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Giuditta Tavani Arquati
(Roma, 30 aprile 1830 – Roma, 25 ottobre 1867)
è stata una patriota italiana.
Figlia di Adelaide Mambor e Giustino Tavani, un difensore della Repubblica Romana trasferitosi in esilio a Venezia dopo aver scontato una lunga pena nelle carceri pontificie, la Arquati crebbe in un ambiente che le fece acquisire saldi principi laici e repubblicani.Nel 1844 nella parrocchia romana di San Crisogono Si sposò a quattordici anni con Francesco Arquati seguendone il percorso politico. Insieme a lui si trasferì prima a Subiaco e poi nel 1865 a Roma.La mattina del 25 ottobre 1867, giorno in cui Garibaldi prendeva Monterotondo nel corso della terza spedizione per liberare Roma, una quarantina di patrioti, di cui 25 romani, si riunirono in via della Lungaretta 97, nel rione romano di Trastevere.Li il gruppo preparò una sommossa per far insorgere Roma contro il governo di Pio IX. Deteneva delle cartucce e un arsenale di fucili.Alla riunione partecipò anche la Arquati, con il marito e uno dei tre figli della coppia, Antonio.Verso le 12 e mezzo, una pattuglia di zuavi giunta da via del Moro attaccò i congiurati cercarono di resistere al fuoco. In poco tempo, però, le truppe pontificie ebbero la meglio e riuscirono a farsi strada all'interno dell'edificio dove si erano rifugiati i ribelli. Alcuni congiurati riuscirono a fuggire, mentre altri furono catturati. Sotto il fuoco rimasero uccise 9 persone, tra cui Giuditta Tavani Arquati, incinta del quarto figlio, il marito e il loro giovane figlio.La figura di Giuditta Tavani Arquati divenne simbolo della lotta per la liberazione di Roma e per anni gli abitanti di Trastevere e le associazioni laiche e repubblicane commemorarono l'eccidio. Il 9 febbraio 1887 fu fondata l'Associazione democratica Giuditta Tavani Arquati, che fu sede di numerose iniziative laiche e anticlericali. L'associazione fu sciolta nel 1925 dal Fascismo e, in seguito, ricostituita dopo la Liberazione.Grazie agli sforzi dell'Associazione e di altre istituzioni il 1º novembre 1909 piazza Romana, che si trovava nelle vicinanze dell'edificio della strage di via della Lungaretta, viene rinominata Piazza Giuditta Tavani Arquati.Trastevere ricorda la patriota romana con una lapide posta accanto all'ex lanificio Ajani. L'episodio dell'eccidio è citato nel film di Luigi Magni, In nome del Papa Re.