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General: Ramarra, de iure condendo
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Vorrei provare, per quanto me lo consentano le deboli forze e l'innato menefreghismo, a stemperare un poco la pesantezza di questa giornata forumistica.
Ho letto delle considerazioni interessanti di Ramarra sulla responsabilità genitoriale in merito alla tutela dell'immagine dei figli minori... Ma non voglio parlare di questo, bensì vorrei chiederle (x associazione di idee...) se non ritenga che esistano pesanti e giuridicamente rilevanti responsabilità dei genitori nella SCELTA DEL NOME della creatura.
Nomi ridicoli, di pura fantasia, di provenienza estera ma sgrammaticati senza rimedio - indice inequivocabile di un'ignoranza anch'essa senza rimedio dei somari che li hanno imposti ai loro somarelli. Siamo invasi da nomi insopportabili: nascono sempre meno bambini, e va bene, ma sfortunatamente vengono chiamati con nomi sempre più demenziali.
E' un sintomo bruttissimo di esterofilia da telenovelas, di capronaggine tout court.
So che la vittima (cioè l'interessato) appena compiuta la maggior età può avviare una procedura per cambiare un nome dell'augello. Ma da subito io richiederei l'intervento di "assistenti sociali della cultura e del buon gusto" (da istituire in una società ideale) che, anzichè fare i conti in tasca ai disgraziati genitori come si usa oggidì, dovrebbero giudicarli adatti / inadatti a tirare su le loro creature in base al molto / poco / niente che presumibilmente sono in grado di elargire sul piano educativo. |
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...E cosa dovrei dire io, che stasera ho visto un bimbo in bici con i capelli tagliati alla Balotelli? Anche a me è venuto in mente di toglierlo ai genitori naturali.
Comunque, caro Bepy e scusa se mi intrometto, visto che è alla RAM che ti stai rivolgendo, questo discorso lo si è fatto già, e anzi devo dire che ci fu un contributo di quel mona di Skikko, che quando non spara cazzate dice cose interessanti e anche spiritose, sui nomi affibbiati in Veneto ai poveri pargoli da parte di genitori 'gnurandi peggio di Tebro, e su come 'sti nomi venissero recepiti dall'impiegato comunale, spesso più 'gnurande di loro (e quindi anche di Tebro, pensa un po'!). |
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PS: l'hai condito 'sto iure? |
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mi aspetto lumi dal grazioso rettile... |
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No, per carità, fuori mi chiamo e anzi scusassero l'intromissione. |
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De: Ramarra |
Enviado: 21/07/2012 11:59 |
La scelta del nome è un'occasione come tante altre in cui un genitore sciocco manifesta i suoi limiti. Ma la possibilità di procreare dipende dalle capacità fisiche e non ha niente a che vedere con quelle psichiche e con la cultura della persona, si tratta di una condizione naturale su cui non abbiamo alcun potere, per disgrazia ma anche per fortuna direi.
Non potrei decidere quale genitore è migliore di un altro solo sulla base dell'intelligenza perchè ciò che le persone sono dipende non solo dalla loro "dotazione naturale" ma anche dall'uso che ne fanno, dal contesto in cui vivono. E' meglio un padre amorevole ma analfabeta oppure un padre incapace di abbracciare un figlio ma scrittore e docente di tutto quello che si può ? Insomma, noi siamo ciò che la natura ci ha dato ma anche ciò che intendiamo diventare, in base a quello che per noi è importante. Aggiungo che la cultura mi dice poco sull'intelligenza perchè sapere tante cose non vuol dire anche averle capite e saperle elaborare.
Rinuncerei anche al tentativo di stabilire dei riferimenti per il buon gusto, perchè non ho particolare simpatia per le tradizioni e la loro conservazione.
Ogni tanto sono colta anche io dal vago senso di disperazione quando vedo dei bimbi vicino a persone adulte d cui ho avuto modo di conoscere i limiti, non mi rimane che sperare di aver visto solo il peggio e affidarmi all'intelligenza degli adulti futuri. |
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