La mia ex moglie, verso la fine degli anni Novanta, partecipò ad un concorso e si piazzò in maniera decente. Era presso l’ENPAS, dove aveva prestato servizio anche suo padre, ormai da anni in pensione.
Ma quando fu il momento di stringere lei non fu chiamata. Mio suocero andò a informarsi e venne fuori che i prescelti, una quindicina, erano tutti senza eccezioni provenienti da un dato paese. Non era un tipo da gettare la spugna facilmente e sollevò un polverone, la faccenda finì sulla stampa romana e insomma si parlava di invalidare le prove. Ma fu convocato dai Sommi Picaterra dell’ENPAS e praticamente gli fu proposto un accordo: l’assunzione di sua figlia, meritata del resto, in cambio del suo silenzio. Obtorto collo er sor Ciccio accettò: non sarebbe stato da lui, che già in Molise, dove sua moglie aveva ereditato una casa, aveva rifiutato una ‘mazzetta’ per rifarsi il tetto dopo uno dei terremoti vari in cambio del chiudere un occhio sul come e dove i veri fondi andassero a finire, era una persona retta, uno come pochi, davvero; ma sua figlia non era più una ragazzina e le speranze di trovarle un impiego si assottigliavano col passare del tempo. Il grottesco della faccenda era che la mia ex moglie aveva avuto un ottimo punteggio: si dovevano quindi fare 'inciuci' per ottenere ciò che spettava di diritto, ben attenti a non urtare, s'intende, la suscettibilità dei quindici compaesani...
Fu quindi assunta, all’inizio per tre mesi, con la promessa che allo scadere di questi il contratto sarebbe stato sostituito da uno a tempo indeterminato; naturalmente, passati i tre mesi e depositatasi la polvere che mio suocero era riuscito a sollevare, diedero un calcio nel sedere a lui e a sua figlia, i quindici Eletti rimasero dov’erano (assunti), sulla faccenda calò il silenzio e così sia, dato che alla stampa la faccenda non sembrò più interessare e alla magistratura, contrariamente a quanto era sembrato in un primo momento, nemmeno.
Viva l’Italia!
Ah, un particolare forse irrilevante: i Quindici erano tutti di Noto, un centro per l’appunto ‘noto’ per i suoi capolavori barocchi che si trova, com’è ‘noto’, sulle Dolomiti, al confine fra le province di Trento e di Bolzano.
Certo che ‘sti Altoatesini ne combinano, eh?