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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Tony Kospan  (Mensaje original) Enviado: 16/07/2010 14:24
 
 
 
 
  
L'EROS IN POESIA
a cura di Tony Kospan
 
 
Care amiche ed amici amanti come me della poesia
eccoci anche stavolta,
dopo una "vacanza" di 2 settimane,
 con questo tradizionale appuntamento...
  
 
  
 
Torniamo... come sempre una volta ogni stagione...
(e quale stagione ad esso è più vicina se non questa?)
ad un tema che spero non disturbi nessuno...
ma che è legato... legatissimo all'amore...
direi anzi che è l'altro aspetto della stessa medaglia...
l'EROS...
(che per gli antichi era proprio il dio dell'amore...)
 
 

 
 
  
Certo non l'EROS spinto...
ma quello elegante... fine... poetico...
che tuttavia ha comunque una sua grande forza espressiva...
 
Come sempre mi piacerebbe leggere sul tema le poesie....
vostre o di altri autori che amate...
 
  
  
     
 
 
 
 
ASSIEME A TE
Perin
 
Non ho sentito
il tuo corpo,
non ho vissuto
le tue mani
che mi accarezzavano,
non ho sentito
la tua bocca sfiorarmi,
non ho sentito
di possedere
o essere posseduto.
Ho solo vissuto
un mare d’emozioni,
in un solo,
unico, lampo
che mai terminava.
 
    
 
  
DUE CORPI
Octavio Paz

Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte due onde
e la notte è oceano.

Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte due pietre
e la notte deserto.

Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte radici
nella notte intrecciate.

Due corpi, uno di fronte all'altro,
sono a volte coltelli
e la notte lampo.
 
  
AMORES
Ovidio

Era l'ora di mezzo di un giorno torrido,
mi distesi sul letto per riposare.
La finestra era mezza chiusa e mezza aperta,
passava una luce come quella di un bosco
o quella del crepuscolo quando tramonta il sole,
o prima del giorno quando la notte svola.
La luce adatta a accogliere pudiche fanciulle,
dove il pudore, timido, si occulta.
Ecco, arriva Corinna, la tunica velata già slacciata,
la chioma spartita sul bianco collo,
come si dice entrasse nei letti Semiramide,
e la non meno bella Laide che da tanti fu amata.
Poi le strappai la tunica, docile alle mie dita,
ma lei lottava cercando di coprirsi.
Ma lottando come chi non cerca di vincere
fu presto vinta senza soffrirne troppo.
Quando mi apparve agli occhi nuda del tutto
vidi il suo corpo, del tutto perfettto.
Che spalle, che braccia vidi e toccai!
E le mammelle, fatte per palparle!
Che ventre sotto il seno perfetto!
Che fianchi ampi e ben fatti, che cosce da ragazza!
Inutili i dettagli, tutto perfetto.
Quel corpo che strinsi nudo al mio corpo.
Chi non sa il resto? Alla fine spossati ci
sciogliemmo.
Averne, di questi pomeriggi!
 
 
 
 
DENTRO L'AMORE
Alfonso Gatto
 
Al segno che ti dà la stanza sciogli
sulla parete l'ombra dei capelli,
le braccia alzate, la flessuosa voglia
d'avermi, e già dal ridere mi volti
nella raffica buia, mi cancelli
per affiorare dal lamento vano.
Smarrita, nel cercarmi con la mano,
nel distinguermi il volto, grata, piena
d'aperto e poi ripresa dalla lena
della dolcezza, calma a poco a poco
come in un lungo brivido. Dal gioco
degli occhi che balbettano mi ridi
sul petto a colpi di piccoli gridi.
 
