Telefonata interessata...
'Papy, ti mando un altro stralcio da correggere della tesi di laurea...'
(Calibana mia, guarda a che età ti tocca laurearti - hai sempre lavorato, poi adesso la famiglia... Oddio, potevi anche sbrigarti prima, tempo ne hai avuto, ma va bene così)
'E manda, tranquilla. Caldo giù a Roma?'
'Nooooooo... si schiatta soltanto...'
'Cosa fa il nipotino?'
'Rompe: vuole per forza camminare, cade di continuo ed è pieno di lividi. Quasi mi vergogno a portarlo in giro, sembro una di quelle madri-mostro che massacrano i figli di botte... Valerio, no!'
(In sottofondo: 'Gheghegheghè...')
'Cavolo combina?'
'Niente, adesso aveva trovato un telecomando e lo stava scaraventando a terra...'
'Sei tosta con lui, però... Insomma, gli occhi mo' di che colore sono?'
'Gli stessi tuoi, miei e di nonna Lisetta - per il resto è tutto Carlo'.
'Be', un contributo allora l'ho dato; anche il mio gruppo sanguigno, voi tre figli non lo avete nessuno...'
'Eh, e lui sì; Valeriooooooo!'
'Gendarme!'
'Carlo, che è un viziatore di bambini lui e famiglia (i nipoti sono così maleducati che non si reggono) mi chiama 'crucca'; sai cosa gli dico io?'
'Eh...'
'Gli dico: allora trovati una Napulitaaaan', mamm' mie, i ccriatuuuur..., vien' accà a mamm't... Adesso, grazie al padre, perché s'addormenti bisogna dondolarlo mezz'ora - ma io lo metto a letto e amen'.
(pronuncia napoletana quasi impeccabile!)
'Kali, non c'è niente da fare, siamo di su... Oddio, anche qua c'è chi a quarant'anni suonati dice 'Vado a pranzo dalla mia MAMA', ma non sono la regola... E continua così; i vizi che gli dà uno dei genitori se li porti avanti lui, l'altro non è responsabile'.