Appena le agenzie di stampa hanno battuto la notizia che un consigliere del Comune di Roma aveva paragonato la sua città a Gomorra, ho pensato che nella capitale fosse stato scoperto un traffico di camorristi. Quando poi si è capito che il consigliere alludeva alla Gomorra biblica, mi sono sfilate nella mente le immagini che avrebbero potuto abbondantemente giustificare il parallelismo: la sporcizia irredimibile delle strade, la prostituzione minorile che ha invaso le più importanti vie consolari, la corruzione nei palazzi del potere. Immaginate quindi la sorpresa nell’apprendere che per la sua intemerata apocalittica il politico romano aveva tratto spunto dall’atto d’amore di una coppietta. Un atto esagerato, d’accordo, qual è il denudarsi completamente alle sei di sera in un parco affollato come Villa Pamphili, per poi avvinghiarsi ai bordi di una fontana anziché scomparire in uno dei tanti cespugli che rendono quel luogo uno dei più straordinari motel a cielo aperto di Roma. Un comportamento abbastanza sconveniente da suscitare l’imbarazzo dei passanti e l’intervento della polizia, ma non tale da giustificare un gemellaggio con la città simbolo di perdizione.
Le sorprese non erano ancora finite. L’autore del paragone, Antonio Stampete, non è iscritto alla confraternita dei verginoni scalzi, ma al Pd. Che in teoria, molto in teoria, sarebbe quel partito che si rivolge soprattutto ai laici o comunque a persone a cui l’amore piace farlo e lasciarlo fare senza tabù, magari soltanto con un pizzico di privacy in più rispetto ai frequentatori di parchi cittadini e di ville di presidenti del Consiglio in carica. (Massimo Gramellini)
Da umile socio fondatore del PD, umilmente domando: ma non c'erano argomenti migliori per attaccare politicamente il sindaco Alemanno?
Ma a parte questo, se la linea politica del PD è APPOGGIARE MONTI sempre e comunque e se la linea diciamo socio-culturale è lasciare voce e spago ai bacchettoni ex DC, perchè non sciogliere il PD ?
Tenere insieme il diavolo e l'acqua santa è inutile, anzi dannoso.
Questo partito, teoricamente di maggioranza relativa nel paese, rispecchia soltanto la confusione mentale di Valter Veltroni.
Non abbiamo molto tempo, "compagni" - o "fratelli" che siamo. Se non si fa un minimo di chiarezza su che cosa vogliamo e - in fondo - sulla nostra raison d'etre, ci penserà l'elettorato a mandare tutti a casa indistintamente. Come ha già fatto a Parma.