 
 
 
 
L'INFINITA
Pablo Neruda
  
 
Vedi queste mani? Han misurato
la terra, han separato
i minerali e i cereali,
han fatto la pace e la guerra,
hanno abbattuto le distanze
di tutti i mari, di tutti i fiumi,
e tuttavia
quando percorrono
te, piccola,
grano di frumento, allodola,
non riescono a comprenderti,
si stancano raggiungendo
le colombe gemelle
che riposano o volano sul tuo petto,
percorrono le distanze delle tue gambe,
si avvolgono alla luce della tua cintura.
Per me sei un tesoro più colmo
d'immensità che non il mare e i grappoli,
e sei bianca e azzurra e vasta come
la terra nella vendemmia.
In questo territorio,
dai tuoi piedi alla tua fonte,
camminando, camminando, camminando,
passerò la mia vita."
  
 
 
SE AMI LA POESIA... E LA GRANDE POESIA...
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CIAO DA TONY KOSPAN
 


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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 16/07/2010 18:44
 

 

Eros nelle religioni dell'antica Grecia è il dio dell'amore.

Nelle origini non era considerato divinità, ma pura forza ed attrazione: per Omero infatti rappresentava quell'attrazione irresistibile che due persone sentono uno per l'altro e che può portarli a perdere la ragione o alla distruzione.


 

« A primavera, quando
l'acqua dei fiumi deriva nelle gore
e lungo l'orto sacro delle vergini
ai meli cidoni apre il fiore,
e altro fiore assale i tralci della vite
nel buio delle foglie; in me Eros,
che mai alcuna età mi rasserena,
come il vento del nord rosso di fulmini,
rapido muove: così, torbido
spietato arso di demenza,
custodisce tenace nella mente
tutte le voglie che avevo da ragazzo. »
 ( Salvatore Quasimodo)


Ho conosciuto in te le meraviglie
meraviglie d’amore sì scoperte
che parevano a me delle conchiglie
ove odoravo il mare e le deserte
spiagge corrive e lì dentro l’amore
mi son persa come alla bufera
sempre tenendo fermo questo cuore
che (ben sapevo) amava una chimera.
Alda Merini


Tu non ricordi,
ma eravamo noi!
Implacabile passione,
desiderio recondito.
Alcova dipinta
di bricciole luminose,
che ornavano cielo
sereno
complici di amanti.
Irrazionale voglia
umana,
impeto fugace
sfocia in vortice
violento.
Svelarsi ogni piccolo
spazio,
non da occhi percepito
ma da mani lambite
celate ...se non
esplorate!
Frenesia palpabile!
Pulsione ardente,
accresceva nelle
assenze,
si sfamava del ricordo,
per dissolversi nel
possedersi.
Conflitto tra cuore e
ragione
per bramosia
irrispettosa,
tormento dissimulato
nella corsa verso di te.
La mia pelle
tela bianca per tuo
estro.
Delinei le tue
intenzioni,
tinteggi le tue voglie,
dal volitivo fino a
sfumare.
Eleviamo le pulsioni,
all'unisono cuori ribelli
rivelano il piacere.
Teresa Esposito


Toccare

Le mie mani
aprono la cortina del tuo essere
ti vestono con altra nudità
scoprono i corpi del tuo corpo
le mie mani
inventano un altro corpo al tuo corpo.
Octavio paz


Lasciami sciolte le mani e il cuore

Lasciami sciolte le mani e il cuore,
lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione - sangue, fuoco, baci -
m'accende con vampate tremule.
Ahi, tu non sai cosa significa questo!
E' la tempesta dei miei sensi
che piega la selva sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida con le sue lingue ardenti!
È l'incendio!
E tu sei qui, donna, come un legno intatto
ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere
verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri!
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solamente ti desidero, io solamente ti desidero!
Non è amore, è desiderio che inaridisce e si estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell'impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra -
come io son venuto per contenerti,
e desiderarti,
e riceverti!
Pablo Neruda

Annamaria

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: primula46 Enviado: 16/07/2010 23:46

   



Eros era la personificazione dell'amore in tutte le sue manifestazioni,
dalla più forte passione fisica, al tenero e romantico amore.
Secondo alcune leggende era uno degli dei più antichi, nato dal caos
e rappresentato come un giovane alato armato di arco e frecce.
Nella poesia greca Eros era spesso un dio dispettoso che distribuiva con noncuranza
le frenesie e le angosce d'amore.
Ad Atene era adorato come un dio della fertilità.
Nel mito ellenistico e romano, era rappresentato come un bambino nudo e alato,
figlio e compagno di Venere.




