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General: ERA ORA !!!!!!!!!!!!
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De: ORANGE1 (Mensaje original) |
Enviado: 21/06/2012 07:19 |
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Olbia (Sardegna, vabbe') fa ancora parte di una Comunità Montana? |
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non fare lo spiritoso eh
sai bene che i migliori rocciatori provengono da Olbia! |
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la Fornero ieri ha elogiato la Sicilia
ha detto che tutte le regioni dovrebbero seguire il suo esempio per incrementare l'occupazione
giovanile
PS: in Sicilia ci sarà magari poco volontariato, però ci sono moltissimi lavoratori socialmente utili |
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non fare lo spiritoso eh
sai bene che i migliori rocciatori provengono da Olbia! | | Volevo vedere se lo sapevi anche tu... |
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l'autonomia siciliana è nata prima della Repubblica
infatti è con un regio decreto del 15 maggio 1946 che la Sicilia diventa Regione Autonoma
a statuto speciale
forse era una leggenda metropolitana, ma si diceva che i boss di Cosa Nostra lo avessero
richiesto agli americani come condizione per dare il loro appoggio allo sbarco e all'occupazione
dell'isola
sta di fatto che il re di un solo mese diede l'autonomia proprio durante la campagna referandaria,
non era affatto certo che vincesse la repubblica, gli inglesi appoggiavano la monarchia e il sud era
in stragrande maggioranza monarchico
fosse vero o no che la richiesta era partita dai boss, agli americani che appoggiavano la repubblica
faceva comodo che la Sicilia fosse autonoma e in caso di vittoria della monarchia potesse richiedere
l'indipendenza (che poi volessero anche l'annessione agli Usa mi pare troppo anche per una leggenda
metropolitana)
in quel mese di maggio 1946 erano italiane anche la Libia e la Dalmazia, che però non votarono, come
non votarono Trieste e la Venezia Giulia, ancora territori occupati
oggi è difficile rendersi conto di quali pressioni esercitarono i vincitori per annettersi parti di territorio italiano,
perciò tutto assume valore di leggenda
difficile anche ricordarsi che De Gasperi era un monarchico, ex deputato del Parlamento austriaco
ad ogni modo il 26 febbraio del 1948 c'è stata la conversione del regio decreto in legge costituzionale
e nella legge divennero autonome anche le regioni "in vicinanza dei confini" (ma non quelle vicine al
confine svizzero, purtroppo) e anche la Sardegna, come la Valle d'Aosta, venne considera regione
vicina al confine francese, il Tirolo austriaco premeva per la "riunificazione" con il Sudtirolo, così dare
l'autonomia al Trentino Alto Adige, con le province autonome di Bolzano e Trento era motivato anche
lì dalla intenzione di ostacolare i tentativi di annessione
per il Friuli-Venezia Giulia si dovette attendere fino al 1963, quando ormai la situazione si era stabilizzata,
e non c'era più la minaccia di invasione armata da parte delle truppe di Tito
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per l'autonomia di quelle cinque regioni era previsto uno Statuto Speciale che dava la facoltà di legiferare
in modo indipendente dalle leggi dello stato su quasi tutte le materie più importanti
e infatti la Sicilia ha un Parlamento, invece di un Consiglio Regionale come le regioni a statuto ordinario
anche la fiscalità è materia territoriale per le Regioni a Statuto Speciale, che versano solo una quota dei
loro introiti all'Erario statale
ma...
