io le dico sempre che dovrebbe limitarsi al Bellini (uno di numero)

 

se no poi va a finire che dobbiamo chiamare il 118

 

(anche quando NON parla di politica...)   

ma io non volevo offenderla,

anzi mi è pure simpatica...

 

diciamo che in politica la Ramy è leggermente prevenuta

 

(talvolta pare accecata da phurore ideologico, ecco...)

Io non so' prevenuto: la Rama me la spuzzulierei molto volentieri...

 

(se non avessi già mangiato due pargoletti...)

 

 

 

 

No, ma solo perchè stavolta son venuto con la Zigulì...

 

 

 

 

ma Ramarrita, se per combattere un nemico terribile diventi un pezzo di merda pari a lui (o peggio ancora), che fine fa la tua presunta superiorità morale?

sono stati moralmente ineccepibili gli americani che hanno lanciato 2 bombe atomiche su un paese sconfitto - il Giappone - solo per far finire la guerra qualche settimana prima?

è stato più "morale" sterminare centinaia di migliaia di CIVILI o distruggere una base navale a Pearl Harbor?

Vedi che sono tutti paragoni del pisello che non portano da nessuna parte.  L'unica riflessione intelligente che si potrebbe fare è che le porcate degli uni non possono moralmente giustificare le porcate degli altri.

 

Sempre a proposito degli americani, d'accordissimo sull'importanza fondamentale dell'intervento americano nella 2a guerra mondiale (penso anch'io che se non fossero arrivati loro in tutta Europa ora si parlerebbe il tedesco), ma senza la vittoria di Stalingrado quanto sarebbe durata ancora la guerra in Europa?

 

Pepìn, forse, al riguardo, ti ci vorrebbe una visione un po' più allargata (e magari scevra da tipico antiamericanismo), di come sono andate le cose.

 

Tutti sapevano, in primis Tojo, che il Giappone aveva eprso, ma nessuno, in tal paese, voleva la resa incondizionata. E Tojo era tutt'altro che idiota: conosceva gli americani, conosceva la loro opinione pubblica. Negli Usa l'effetto Pearl Harbour s'era quasi esaurito, il numero considerevole di vittime americane che la guerra causava creava troppo malcontento (Vedasi la conquista di Hiwojima). Nel sol levate la morte era un onore, ed in caso di invasione del paese ogni cittadino si sarebbe immolato per la difesa. Causando un numero impensabile di vittime anche dall'altra parte. Ciò, pensava Tojo, avrebbe portato i nemici a qualche ripensamento in merito ai termini di resa.

 

Che poi le bombe atomiche abbiano causato le vittime che hanno causato, c'è da rimarcare il perchè a nessuno interessa  sui circa centomila morti a Tokio in una sola notte di bombardamenti al fosforo. Che così si schiattava con più allegria?

 

Gli Usa, dopo i due scoppi, avevano minacciato la controparte nemica di ricorrere ad oltranza a tale arma, ma in relatà non avevano più nulla: non c'era, allora, altro uranio per costruire altri ordigni.

 

Poi se tiesci, comunque prova a trovare una moralità nella guerra.

 

Sul peso (enorme comunque in termini di vittime) dell'armata rossa contro i nazifascisti, vorrei solo citarti una massima del baffone: "Ci vuole un gran coraggio, nell'armata rossa, ad essere vigliacchi!"

ma Peter, chi combatteva a Stalingrado casa per casa, qualche scatoletta di carne americana per caso?

 

e in quale parte dell'Europa Occidentale non sono stati paracadutati armi, viveri,e bidoni di dollari americani?  mi pare normale aiutare un alleato, (e molto salutare aiutarlo dall'alto dei cieli...)