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General: esodo
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De: SidneyL (Mensaje original) |
Enviado: 09/05/2013 16:40 |
Non sa che giorno sia, non più: da anni ha smesso di contare, limitandosi a vivere il passaggio lento delle ore in un’alternanza ciclica di buio/luce.
I primi tempi, no: si era ingegnato con un sistema di tacche partendo dalla data di arrivo, impressa a fuoco nella memoria; tacche brevi per i giorni feriali, una tacca doppia per evidenziare la domenica. Era stato convinto che sarebbe durato per poco -qualche giorno al massimo - poi qualcuno si sarebbe chiesto dove fosse finito, avrebbe denunciato la sua scomparsa e si sarebbero organizzate battute di ricerca; si era intrecciato un cappello con foglie essiccate per difendersi dalla lama implacabile del sole ed aveva fabbricato un rifugio per trovare riparo dagli scrosci di pioggia che spesso sferzavano l’isola: grezzo ed improvvisato all’inizio, man mano che le speranze di una rapida soluzione del suo problema si estinguevano, lo aveva rinforzato ed arricchito con i tesori regalati dalle maree: pezzi di rete, legni con cui aveva intagliato mobili rudimentali, detriti, conchiglie colorate, una vecchia bottiglia di liquore. Aveva esplorato l’isola più e più volte, fino a convincersi che, a parte la ricchezza della vegetazione e le variazioni di colore del mare non era abitata da nessuno, fuorché da lui. Aveva aspettato, pregato, bestemmiato, imprecato ed urlato contro il cielo fino a non avere più voce, via,via che passavano i giorni, le settimane, i mesi, gli anni. E poi si era stancato di intaccare i tronchi per non perdere la nozione del tempo, convinto che non sapere quanto ne fosse passato e quanto ancora ne dovesse trascorrere non fosse una perdita, ma il solo privilegio dell’unico uomo al mondo per cui la fretta aveva smesso di esistere. Ed aveva deciso, di fronte ad un mondo esterno che sembrava averlo cancellato, di dimenticare a sua volta la vita precedente per adeguarsi a quella nuova senza la zavorra di ricordi dolorosi. La prima a scomparire dalla memoria era stata Adele, l’hostess cui aveva chiesto il numero di cellulare solo poche ore prima che l’aereo precipitasse nel mar di Timor…quella che lo aveva rassicurato che “tutto sarebbe andato bene”; l’ultima a disperdersi nella nebbia assolata della sopravvivenza, era stata Cristina, la figlia diciottenne semisconosciuta. Della mamma della ragazza a stento ricordava il nome anche prima dell’incidente. Esaurita la lunga –lunghissima – lista di parenti, conoscenti, amanti, amici veri o presunti tali, colleghi e superiori, si era impegnato per togliersi dalla mente il proprio nome e, una volta riuscitoci, aveva volontariamente eliminato il pezzo lucido di lamiera che per anni, appeso ad un chiodo arrugginito, gli aveva fatto da specchio; era riuscito in un arco di tempo relativamente breve a dimenticare i pochi tratti del proprio viso non ricoperti da capelli e barba. E adesso è pronto, in tutto e per tutto assimilabile al materiale organico dell’isola che lo possiede; anche i suoi anni, come per i tronchi, si possono desumere dai segni sulle mani scure, dal pelo bianco che ricopre braccia e gambe; settanta? E cosa importa, poi, saperlo? Non si chiede a un sasso quanti anni abbia, né si chiede a un’onda da quanto tempo bussa alla battigia e se ne torna via senza risposta. E adesso è ora: percorre ancora il tratto di terra tra il rifugio e l’oceano e gli occhi sono pioggia e i piedi sabbia dura e bagnata, le orecchie sono vento e il naso picchi di salmastro. E man, mano che avanza, le braccia, il corpo e il cuore sono mare. Arco acuto di onda, proteso all’infinito. |
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De: SidneyL |
Enviado: 12/05/2013 21:08 |
Si dovrebbe, sì. ![](/images/emoticons/sonrisa_1.gif) |
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Avessi una copia del libro te la manderei...
...però ho il file in formaTTo Word. |
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De: SidneyL |
Enviado: 12/05/2013 21:30 |
Beh? (bhe? heb?)
Spediscimelo, no? La mail ce l'hai ![](/images/emoticons/risa.gif) |
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...oddio, dici? Se me la rinphrescassi sarebbe meglio. La mia è cmq: enricolenaz@live.it
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...oddio, dici? Se me la rinphrescassi sarebbe meglio. La mia è cmq: enricolenaz@live.it
Manda un saluto all'indirizzo di cui sopra e siamo a posto. |
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De: SidneyL |
Enviado: 12/05/2013 21:53 |
Detto e phatto ![](/images/emoticons/sonrisa_1.gif) |
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Phatto anch'io,
porcozzio!
Sono ebbro,
porco Tebbro...*
*Leggi mail trullallà. |
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...però ho il file in formaTTo Word.
Vabbe', ma ora ci sono pure gli e-book reader... |
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Quest'uomo in particolare, non si adatta, Claretta: sceglie e lo fa senza possibilità di un riscatto possibile rispetto alla vita precedente ed ai disvalori in essa contenuti.
Sceglie grazie alla solitudine, che nel suo caso rappresenta un privilegio.
Sceglie di "essere" senza definizione, parte pulsante rigenerabile di un intero, organico e vivo.
E' rivalsa, non rassegnazione.
E' superare il proprio limite nell'esodo volontario da sé, verso l'infinito.
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un assolutismo il suo che non corrisponde al "soli contro tutti" di peter, ne è semmai il contrario
è romanticismo
Daniel Defoe non era romantico, e neanche il suo Robinson lo era
non era nemmeno un Don Chisciotte, era un realista pragmatico che cercava di esistere, più che di essere
la sua era lotta per l'esistenza, non c'era nessun rifiuto di sè e nemmeno della società alla quale voleva tornare, checchè ne pensi il peter, perchè Defoe non ha mai smesso di essere prima di tutto un giornalista e un giornalista politicamente impegnato
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questo particolare uomo non lotta, ma è vero che non si adatta nè si rassegna alla sua condizione di solitudine, la sublima rendendola metafisica
poesia e romanticismo, nel loro aspetto più significativo, complimenti Sidney
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De: SidneyL |
Enviado: 13/05/2013 13:46 |
Grazie davvero, Claretta ![](/images/emoticons/rosa_si.gif) |
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...però ho il file in formaTTo Word.
Vabbe', ma ora ci sono pure gli e-book reader...
Grazie, o Pop, ma non saprei come gestirlo... |
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In che senso?
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De: SidneyL |
Enviado: 13/05/2013 20:03 |
...e comunque va detto che le faccine di questa piattaphorma sono assai più belle di quelle di forum free.
E' un argomento di un certo spessore, questo. ![](/images/emoticons/reojo.gif) |
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Nel senso, o Pop, che non saprei come fare della mia mitica opera un e-book. |
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Cambia il formato del file (epub oppure mobi, a seconda del lettore su cui deve essere visualizzato): per la conversione ci sono dei bei programmini freeware... al limite te lo posso fare pure io, a tempo perso. |
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