ma lo Stato spende molti più soldi di quanti ne riceve, quando le Regioni a Statuto Speciale hanno il
bilancio dissestato e i debiti debbono essere ripianati
quindi sono le "solite" cinque regioni che si vedono ridurre la quota di quelli che vengono chiamati
rifinanziamenti, ma che in realtà sono parte dell'intero introito fiscale che obbligatoriamente viene
prelevato dallo stato
non capita MAI che quelle cinque regioni ricevano indietro l'intera somma versata
il Veneto, per esempio, lascia ogni anno 17 miliardi ogni anno nelle casse dello stato
la Lombardia ne lascia 54
però in dialetto milanese si dice : "finchè ghe n'è viva el re, quand ghe n'è pù crepa l'asen e quel
che ghe sù"
che in italiano sarebbe più o meno : "finchè i soldi ci sono è festa per tutti, ma quando non ce
ne sono più muore il somaro e anche chi ci vive sopra"
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NESSUNO qua dentro ha nominato i siciliani
qui si è parlato di amministrazione e di enti pubblici, non di popolo
siculo, che è fatto di singole persone, come ogni altro popolo
e l'amministrazione siciliana è AUTONOMA, il che significa che quando
decide di fare una spesa DEVE trovare la copertura sul suo territorio
lo stato dovrebbe finanziare solo le opere di interesse nazionale, dalle
quali derivino vantaggi per l'intera nazione, e alle quali però dovrebbe
partecipare in quota anche la Sicilia
sto parlando di grandi infrastrutture, tipo autostrade, ferrovie, porti ed
areoporti
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forse non tutti sanno che la Sicilia chiede di ricevere l'Iva su TUTTI
i carburanti raffinati sul suo territorio
su questo possiamo discutere, non sul fatto che i siciliani siano più civili
dei lombardi quando fanno la fila
perchè se cominciamo a parlare delle persone dobbiamo anche dire che
nessun malavitoso lombardo è stato mandato al confino in Sicilia e che
in Sicilia i cognomi continuano ad essere siciliani, mentre i cognomi
lombardi stanno scomparendo in Lombardia
ma non è questo il tema del forum, il tema è :
IL SISTEMA AMMINISTRATIVO DELLA REGIONE AUTONOMA A STATUTO
SPECIALE SICILIA, I SUOI SPRECHI, LE SUE INCONGRUITA', I SUOI BUCHI
DI BILANCIO
di cui si potrebbe fare a meno di parlare se ogni anno la Sicilia non mettesse
le mani nelle tasche delle regioni che al contario di lei, non possono trattenere
sul loro territorio le tasse e le imposte che il territorio produce
poi, siccome non si dovrebbero pesare insieme banane e piselli, il confronto
andrebbe fatto solo tra Regioni a Statuto Speciale
bisognerebbe cioè mettere a confronto l'Amministrazione dela Sicilia con quelle
di Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta e Friuli Venezia Giulia, aggiungendoci anche
la Sardegna, che pur con tutti i suoi difetti non è nemmeno lontanamente paragonabile
al disastroso pozzo senza fondo siciliano
i fatti sono lì da vedere, e i siciliani non possono pretendere che chi paga per i loro
sprechi si autocensuri evitando di urtare la loro sensibilità
spennare le oche senza farle strillare è cosa che può riuscire bene solo quando le
oche sono già morte
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ma infatti.. come al solito
ogni volta che si critica un atto amministrativo o un comportamento scorretto di una amministrazione
invariabilmente salta fuori che si urta la sensibilita' di qualcuno.
Se dovessimo stare attenti a non urtare le varie sensibilita' dovremmo continuare a scrivere di poesie, di video e di musica.
Il tutto è originato da una notivia
una via di mezzo tra la cronaca rosa,e la cronaca amara.
Che la Sicilia indica un bando per maestri di sci nordico...
poichè qui siamo tutti grandicelli, anzi alcuni addirittura veri e propri testimoni ottocenteschi,
tutti abbiamo capito che quel bando, come altri del genere
altro non è che una sordida questione di assunzioni,di spesa di danaro pubblico per innominabili motivi, insomma a tutto serve quel bando tranne che a cercare per davvero maestri di sci.
E in momenti del genere, in cui ci tritano i coglioni con imu e balzelli simili,
un po' fa girare le balle vedere sti sprechi cosi spudorati ed offensivi.
Ora si da' il caso che sti sprechi avvengano in una regione a statuto speciale, che tra l'altro ha un parlamento i cui onorevoli si elargiscono prebende ben al di sopra di quelli romani,
e questa regione naturalmente drena una quantita' enorme di risorse statali, per assumere il piu alto numero mondiale di dipendenti per abitante.
Siccome continuiamo ad essere tutti anzianotti e poco propensi alle favole
sappiamo benissimo che questo record mondiale di dipendenti pubblici, altri non è che un escamotage per dare uno stipendio a tutti in una regione in cui il lavoro non c'è.
Quindii o si paga la gente anche a non fare un cazzo
o si rischia la rivolta sociale
perchè la gente a pancia vuota non ci sta.
