Care amiche ed amici amanti come me della poesia eccoci anche ora che siamo ormai nel clou dell'estate
con questo tradizionale appuntamento...
Stavolta parliamo di qualcosa che sarà per le vacanze... per il clima... l'atmosfera... etc etc...
apre il cuore verso tanti desideri...
Sappiamo bene che il...
è la molla che ci spinge a conquistare un oggetto...
un risultato... una meta... un amore... etc ...
Prima di passare alle poesie parliamo dell'origine della parola.
Pochi sanno che "desiderio" in latino è composta da particella decon valenza privativa
e cioè senza e sidus/sideriis vale a dire costellazione...stella...
Dunque il significato originario e letterale è "mancanza di stella"
e dunque mancanza di qualcosa che fa perdere il nostro orientamento.
Col tempo il significato si è evoluto nel senso di
impulso volitivo diretto a un oggetto esterno, materiale o immateriale, di cui si desidera il possesso.
Da un altro punto di vista però esso è... già attesa... visione... assaggio della felicità...
ed anzi è spesso in tal modo esso stesso... la felicità...
Ed infatti qando abbiamo raggiunto l'oggetto desiderato ecco nascere
immancabilmente... un... nuovo desiderio
Vediamo dunque come le poesie da me prescelte ce ne parlano... e
come sempre mi farebbe piacere leggere sul tema poesie vostre o che vi piacciono.
DESIDERIO Raffaella Cosentino
Voglio correre oltre il buio e smarrirmi nella luce. Voglio bere la rugiada delle foglie e bagnarmi di un sorriso. Vosglio ascoltare Brahms e danzare con l'anima in delirio. Voglio raccogliere un grappolo di stelle e appenderlo alla porta del tempo. Voglio scrivere una canzone d'amore e ascoltarla nella voce del silenzio. Voglio rimanere me stessa nella folle corsa dei miei giorni, pagine bianche da riempire a matita....
DESIDERI Baldo Bruno
Desideri Farfalle che si fermano su idee annebbiate Uccelli stridenti nel cielo della mente fantasie forme brillanti di altre dimensioni
Il cuore li cerca sogni singhiozzi di fantasia con gli occhi lucenti nell'immensità
Sospiri come nella notte fiori impotenti in attesa della luce
FALDE D'AMORE Roberto Perin
Vorrei vivere attimi, attimi di sincerità.
Attimi di fede in un'anima, fede in un amore.
Cerco una porta aperta, che mi conduca alla fonte di un sentimento, mi faccia visitare le sue sorgenti, mi faccia sentire in un ventre caldo.
Cerco l'assenza del reale, cerco di perdere il senso del tempo, e la necessità d'orientamento.
Voglio perdermi, per trovarmi nell'irreale della realtà di un sentimento.
Voglio vivere l'emozioni di una voce che mi penetra, di una bocca che semina saliva nel mio cervello, che bagna nel mio cuore il fiore dell'emozione.
Cerco una mano che mi tenga stretto, per non farmi perdere nemmeno un attimo di vita assieme.
Vorrei vivere attimi...
PIANURA
Antonia Pozzi Certe sere vorrei salire sui campanili della pianura, veder le grandi nuvole rosa lente sull'orizzonte come montagne intessute di raggi.
Vorrei capire dal cenno dei pioppi dove passa il fiume e quale aria trascina; saper dire dove nascerà il sole domani e quale via percorrerà, segnata sul riso già imbiondito, sui grani.
Vorrei toccare con le mia dita l'orlo delle campane, quando cade il giorno e si leva la brezza: sentir passare nel bronzo il battito di grandi voli lontani.
DESIDERIO Garcia Lorca
Solo il tuo cuore ardente e niente più. Il mio paradiso un campo senza usignolo né lire, con un fiume discreto e una fontanella. Senza lo sprone del vento sopra le fronde né la stella che vuole essere foglia. Una grandissima luce che fosse lucciola di un'altra, in un campo di sguardi viziosi. Un riposo chiaro e lì i nostri baci, nèi sonori dell'eco, si aprirebbero molto lontano. Il tuo cuore ardente, niente più.
I filosofi, sin dalle origini della filosofia, si sono domandati quale spazio dare ai desideri. Le risposte sono molto variegate.
Dentro il Fedone, Platone espone l'idea di una via ascetica, o di come l'uomo debba lottare contro i desideri turbolenti del proprio corpo; i cirenaici, al contrario, fanno della soddisfazione di tutti i desideri il bene supremo. Tutte queste riflessioni conducono a stabilire numerosi distinguo, come per esempio fa Epicuro. La morale epicurea è una morale che mette al centro i concetti di piacere come bene, e del dolore come il male. Per aspettarsi il benessere (l'atarassia), l'epicureo deve applicare le regole del "quadruplo rimedio":
- gli dei non devono essere temuti; - la morte non deve essere temuta dato che quando ci siamo noi, e vicevera. - il dolore viene facilmente soppresso, oppure si muore; - il benessere è facile da ottenere.
