ma il rifiuto totale del principio per cui ogni cittadino deve contribuire nei limiti delle
proprie disponibilità è il rifiuto del contratto sociale che prevede diritti e obblighi
reciproci tra lo stato e i cittadini
Hai ragione, Clà.
Mi rifiuto di contribuire a creare una vita da nababbi a deputati/senatori/ministri/sottosegretare/regionali/provinciali/comunali/leccaculi/tirapiedi/commissioni/delegati
incaricati/camminatori/presidenti/vicerepresidenti/direttori/vicedirettori/sottocivedirettori
capi/sottocapi/portaborse/fattorini/stenografi - autoblu/elicotteri blu/aerei blu/ treniblu/naaviblu/scorte armate/prebendepremiende/ rimborsi/ristoranti/cene e feste/lauree albanesi e diamanti/macemancetteregali/agendeinpelledivergineumana/ e cosi' via schifosamente i ignobilmente rubando.
Mamaglia, e sono centinaia di migliaia di setticemici figuri che nella peggiore delle ipotesi si prendono un centomila netti all'anno, e vanno in pensione a cinquant'anni, con più o meno lo stesso vergognoso quanto immeritato furto.
Mi rifiuto di fare il mio dovere di essere turlupinato, derubato e deriso dal ciarpame di cui sopra.
Mi opprime che metà del mio stipendio serva al mantenimento delle porche di cui sopra.
Senza contare quanto nel modo più illegittimo e infame i partiti estorcono alla gente.
Mi rifiuto dei diritti e degli obblighi da te paventati. Mi rifiuto di essere cittadino.