Bisogna scegliere quale delle due strade è la meno costosa.
Questo era ed è ancora, secondo me lo spirito che aveva inttrapreso questa discussione
non tutte quelle ostiate, scritte nella Stanza
su chi è meglio o chi è peggio
il solito disco rotto tra nordisti e terroni..
ecchepalle...
l'ho detto e lo ridico...
la vera colpa che annetto al POPOLO siciliano
è quella di non ribellarsi e mandare a casa con i forconi i loro rappresentanti.. quelli che prendonoo 16.000 euro al mese e poi fanno i bandi per i maestri di sci...
Mandateli a casa, cazzo, quello dovreste fare.
MI accodo al discorso di buon senso fatto da Miappy
quando si chiede, retoricamente ovviamente, se ha ancora un senso avere regioni a statuto speciale
a che cazzo servono? |
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sono state istituite perchè lo stato italiano era sotto ricatto
e continua ad esserlo
l'autodeterminazione dei popoli è un diritto universale che
supera qulsiasi legge scritta nella Costituzione degli Stati
sovrani, così dice la Carta dei Diritti dell'Uomo
basta una maggioranza del 50% + 1 per ottenere l'indipendenza
le Regioni a Statuto Speciale hanno scelto, e continuano a scegliere,
di fare parte dello Stato italiano, ma a condizioni da loro volute e che
lo stato ha accettato
tentare di abolirle significherebbe mettere in moto tutti gli ingranaggi
sovranazionali che ci godono un mondo a romperci le scatole
ma c'è di più : qualsiasi modifica destinata ad alleggerire le differenze
fra Regioni a Statuto Speciale e Regioni a Statuto Ordinario provoca
una riacutizzazione del ricatto originario
insomma...o così o pomì
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ma il via al ricatto lo ha dato proprio la Sicilia e lo ha fatto
prima ancora che l'Italia divenisse uno stato repubblicano,
anteponendo la propria autonomia a qualsiasi tipo di scelta
potesse venire dalla maggioranza dei cittadini italiani
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In effetti, o Vak, 'dellà', come ho anche scritto (sempre 'dellà'), si è finito a 'Io conosco un Settentrionale che una volta ha gettato il pacchetto di sigarette dal finestrino' - il che poi è sempre meglio, ho scritto inoltre, di quel mona capitolin-analfabeta e di quell'altro raccatta-adolescenti dell'Est.
Certe cose, niente da fa', non le si vuole riconoscere. Non posso del resto non complimentarmi con quanto ha scritto Miappy, uomo del Sud: ha scritto con obiettività, pur sottolineando che al Nord non si trasferirebbe neanche sotto minaccia nucleare (e, per carità, l'amore per la propria terra è qualcosa che sarebbe sacrilego negare a chiunque).
Il popolo che dovrebbe mandare a casa i propri rappresentanti con i forconi non è un popolo scemo: quando arrivano assunzioni del tipo di questa dei maestri di sci detto popolo ne beneficia. Non capisce che mantenere questo stato di cose porta al perpetuarsi di un potere politico-mafioso dal disgustante sapore paternalistico, e non capisce che in un più ampio discorso spazio-temporale si finisce alla bancarotta; oppure lo capisce ma non gliene può fregare di meno, in quanto è inutile dire a chi ha fame che è meglio attendere che l'uovo si faccia gallina: quando serve un posto di lavoro per un figlio va bene così, basta conoscere le persone giuste e tutto si sistema.
