Poesia dedicata a Mata Hari
"Tu balli e nelle tue movenze sicure
vive l'Oriente e vive la sua vita
lontana, sta in te tutta l'infinita
magia di Giava. Strane architetture
evochi, le pagote i fiori i segni
di una civiltà che ci sconvolge
e ci esalta. La tua danza avvolge
il cuore e i sensi: su essi tu regni!"
Jean Marie Dumont
DANZATRICE SPAGNOLA
Come nel bujo il fosforo lingueggia
- pria che divampi - in pallidi baleni;
entro il cerchio,così, dei riguardanti,
rapido caldo e luminoso il ritmo
della sua danza palpita e s'effonde.
E, d'improvviso, è tutto quanto - fiamma.
Ora, con gli occhi incendia, ella, le chiome;
audacemente nella rossa vampa
tutte travolge le sue vesti, ed agita
le braccia ignude dall'acceso invoglio
come serpi impazzite pe'l terrore.
Poi, quasi il fuoco ormai tenesse a vile,
ecco, lo afferra e via da sé lo scaglia
imperiosa, con un gesto altero.
Indi, lo guarda. Al suolo il fuoco giace.
Rabido rugghia. E brucia. E non s'arrende.
Ma trionfante, pallida, secura
con un sorriso di saluto, leva
ella la faccia; e coi piccoli piedi
ora, danzando, lo calpesta e dòma.
Rainer Maria Rilke
La danzatrice stanca
Torna a fiorir la rosa
che pur dianzi languia…
dianzi? vuol dire dapprima, poco fa.
e quando mai può dirsi per stagioni
he s’incastrano l’una nell’altra, amorfe?
ma si parla della rifioritura
d’una convalescente, di una guancia
meno pallente ove non sia muffito
l’aggettivo, del più vivido accendersi
dell’occhio, anzi del guardo.
è questo il solo fiore che rimane
con qualche merto d’un tuo dulcamara.
a te bastano i piedi sulla bilancia
per misurare i pochi milligrammi
che i già defunti turni stagionali
non seppero sottrarti. poi potrai
rimettere le ali non più nubecola
celeste ma terrestre e non è detto
che il cielo se ne accorga. basta che uno
stupisca che il tuo fiore si rincarna
si meraviglia. non è di tutti i giorni
in questi nivei défilés di morte.
Eugenio Montale
dedicata a Carla Fracci
Vi auguro una domenica meravigliosa
e perchè no? Danzante...
Grazia