Giustino Durano
(Brindisi, 5 maggio 1923 – Bologna, 18 febbraio 2002)
Grande attore di teatro ( Il dito nell'occhio, Sani da legare, I dritti, con Dario Fo e Franco Parenti), regista, mimo, fantasista e attore di cinema: da La fortuna di essere donna (1956) e Io, io, io… e gli altri (1965) diretti da Alessandro Blasetti, ad apparizioni in produzioni internazionali come Il magnifico Bobo (1967) con Peter Sellers. Nel 1997 ottenne un Nastro d'argento per la commovente interpretazione dello zio ebreo nella Vita è bella di Roberto Benigni. A fianco di Franco Parenti e Dario Fo, si è fatto apprezzare come attore di teatro di varietà e «da camera», ottenendo un lusinghiero successo, soprattutto da parte di un pubblico colto e di gusto raffinato e perciò poco numeroso. Infatti, la sua recitazione intellettualistica e stilizzata, il suo umorismo sottile ed antiplateale, messi in evidenza da un fisico alto e allampanato e da un volto dai lineamenti simpatici ed incisivi, ma irregolarissimi, mal si adattavano alle esigenze di un pubblico dozzinale. Probabilmente per gli stessi motivi, non ha avuto modo di esprimere interamente le sue notevoli qualità d'attore neppure nel cinema.