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29/08/2009 Da “Gli occhi grandi delle mie Donne”
Cinzia, una Donna dagli occhi grandi
*** Cinzia ha gli occhi grandi.
E’ cresciuta credendo, così le hanno insegnato, che il più bel sogno della vita fosse sposarsi, avere e crescere dei figli, e chinare il capo dinanzi alle avversità della vita senza dolersene, poiché in fondo sarebbe stata lei comunque ad averla desiderata. La vita così scelta, sarebbe stata “sacrificata” all’altare della purezza, che umilmente l’avrebbe portata alla santità. Cinzia s’è sposata a vent’anni col Principe azzurro, ed ha avuto dei figli; ha dedicato a marito e figli buona parte della sua esistenza, ha soddisfatto le loro esigenze, dimenticandosi spesso d’averne anche lei, ma si sa, lei credeva umilmente e sapientemente che quella era la via migliore, per un vita migliore. S’è sobbarcata tutti gl’inconvenienti delle sue scelte, credendo che gli angeli del Paradiso un giorno l’avrebbero premiata, ed era “contenta”, sorrideva e sospirava, felice della sua dedizione. In fondo non le mancava l’amore della famiglia da lei custodita in piena serenità; andava avanti pensando che non doveva lamentarsi degli acciacchi inesorabili, perché questi l’avrebbero portata più presto che mai alla santificazione. Cinzia è “cresciuta” fra i due grandi amori: quello della famiglia d’origine e quello della sua nuova famiglia; era contenta.
Quel giorno festeggiava i suoi cinquant’anni, da sola in un bar; i tempi moderni finalmente le consentivano un caffè al bar, senza vergogna dell’essere Donna sola. Alzò il calice virtuale di quella insperata novità e si disse: “Auguri Amica mia”.
Una voce alle sue spalle disse: “Posso brindare con lei Signora? Barman, un caffè anche per me”. Quel giorno Cinzia tornò a casa un po’ tardi…il suo cinquantesimo compleanno valeva pur la pena d’una piccola infrazione ai severi orari che s’era fino allora imposta. Il marito e i figli la videro diversa quella sera, gli occhi luminosi e la bocca ridente, rossa e “gustosa” come ciliegia. La osservarono mentre preparava la cena con rinnovato vigore;
pensarono: “Certo, la maturità degli anni, che passano impietosi per quasi tutte le Donne, a Lei dona moltissimo, com’è bella stasera…più che mai”!
Cinzia da quel giorno ha delle rughe nuove, le regalano uno sguardo affascinante ed un sorriso splendido, le mani affusolate scorrono nervose e libere sulle cose, le sue gambe svettano per azzurri cieli “immaginari”, i suoi pensieri sono “svagati” come non mai…
Cinzia che non lo sapeva, ha scoperto d’avere gli occhi grandi… e con questi spera d’arrivare al Paradiso.
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Cetti Ramondino (Dalla raccolta "Gli occhi grandi delle mie Donne")
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Fantastico racconto.... Cetti...
Grazieeeeeeeeee
Penso che debba paicere a tutte le donne...
che hanno vissuto una vita difficile...
o quantomeno di sacrifici...
Mi piace così tanto che vorrei pubblicarlo nel mio blog...
se mi dai l'OK...
Ciaooooooooooo
Orso Tony |
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Certo che ti do l'OK! sei il mio amatissimo ORSO TONY, tutto ciò che fai per me va bene, sei uno dei pochi veri AMICI, ti voglio bene per questo, l'AMICIZIA per me è sacra! ciao e prendi pure tutto ciò che vuoi dalle mie "opere"! ciaoooooo |
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Pubblicherò poco per volte tutte le storie già scritte per questa serie, credo che le Donne dobbiamo essere complici...ed anche certi Uomini sensibili..... |
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Grazieeeeeeeeeeeeeee Cetti....
Troppo buona...
Ma davvero sei una scrittrice bravissima e che ammiro molto..
Orso Tony |
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sarà un grande piacere leggerti ancora cetty....grazie....da parte delle... donne....cri![](https://www.gabitos.com/images/emoticons/corazon.gif) |
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Grazie infinite a tutti tutti tutti! |
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Mi era sfuggito questo post e ho letto con
piacere la tua storia. Sei brava nel raccontare e
sara' un piacere leggerne ancora.
Ciao con affetto
Annamaria
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Da "Gli occhi grandi delle 'mie' Donne" ***
29/08/2009
Silvia, una Donna dagli occhi grandi *** Silvia è Donna di questi tempi. E’ stata educata un po’ diversamente, ovvio, rispetto alle Donne d’altri tempi. Silvia non voleva sposarsi, pensava sarebbe stato saggio lavorare e mantenersi in un società che ormai era difficoltosa da vivere; la realtà imponeva saggezza diversa rispetto ai tempi , ad esempio, in cui era vissuta la madre. Silvia non voleva nemmeno avere figli, forse era consapevole più di altre Donne, che avere dei figli in quest’ epoca significasse non potere dar loro ciò di cui hanno bisogno, non era egoismo il suo, semplicemente consapevolezza e maturità. Silvia studiò, per prepararsi al suo futuro di Donna moderna, cosciente delle sue possibilità, fino a quando non rimase incinta, e disse ai suoi genitori con altrettanta semplicità: “Papà, Mamma, mi sposo, e sono felice”.
I genitori accolsero la cosa come assolutamente normale, in fondo da che il mondo esiste, tutte le Donne o quasi, prendono marito. Silvia s’è sposata, ha avuto dei figli, ha continuato poi gli studi, s’è sacrificata, ha cambiato città per dare maggiori possibilità di benessere ai figli, ha trovato lavoro e s’è “sistemata”.
Silvia è sposata da anni, continua a far figli, è stanca, ma non si lamenta, è contenta invece del suo stato indaffarato e assolutamente privo di noia. I figli crescono bene, il marito è contento, persino gli animali della zona ricevono carezze e doni dalle loro mani. Silvia si dedica al lavoro, ai figli, agli animali bisognosi, alle amicizie, ed alla religiosità che il suo animo aveva da un po’ messo da parte, ed ora è parte integrante della sua intensissima vita.
Silvia ha la voce serena di una Donna appagata, di Moglie appagata, di Madre appagata. Silvia ha gli occhi grandi.
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