In Nome di Dio il Compassionevole, il Misericordioso.
E’ notizia recente, ad Albenga (SV) una bambina egiziana di 11 anni è stata in extremis salvata da un destino che le avrebbe condizionato la vita sino alla fine dei suoi giorni.
Come Associazione di donne e soprattutto madri nonché musulmane, ci sentiamo in dovere di discostarci nella maniera più assoluta da pratiche che molti purtroppo ancora oggigiorno associano all’Islam ma che in realtà nulla hanno a che fare con esso.
La nostra religione insegna che il corpo è un affidamento dato da Dio l’Altissimo ai loro possessori, corpo che ognuno di noi deve curare e gestire nel migliore dei modi. E’ assolutamente vietato farsi e far del male alle persone, soprattutto quando si tratta di bambini, di minori, innocenti e che non hanno la capacità né la forza per potersi difendere e per comprendere che la realtà della loro fede in realtà li potrebbe tutelare da queste barbare usanze tribali che risalgono addirittura all’epoca faraonica.
Già alcuni anni fa il mufti (alta autorità religiosa) Ali Gomaa dell’Egitto ha a sua volta condannato apertamente questa pratica con queste parole: “il Corano vieta ai fedeli di commettere violenze fisiche o mentali contro il prossimo” e specificando che l’infibulazione è “un peccato” per ogni musulmano (da peacereporter.net, articolo di Alessia De Luca Tupputi).
Infibulare una bambina oltre al rischio di crearle gravi infezioni al tratto genito-urinario, significa renderla psicologicamente debole, non permetterle di partorire naturalmente, non consentirle di avere un ciclo mensile regolare e condannarla a soffrire una vita di dolore e di problemi. Per una pratica che, ricordiamolo, dall’Islam è TOTALMENTE vietata.
Quindi concludiamo dicendo che chi crede che ciò sia richiesto dalla nostra religione è in palese errore, e consigliando di approfondire le fonti dell’Islam per vedere con i propri occhi che nessuna delle figlie del Profeta Muhammed così come nessuna delle sue mogli o della sua cerchia di frequentazioni ha MAI nel modo più assoluto consigliato o praticato questo genere di atto. Anzi, fosse stato in vita lui stesso lo avrebbe vietato.
Quindi NO ALL’INFIBULAZIONE, NE’ ORA, NE’ MAI.
E Dio ne sa di più.