nome d'arte di Dario Corelli
(Ancona, 8 aprile 1921 – Milano, 29 ottobre 2003),
è stato un tenore italiano di fama mondiale.
Incerto di tentare una carriera professionale nella lirica, conseguì il diploma di geometra, e nell'immediato dopoguerra si impiegò per alcuni anni presso l'ufficio tecnico del comune di Ancona, proseguendo sporadicamente gli studi di canto.Dotato di una voce tenorile di rara estensione, nel 1950 fu ammesso a un corso di perfezionamento presso il Teatro Comunale di Firenze, e l'anno successivo vinse il concorso del Centro Lirico Sperimentale di Spoleto, debuttando il 26 agosto 1951 nella Carmen di Bizet nel ruolo di Don Josè.Nel 1954 ci fu l'esordio alla Scala di Milano ne La Vestale di Gaspare Spontini, in coppia con Maria Callas.Nel grande teatro milanese interpretò quasi tutte le opere liriche.Al Teatro Metropolitan di New York, debuttò il 27 gennaio 1961 nel ruolo di Manrico ne Il trovatore di Giuseppe Verdi, al fianco di un'altra debuttante d'eccezione: Leontyne Price. Quel debutto fu l'inizio della sua grande carriera americana.Al Metropolitan rimase per sedici stagioni consecutive, dal 1961 al 1975, cantandovi tutte le opere del grande repertorio verdiano, alle quali aggiunse La Gioconda e due importanti opere del repertorio francese: Romeo e Giulietta di Charles Gounod e Werther di Jules Massenet).La sua ultima recita fu una Bohème di Puccini a Torre del Lago, il 13 agosto 1976 a soli 55 anni.L'addio al canto avvenne nel novembre del 1981 a Stoccolma in un concerto che fu un po' la summa della sua straordinaria carriera.Corelli cantò con molti fra i più grandi direttori d'orchestra del suo tempo: Tullio Serafin, Fernando Previtali, Gabriele Santini, Gianandrea Gavazzeni, ecc. Herbert Von Karajan lo volle nel 1962 a Salisburgo per interpretare Il trovatore nel ruolo di Manrico. Tenore dotato di un innegabile fascino e presenza scenica venne più volte invitato a partecipare a lungometraggi su opere .Curioso fu il suo legame con la città di Parma e soprattutto con il celebre Teatro Regio, dove è apparso numerose volte e dove nel 1999 venne festeggiato con una memorabile serata in suo onore.Nel 1982 venne realizzato un film sulla sua carriera utilizzando le sue innumerevoli incisioni discografiche.Morì a Milano nel 2003 in conseguenza di un ictus. è sepolto nel cimitero monumentale di Milano. A lui è stato dedicato il teatro delle muse di Ancona, ove intervenne con la sua ultima apparizione pubblica come ospite d'onore in occasione dell'inaugurazione dei nuovi interni il 13 ottobre 2002. In esso è ricordato da un busto di bronzo dello scultore Guido Armeni e da un ritratto in costume di scena settecentesco del pittore Bruno d'Arcevia. Scrivendo di lui, in un articolo sulle voci tenorili sul mensile Musica Viva, Rodolfo Celletti, massimo esperto di vocalità italiano e mondiale, ebbe a dire: "Le colate in tutto bronzo del titanico Corelli". Una immagine che restituisce le idee di calore, morbidezza, potenza, fascino, colore, duttilità, forza, tutte certamente riscontrabilità nel suo canto.