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Respuesta  Mensaje 1 de 5 en el tema 
De: Claretta  (Mensaje original) Enviado: 02/08/2012 11:24
vorrei la tua opinione sul passaggio allo stato delle Tesorerie scolastiche

Tesoreria unica per le istituzioni scolastiche ed educative (art. 7 comma 34)

L’art. 7 comma 34 stabilisce che la liquidità delle istituzioni scolastiche ed educative sia depositata su conti correnti di contabilità speciale presso la Tesoreria dello Stato, ciò Banca d’Italia. Tale innovazione non comporta adempimenti in capo alle scuole, né modifica l’operatività, che continua ad avvenire mediante emissione di mandati e reversali nei confronti della propria banca cassiera. L’ammontare della disponibilità di cassa non è modificata dal passaggio in Tesoreria unica. Il fondo di cassa continua ad essere disponibile alle istituzioni come prima, permettendo quindi di assolvere a tutte le operazioni di pagamento ed incasso.
Sull’argomento saranno diffuse in seguito istruzioni operative. In particolare entro agosto si provvederà alla trasmissione dello schema tipo della convenzione di cassa aggiornato secondo la nuova normativa.

http://www.tecnicadellascuola.it/index.php...w=norm&id=26124

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capisco che trasferire allo stato le liquidità delle tesorerie scolastiche, come è stato fatto per quelle dei comuni,
fa salire l'avanzo primario e ci rende più credibili in Europa

ma è un trucco che non cambia la realtà dei fatti e dubito fortemente che la Costituzione lo consenta

d'altra parte la Costituzione vieta i referendum nelle materie fiscali e di bilancio

il che garantisce a Mario Monti di essere in una botte di ferro, qualunque tipo di decisione prenda per trasferire
sul privato il debito dello stato

Alleluja !!


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Respuesta  Mensaje 2 de 5 en el tema 
De: Claretta Enviado: 02/08/2012 12:06
PS : lo chiedo a te perchè la scuola è materia tua
 
non si tratta di politica, si tratta di quattrini
 
i numeri sono numeri, ma il loro significato cambia a secondo delle caselle
in cui vengono sistemati
 
e purtroppo le regole europee badano solo al bilancio dello stato
 
il che permette alla Germania di tenere nascosti i debiti dei landers, compresi
quelli verso le Assicurazioni che pagano pensioni e assistenza sanitaria
 
ma la Germania è la Germania e gli altri...
 
notare : con il rastrellamento delle liquidità Banchitalia riesce ad essere messa
molto meglio della Bundesbank, che ha la pancia piena zeppa di titoli greci, dai
quali ricava un tasso più che usurario, ma che sono a rischio totale
 
ma a me interessa solo sapere se questa "genialata" creerà o no problemi alla scuola
frequentata dal mio nipotino
 
e temo che non lo si saprà tanto in fretta, visti i tempi biblici della burocrazia italiana

Respuesta  Mensaje 3 de 5 en el tema 
De: Merendina Enviado: 02/08/2012 15:35
Claretta, mi poni una domanda da 1 milione di euro.
Le risorse che lo stato dà alle scuole, chiamiamole così, servono per il 90% a pagare le supplenze. Il restante va sotto il nome 'fondo d'istituto' e qui c'è il calderone dei vari progetti e degli incentivi, incentivi che di solito sono usufruiti dal personale ATA.
Nella scuola, sono anni che si parla di queste, chiamiamole statalizzazioni, che altro non sono che decentralizzazioni dei soldi che ogni anno una scuola 'merita', lasciami passare il termine. Merita in base al numero degli studenti e agli acquisti che per essi deve fare. 
Altre cose ci arrivano direttamente dallo stato, esempio le lavagne LIM, i libri in comodato d'uso.... A quanto ho capito, se tutto passa nelle mani della Banca d'Italia, verranno soppressi degli organi di diritto che sono presenti nelle scuole. Ad esempio il Consiglio d'Istituto, che normalmente delibera come spendere e a chi dare.
La burocrazia fatta a tavolino spaventa, innanzitutto perché non è calata nella realtà e poi perché, diciamocelo, siamo già ridotti all'osso. Un esempio. Io sono obbligata a fare gli esami per la prefettura perché ho la qualifica, non in orario curricolare, il pagamento delle mie spettanze avviene circa dieci mesi dopo. E' un esempio fra tanti.
Questo giochino comunque veniva fatto anche dal direttore dei servizi amministrativi, lasciando in banca i fondi della scuola racimolava qualche euro di interessi, però pagava gli insegnanti dopo 3/6 mesi. Non è una bella prospettiva.
Non è una bella prospettiva soprattutto se vanno ad intaccare i Centri Territoriali Permanenti, io lavoro in questo comparto. L'educazione in età adulta era incentivata al massimo ed essendo nella sede del diurno, di solito si affrancavano le casse con acquisti 'gemellati'. Due anni fa, come CTP abbiamo regalato al diurno 20.000 euro per il laboratorio di informatica. Lo scorso anno abbiamo fatto allestire l'aula magna di vari strumenti per fruire liberamente della LIM. Quindi capisci che se ci sarà un giro di vite saremmo costretti ad andare a cercare degli sponsor per mandare avanti, decentemente, il polo scolastico.
Non so tuo nipote che scuola frequenti, ma per parlare della scuola servirebbe un mese  

Respuesta  Mensaje 4 de 5 en el tema 
De: Claretta Enviado: 02/08/2012 16:31
il piccolo ha sette anni, scuola statale e fa tempo pieno
 
l'altro è in terza liceo, sempre statale
 
c'erano già problemi sia per le attività complementari che
per le dotazioni
 
sono state mobilitate le famiglie per raccogliere fondi extra
e la cosa non mi dispiace
 
però a quanto ho sentito TUTTA la liquidità deve passare
attraverso la Tesoreria Centrale
 
e a questo punto mi chiedo se anche lo sponsor deve
passare per la trafila bankitalia/tesoreria centrale
 
mettiamo che le famiglie facciano dei mercatini, pesche di
beneficenza, e le altre cose tipiche del volontariato
 
dopo di che i fondi raccolti potranno ancora essere con
immediatezza resi disponibili per la scuola ?
 
ho proprio l'impressione che dovranno prima passare per il
calderone romano, e lì giacere fino al termine dell'anno scolastico
 
teoricamente non dovrebbe essere così, ma se tutto deve avvenire
attraverso bonifici bancari ..........  mi sento autorizzata a pensare
al peggio

Respuesta  Mensaje 5 de 5 en el tema 
De: Claretta Enviado: 02/08/2012 17:44
comunque, aldilà delle mie preoccupazioni nonnesche, le cose
si mettono molto male, per chi lavora nella scuola :
 


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