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venerdì, 08 maggio 2009
Mi sento più vicina
Mi sento sempre più vicina, quel treno macina chilometri, e tra uno strattone e l'altro, tra uno sbuffare ed un cigolio, sto per arrivare. Sarò stanca, distrutta, ma ne vale la pena; sarò felice felice felice. E tu, già ti vedo, conosco l'azzurro dei tuoi occhi, è quello che aspettavo da sempre e che da sempre mi aspettava per aprirsi all'alba nuova; questa è l'alba nuova, anche se ci avviciniamo al tramonto, ma il tramonto si annuncia azzurro per effetto del tuo sguardo su di me, e rosso, per effetto della mia passione, tutta da riversare su di te...
Cetti Ramondino
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ed in bocca al lupo per il libro...
Orso Tony
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DAL LIBRO "MASCHERE" (per la gioia dei miei amati lettori, ecco per Loro alcuni brani)
Che bello sentire la tua voce (23/03/06)
Che bello sentire la tua voce, allegra e positiva, ridai potere alla mia speranza che spesso tende a svanire; colori d’argento e oro le mie attese, i miei desideri, era da tanto che aspettavo qualcuno forte come te; sono così stanca a volte, di confidare solo su me stessa, di sobbarcarmi tutto il peso della vita, le mie spalle ormai non reggono più la fatica, i dispiaceri, le vane attese, l’inutile corsa…verso cosa…verso chi…
Che bello avere te, la tua voce, la tua risata, il tuo incoraggiamento…da dove sei giunto? Sentivi che t’invocavo? Sapevi che t’aspettavo? Hai trovato un modo molto strano per arrivare a me, ma sei arrivato ed è questo che conta! Grazie…era proprio te che aspettavo.
(La prima) |
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Dal libro "MASCHERE"
Ispirata da un pensiero di Hermann Hesse
“Tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te” (25/11/06)
Quando ci siamo conosciuti, per caso, non sapevo di poter diventare così importante per te…sì, io per te…t’innamorasti, e molto, io non capivo come potesse accadere d’innamorarsi così, io non provavo nulla…e poi amicizia, solo amicizia, tu però t’innamorasti subito, in principio inconsapevolmente, poi con sempre maggior convinzione…eri così tenero, così dolce…poco a poco mi conquistasti, non potevo più fare a meno di te. Mi resi conto che la mia vita fino a quel momento era stata un susseguirsi di vane ricerche, non capivo che il destino ha sempre in serbo qualcosa per noi…ma nel luogo e nel tempo giusti…e vagavo, vagavo…e mai mi fermavo e attingevo quel che potevo dove potevo…la solitudine, la malinconia, imprigionavano i miei pensieri che imbrigliati intanto tessevano ragnatele…tristi sequenze di fili scuri, simbolo dell’introvabile felicità.
E poi un giorno tu mi sorprendesti con un “ti amo, ti amo più della mia stessa vita, io vivo perché esisti, respiro in funzione del tuo respiro” …e mi sentii liberare i pensieri, la ragnatela si disfece come la brina al mattino al sorgere del sole, e capii finalmente che era giunto per me quello che il destino aveva in serbo… “…tutto il mio vagare dunque era un cammino verso di te…” Un susseguirsi di albe e tramonti senza colori, di esistenza senza vita, di emozioni fatte di ghiaccio, di fuoco capace soltanto di attendere inerte sotto la cenere... E sognavo l’amore, e sognavo di non essere più sola e sognavo l’incanto… E alfine, quando più non speravo, giungesti tu a sciogliere il gelo; tu a scaldare l’anima ravvivando quel fuoco che covava sotto la cenere; tu a dirmi le parole mai udite; tu a carezzare il cuore privo dell’ansia dell’attesa; tu ad illuminare lo sguardo, a far vibrare i pensieri e a ricondurmi a progettare l’amore. Il mio vagare finisce qui, sono arrivata nel porto sicuro, non più intemperie, non più solitudine, non più rassegnazione; ora la mia esistenza pulsa di vita vera, non più vacua come prima d’incontrarti… Il mio vagare finisce qui, la mia vita ricomincia da te.
(La prima)
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Mi piace che tu …(23/03/07)
Mi piace che tu mi parli d’amore…il brivido che mi percuote e mi fa vibrare di vita, è pari soltanto a quello provato se penso che tu mi tocchi e m’invade fin nel più profondo, ogni sospiro un palpito della mia pelle, che contro la tua, stilla di sudore se solo m’accorgo del tuo sguardo di fuoco, gli occhi faticano ad aprirsi, le braccia non reggono la stretta, le labbra cedono sotto l’ardore dei tuoi baci, il mio corpo vacilla sotto la sferzata della passione…le tue mani mi sorreggono e poi mi cingono i fianchi, mi stringono con delicate pressioni, aspetto che tu mi prenda in braccio e mi stenda sul letto che già profuma di noi…insieme i nostri corpi rotolano, si fondono alle lingue di fuoco, si srotolano per riprendersi, si toccano, si lasciano, si riprendono e si stringono più forte che mai, ti chiedo d’amarmi, come se tu già non fossi in me…ti bacio delicatamente sul viso e sul collo e mi mordo le labbra dal piacere…non voglio lasciarti, se non per riprenderti. Amore mio, stringimi ancora, più forte che puoi, il fuoco mi anima, e non credere che poi ti lasci…dopo l’amore, ti chiederò l’amore e vorrò abbandonarmi al sonno, languida fra mille tenere carezze, e poi ancora, ancora, ancora…
(La seconda, indubbiamente)
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MASCHERE
di Cetti Ramondino
Grazie Cetti per farci leggere questi suggestivi
passi de ltuo fantastico libro...
che pare stia avendo un bel successo...
Presto ne riparlerò... per i nostri amici...
Orso Tony |
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