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General: A KOMMUNISTI...
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De: Peterpan® (Mensaje original) |
Enviado: 10/04/2013 12:29 |
...Lo facciamo 'sto governo, anche balneare?
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Il bello è che non si è nemmeno sicuri che ci riesca, 'sta sinistra multianima...
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De: emme |
Enviado: 10/04/2013 16:42 |
comunque sia ... meglio un non governo pd che un governo pdl.
ne converrai |
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Forse un patto alla tedesca... in fondo, i voti li ha presi anche Berluzzo (e adesso dimmi che sono berlusconiano, dai...). Grillo fa bene se non si impiccia, ritengo.
PS: Entrambi i partiti, PD e PDL, se questo conta qualcosa, sono in trend negativo. |
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De: emme |
Enviado: 10/04/2013 17:37 |
non siamo in germania. nel bene e nel male.
mi pare non aggirabile la pregiudiziale verso i berluscones.
ci vorrebbe un'altra destra.come sostengo da tempo.
farebbe bene anche alla sinistra e al paese.
quindi... niet
al voto |
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'niet al voto' o 'niet, al voto'? ...tanto può una virgola...
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'niet al voto' o 'niet, al voto'? ...tanto può una virgola...
Verissimo. E anche i due punti hanno un loro potere. Il detto evangelico "voce di uno che grida nel deserto: addrizzate le vie del signore", è frutto proprio di un piccolo spostamento della punteggiatura. L' originale recita: "voce di uno che grida: nel deserto addrizzate le vie del signore".
Il significato cambia radicalmente. |
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...ibis redibis non morieris in bello...
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De: emme |
Enviado: 10/04/2013 18:32 |
niet, al voto.
andai a capo ma non funzionò |
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Un'altra cosa, approfitto di questo tchgreaddsss per una riflessione:
Renzi fa bene a dire ciò che dice; per meglio dire, ha pieno diritto di dire quello che gli pare e piace. La questione è un'altra: perché fare questi discorsi all'interno di un partito che bene o male si dichiara di sinistra, e che comunque dalla sinistra proviene? Botte piena e moglie ubriaca? Cioè: improvvisarsi un liberal all'americana ma sfruttando il palcoscenico di un partito con tanto di struttura e di organizzazione, sebbene non in linea con queste dichiarazioni?
Renzi, ripeto, ha pieno diritto di dire quello che vuole; ma altrettanto bene farebbe a cercarsi un altro partito - ce ne sono - maggiormente consono a ciò che lui dichiara: al centro, a destra...
Altrimenti viene da pensare che questo esponente politico voglia il potere per il potere, cioè trasfrmare il partito dove milita in qualcosa di adattato a sé per i beati affari suoi; non venga a dire che è per il trionfo di una tale o tal altra idea, visto che quello che dice lui lo si dice anche al centrodestra, da prima delle sue esternazioni: nulla di nuovo sotto i sòla... |
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De: emme |
Enviado: 11/04/2013 13:47 |
Il PD, di fatto, ha due anime e sono quelle che le derivano dalle due distinte provenienze: Dc e PCI.
Certo questa è una semplificazione rozza. E peraltro andrebbe anche detto che nel PD è confluita una parte soltanto della DC e una parte solamente del PCI. Altre parti di quei partiti sono finite in tutti gli altri partiti. Ma nel PD si è fusa l'anima comune di quelle "tradizioni" che altro non è che l'attenzione all'individuo nella sua dimensione più sociale, comunitaria, direi.
Il tema andrebbe certamente trattato meglio e più compiutamente. Qui interessa solo rimarcarlo per ricordare che Renzi è espressione più di una parte (DC) che dell'altra (PCI) o, se vogliamo, in altri termini… è più centro che sinistra.
Ha senso per lui essere (e restare) nel PD, al di là di opportunismi politici e personali?
Sì.
Eccome.
Ha senso nella misura in cui dimostra di avere dentro di sé quella contaminazione tra DC e PCI che poi è quella stessa sintesi tra pensiero liberale e pensiero socialista che appare sempre più comune denominatore delle moderne democrazie e che di volta in volta assume tonalità più dell'una o dell'altra "anima" in un'alternanza di partiti/governi che si distinguono più nelle soluzioni che nei fini, più nelle proporzioni che nelle affermazioni/negazioni.
Insomma... renzi è uno di quei democristiani lì. E' una di quelle tonalità che hanno senso di stare nella mazzetta di colori del PD nella misura in cui continuano a virare più verso il colore della equità sociale che verso il colore del primato individuale.
La domanda non dovrebbe essere allora se ha senso la permanenza di Renzi in un partito di centro-sinistra al di là dell'opportunità politica
ma quale senso e opportunità politica abbia ancora oggi un partito di centro-sinistra.
E ce l'ha.
Ce l'ha nella misura in cui un partitom quel partito, riesce a rimanere "contaminazione" tra "cose" diverse che tuttavia hanno, forte, come comune denominatore la ferma volontà di essere sintesi tra dimensione 'individuale' e dimensione 'sociale' , mettendo in primo piano, tra i due, magari in misura maggiore o minore, la dimensione "sociale" e quella società che, ad esempio, per la Thatcher nemmeno esiste. |
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Emme, io ti voglio tanto bene. Siccome sono gay come te, poi, forse un po' di meno ma fa lo stesso, capisco quanto questa società sia discriminante nei nostri confronti e quindi doppiamente solidarizzo con te.
...Ma ti faccio rispettosamènda notare che stai solo edulcorando e ampliando ciò che ho scritto io, non so se te ne rendi conto...
Bacio. |
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De: emme |
Enviado: 11/04/2013 14:36 |
no.
non me ne rendo conto.
pensavo di aver detto che da democristiano sta bene nel pd che è anche democristiano.
se invece si sentisse liberale... allora dovrebbe andarsene e se non lo facesse sarebbe una faccia da culo (che in parte è a prescindere) |
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Passerotto, mettila come ti pare. Sarà che il barricadiero che è in me non demorde, ma li kommunisti devono fare li kommunisti, li fascisti li fascisti e via cantando, anche se lo so che l'elettorato italiano è moderato e che quindi bisogna accalappiarselo... POLARIZZARLO NO???*
*...no, lo so... |
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De: emme |
Enviado: 12/04/2013 19:00 |
però, se ci pensi, tutte le dinamiche sociologiche, sociali, culturali, economiche e di quel cazzo che ti pare... sembrano spingere verso una polarizzazione sempre meno antagonista (a parte certi estremismi) e nelle democrazie più stabili e "mature" e in un certo senso anche moderne, avanzate, i poli tendono a sovrapporsi per una parte affatto marginale di "convinzioni".
tra fascismo e comunismo c'era una distanza che tra liberismo e socialdemocrazia non c'è e già si parla di superamento anche della distinzione tra liberismo e socialdemocrazia. non che non esistano più destra e sinistra ma i connotati del significato di tale distinzione sono in evoluzione e non nella direzione di uno strappo tra gli estremi |
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De: CL 1 |
Enviado: 12/04/2013 19:06 |
foss'anche per mero calcolo elettorale, ai kommunisti non conviene fare i kommunisti, ai fassisti non conviene fare i fassisti
a meno di non decidere di scomparire con percentuali che storicamente sono fisse intorno al 3% (Diliberto, Ferrero, Ingroia, ecc) ma anche SEL non è che sta messa bene, tant'è che converge velocemente.
faremo il governo, durerà un mezzo sputo e perderemo le prossime politiche ma, a morte del capo degli impresentabili, Bersani tornerà.
più bello e più superbo che prìa
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