Non è soltanto in Sicilia che avvengono questi episodi, certo; ma in maniera così eclatante credo non avvenissero nemmeno sotto l'impero ottomano. E ne avrei anche una, diciamo, 'personale' da raccontare... |
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fu arrestato a Milano Luciano Liggio
fu una operazione paramilitare, 10 zone della città vennero presidiate dai blindati
della polizia
io stavo recandomi ad aprire il mio negozio e dovetti fare un percorso del tutto
nuovo per evitare i posti di blocco
il cognato di Liggio aveva un attico con piscina in uno dei palzzi nuovi costruiti
di fianco al ponte della Ghisolfa, e il suo "aiutante di campo" abitava con la moglie
a due isolati di distanza dal mio negozio
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Liggio e i suoi erano stati processati molte volte l'avevano quasi sempre scampata, per
la omertà dei testimoni, o per vizio di forma, o per prescrizione
quando giunse una condanna definitiva Liggio si era già dato alla latitanza
una latitanza che per 10 anni gli permise di seminare il terrore a Milano, con i sequestri di
persona, con il tritolo del racket, e con gli omicidi di mafia
se questo è potuto accadere è perchè Milano era già stata presidiata dai boss di Cosa Nostra
fin dal 1945
erano arrivati insieme agli americani e avevano fatto le loro ville nelle zone strategiche vicino
al confine svizzero
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la Sicilia non può venire assimilata alle regioni del sud
il mio comunistissimo padre diceva : "la Sicilia non è come la Campania, i siciliani sono dei signori"
ma non si riferiva ai baroni, si riferiva alla fierezza del popolo siciliano, fierezza che i campani non
hanno
niente lassismo e fatalismo, niente chiagnere e fottere, niente guapperia, niente sceneggiate e furfanterie
ma non mi diceva che per i siciliani "cummannari è megghiu che fottiri", forse perchè non la trovava
tanto sbagliata come idea, dopotutto per lui era solo questione di dare al proletariato il bastone del
comando, era un idealista e il comunismo in quegli anni significava ancora lotta di classe
d'altra parte i film americani con le storie di Cosa Nostra erano di là da venire e Al Capone era solo
un gangster, non un padrino
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1974, arrestato Luciano Liggio la «primula rossa» di Corleone
Ufficiali e guardie di Finanza, tutti in divisa, partono da vari punti di Milano. Alle 6.30 precise. Quarantasette uomini e dieci automezzi escono dalle caserme per raggiungere contemporaneamente cinque zone strategiche della città. Per bloccare la zona di via Ripamonti. È questione di pochi minuti. Il colonnello Vissicchio e il maggiore Lombardo bussano alla porta. Una donna apre. Appare anche un uomo. I finanzieri entrano: «Lei è?», «Sì, sono io...». In casa ci sono quattro pistole, ma l' uomo non tenterà neppure di usarle. È il 16 maggio del 1974 e termina la latitanza di Luciano Liggio, l' inafferrabile boss della mafia siciliana, il più temuto e pericoloso latitante di Cosa nostra. «Abbiamo fatto in modo che tutto fosse collegato - dirà il giudice istruttore Turone - e che tutto scattasse all' ora precisa per approfittare della sorpresa». Don Lucianuzzu Liggio, la primula rossa di Corleone, viene portato in caserma e rinchiuso poi in una cella del carcere di Lodi, guardato a vista. Le foto di quei concitati momenti lo ritraggono sempre con un mezzo sorriso ironico, quasi insolente, di sfida. Per Milano è un buon giorno. Già dagli inizi degli anni Sessanta la città e l' hinterland erano diventati terra di conquista dei clan siciliani. È allora che arrivano i boss, tra i primi Giuseppe Doto, cresciuto alla scuola di don Vito Genovese, e centinaia di mafiosi spediti al confino. Nel 1972 sarà proprio Luciano Liggio, che era nato nel 1925 a Corleone e che già nel 1964 era stato arrestato e poi assolto per insufficienza di prove, ad inaugurare la cupa stagione dei sequestri di persona e imprenditori come Pietro Torielli e Luigi Rossi di Montelera finiranno nelle mani dell' anonima. Il clima di quegli anni è di violenza, di paura, di misteri, di oscure complicità. L' avanzata delle cosche significa delitti, vendette, rapine, estorsioni, controllo dei cantieri, contrabbando, traffici di preziosi e di droga. E don Lucianuzzu Liggio è in prima fila in questa escalation. Sarà lui a condannare a morte il giudice Terranova e il procuratore Pietro Scaglione. Senza pietà, senza mai un pentimento. Nel 1975 a Milano il boss viene condannato all' ergastolo. Morirà dietro le sbarre tradito dal cuore. A Enzo Biagi che lo intervistava aveva detto: «Io sono stato considerato un capomafia e non è vero, fandonie. Se poi esiste non lo so». Sempre con quel sorriso di sfida e senza l' ombra di un rimorso. ftettamanti@rcs.it
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Il che starebbe a dimostrare che se vogliono li acchiappano... o no? |
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