Talvolta Eros era assistito dal fratello Anteros,
che si diceva fosse il vendicatore dell'amore non corrisposto.

Secondo Freud, l'eros è la pulsione sessuale come istinto di vita,
di autoconservazione, di sopravvivenza, contrapposta all'istinto di morte.




Sei la mia schiavitù sei la mia libertà

Sei la mia schiavitù sei la mia libertà
sei la mia carne che brucia
come la nuda carne delle notti d'estate
sei la mia patria
tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi
tu, alta e vittoriosa
sei la mia nostalgia
di saperti inaccessibile
nel momento stesso
in cui ti afferro.

Nazim Hikmet




Passione

Come un dolce colore passionale ti posi su me,
dove ti rivedo unico ed immenso.
Donandomi ti sfiorai e desiderandoti
trovai il tuo corpo avvolto su me.
Il mio cuore viaggerà dentro ai tuoi pensieri,
diventando così parte di ogni tuo respiro
e ad ogni tuo battito.

Anna Pagnini




PROFUMO ESOTICO

Quando, a occhi chiusi, una calda sera d'autunno,
respiro il profumo del tuo seno ardente,
vedo scorrere rive felici che abbagliano
i fuochi di un sole monotono;
una pigra isola in cui la natura
esprime alberi bizzarri e frutti saporosi,
uomini dal corpo snello e vigoroso
e donne che meravigliano per la franchezza degli occhi.

Guidato dal tuo profumo verso climi che incantano,
vedo un porto pieno d'alberi e di vele
ancora affaticati dall'onda marina,

mentre il profumo dei verdi tamarindi
che circola nell'aria e mi gonfia le narici,
si mescola nella mia anima al canto dei marinai.


CHARLES BAUDELAIRE

 




Il tuffatore

Di te amo le lunghe gambe,
puerili, lente,
aste tenere
soavi
che per spirali adolescenti salgono
infinite,
esatto tocco e fremito.
Di te amo le braccia
giovani,
che abbracciano fidenti
il mio squilibrio,
mani disvelate,
mani moltiplicanti
che accompagnano in fretta il mio incupito nuoto.
Amo il tuo grembo pieno d'ombra,
onda lenta e solinga,
dove si va facendo esausto il mare,
dove affondare sino a rompermi il cuore,
e di amore affogare
e piangere.
Di te amo i grandi occhi,
dove sondo la voragine buia della mia ansia,
per scoprire negli arcani
sotto l'oceano oceani.
Di te amo più di quanto riescano a dire
la mia parola
e la mia tristezza.

Vinicius De MORAES




Torna

Torna sovente e prendimi,
palpito amato, allora torna e prendimi,
che si ridesta viva la memoria
del corpo, e antiche brame trascorrono nel sangue,
allora che le labbra ricordano e le carni ,
e nelle mani un senso tattile si riaccende.
Torna sovente e prendimi,la notte,
allora che le labbra ricordano, e le carni…


COSTANTINO KAVAFIS




Casida della donna coricata


Vederti nuda è ricordare la terra.
La terra liscia, libera di cavalli.
La terra senza un giunco, forma pura
chiusa all'avvenire: confine d'argento.
Vederti nuda è comprendere l'ansia
della pioggia che cerca un debole stelo
o la febbre del mare dall'immenso volto
che non incontra la luce della sua guancia.
Il sangue risuonerà nelle alcove
e verrà con spada folgorante,
ma tu non saprai dove si nascondono
il cuore di rospo e la viola.
Il tuo ventre è una lotta di radici,
le tue labbra sono un'alba senza contorno,
sotto le rose tepide del letto
i morti gemono aspettando il loro turno.

Garcia Lorca




Buona domenica

Grazia

 



 
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