebbe immediatamente fermato i lavori dell’inceneritore, dicendo che la procedura adottata per affidare gli stessi era illegittima e che era l’Ue a sostenerlo. In realtà da marzo sono depositati dei verbali della commissione apposita che dichiarano esattamente il contrario. Inoltre io ho chiesto al sindaco di spiegare come ha intenzione di fermare i lavori e pagare la penale di 180 milioni di euro. Mi chiedo se questa sia una situazione normale, chi si è impegnato e ha vinto con una promessa elettorale ci deve informare su quale è il provvedimento con il quale vuole fermare i lavori. Questo non è più il tempo di fare slogan e promesse, è il momento di prendere decisioni, di fare atti amministrativi e delibere e di dichiarare quello che si vuole fare. Qui non si può più aspettare, i tempi stringono e se entro l’estate non si procederà ad una variazione di bilancio e a capire cosa c’è in cassa e cosa si può spendere saremo in una situazione di dissesto economico finanziario. Gli ultimi dati dicono che la situazione è peggiorata e su questo non si può più aspettare, bisogna porre mano a decisioni e a delibere e assumersi la responsabilità di quello che è il momento attuale.

Secondo lei queste cose sono segno di una persona impreparata al ruolo o dell’influenza del suo guru Grillo che vuole metter bocca sull’amministrazione di Parma?

Io questo non lo so e non parlo in casa d’altri, certo è che non credo che si possa adottare la scusa dell’essere impreparati perché altrimenti non avrebbero proprio dovuto mettersi in gioco. Non siamo in una situazione tranquilla, bisogna prendere decisioni e fare passi concreti. Le faccio un esmpio che può essere calzante: nel 2013 ricorre il bicentenario della nascita di Verdi, è un evento mondiale e il debito del Teatro Regio supera i 12 milioni di euro. Le casse sono vuote e bisogna prendere delle decisioni in merito, capire con che risorse organizzare il festival. Non possiamo permetterci di perdere e sprecare quest’occasione. Poi la programmazione di un festival internazionale non può essere improvvisati due mesi prima ma deve essere organizzata almeno un anno prima, in modo da mettere in moto il sistema turistico e della promozione. Anche su questo siamo in attesa, non possiamo permetterci di saltare delle scadenze. Il sindaco Pizzarotti appare su riviste di gossip e di di moda ma mi sembra abbia poca voglia di affrontare le questioni importati. Questa cosa è grave, in più quando si avanzano legittime richieste risponde con battute al limite dell’insulto.