Mi pare simile a un dio l'uomo che ti siede accanto e ti ascolta così, mentre parli con lieve sussurro e ridi amabile: questo mi stringe il cuore nel petto!
Basta che ti getti uno sguardo e subito la voce mi manca la lingua si spezza, subito un fuoco sottile mi scivola sotto la pelle,
lo sguardo s'offusca, rombano le orecchie, un freddo sudore mi cola, tutta mi scuote un tremito, e più verde dell'erba divento e poco manca che muoia.
Stringimi piccola dolce poesia, cullati tra le mie carezze. Sussurrandoti melodiche favole, ascolta questa "ninna nanna" abbandonandoti ai sogni, stringendo il mio dito abbracciando il cuscino. Dormi piccina, veglierò tutta la notte fino al mattino incrociando gli occhioni di un nuovo sorriso.
Piovono e solcano, pioniere. Tracciando la strada sul viso per altre che verranno. Piombano fra le braccia, con quel peso d’anima che trascinano via. Annaspi, appeso all’orlo ricamato di un fazzoletto. Fossero pioggia che l’erba rinverdisce, sono invece veleno, che a terra, sterile, svapora.
Io pronuncio il tuo nome nelle notti oscure, quando giungono gli astri a bere nella luna, e dormono i rami delle fronde occulte. Ed io mi sento vuoto di passione e di musica. Folle orologio che canta antiche ore defunte. Io pronuncio il tuo nome in questa notte oscura, e il tuo nome mi suona più lontano che mai. Più lontano di tutte le stelle e più dolente della mite pioggia. Ti amerò come allora qualche volta? Che colpa ha commesso il mio cuore? Se la nebbia si scioglie quale nuova passione mi aspetta? Sarà tranquilla e pura? Se potessi sfogliare con le dita la luna!!