Ho puntato la brama in ogni luogo. Sotto la pioggia ho perduto il mio seme. Ora si gonfia il fiume e in me fiorisce - straripa il fiume - un desiderio nuovo.
Sandro Penna
DESIDERIO
Un unico sogno giace dipinto alla finestra il vento vi s'increspa socchiudendo gli occhi. Un'unica immagine sovrana dal mio nascondiglio e buia come il nero notturno fa inchini falsi alle mie luci.
Ilaria Buccedi
Bagna le tue labbra di desiderio
Immergiti, Bàgnati nel nostro ruscello - rio di vita dal seno della generosa terra - Mater nostra
Avvolgiti , Bàgnati nella vivida luce - quotidiano presente dello splendido Sole... .Pater noster
Cospargi il tuo corpo , il tuo viso di perle di liquida luce!
Bagna le tue labbra, nunzie di fonde idee e cristalline risate.
Bàgnale di acqua , di latte , di vino Bàgnale di desiderio!
E quando avrò varcato il limite, quando stillerai le gocce del ricordo, le lacrime bagnino le tue labbra.
Bàgnale di desiderio.
S. E. Pavel
A uno sconosciuto
Sconosciuto che passi! tu non sai con che desiderio ti guardo, Devi essere colui che cercavo, o colei che cercavo (mi arriva come un sogno), Sicuramente ho vissuto con te in qualche luogo una vita di gioia, Tutto ritorna, fluido, affettuoso, casto, maturo, mentre passiamo veloci uno vicino all'altro, Sei cresciuto con me, con me sei stato ragazzo o giovanetta, Ho mangiato e dormito con te, il tuo corpo non è più solo tuo né ha lasciato il mio corpo solo mio, Mi dai il piacere dei tuoi occhi, del tuo viso, della tua carne, passando, in cambio prendi la mia barba, il mio petto, le mie mani, Non devo parlarti, devo pensare a te quando siedo in disparte o mi sveglio di notte, tutto solo, Devo aspettare, perché t'incontrerò di nuovo, non ho dubbi, Devo vedere come non perderti più.
Walt Whitman
Sale per la tua bocca.
Le mie labbra, arse di sale, non vedono l'ora d'incontrare la tua bocca che baciando dimentica l'insipido sapore dei giorni trascorsi senza di me.
Palpeggiare con le mie dita le tue ciglia per liberarne il tuo sguardo assetato delle mie lacrime di gioia.
Avvolgermi nei riccioli dei tuoi capelli tenendoli in mano, passandoli su tutta la mia pelle.
Con le mie membra, soffici e deste, assecondare ogni onda delle tue e frangerle in milioni di creste sprizzanti nuovi giochi d'amore.
Riscaldare in mille spire i nostri desideri finché appagati possano generare - sopra le cime innevate, nei deserti più aridi e solitari- il vento caldo della nostra raggiante, divina quiete.
Pietro Barbera
Desiderio
Il desiderio sta Come un pesce impazzito Sopra le nostre teste Ci sguizza tra le mani Una volta di più Divise da questo tavolo Lo sentiamo sbattere Come in gabbia Tra le pareti Dei nostri ventri E ne faremmo volentieri Orrenda mattanza Con tutto il sangue E il sudore necessario.
...i desideri sono variopinti e multiformi. Con l'età cambiano ma non invecchiano... almeno loro. Semmai si concretizzano proprio perchè inseguendoli, per quello che ognuno può, si cerca con il tempo di renderli concreti e reali.
Dice Battiato nella sua canzone: La stagione dell’amore viene e va, i desideri non invecchiano quasi mai con l’età. Se penso a come ho speso male il mio tempo che non tornerà, non ritornerà più. La stagione dell’amore viene e va, all’improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà. Ne abbiamo avute di occasioni perdendole; non rimpiangerle, non rimpiangerle mai. Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore. Nuove possibilità per conoscersi e gli orizzonti perduti non ritornano mai. La stagione dell’amore torner con le paure e le scommesse questa volta quanto durerà. Se penso a come ho speso male il mio tempo che non tornerà, non ritornerà più.
Io vivere vorrei addormentato
Io vivere vorrei addormentato entro il dolce rumore della vita. (Sandro Penna)
Ci sono sere che vorrei guardare Ci sono sere che vorrei guardare da tutte le finestre delle strade per cui passo, essere tutte le rade ombre che vedo o immagino vegliare
nei loro fiochi santuari. Abbiamo, sussurro passando, lo stesso sogno, cancellare fino a domani il sogno opaco, cruento del giorno, li amo
anch’io i vostri muri pallidamente fioriti, i vostri sonnolenti acquari televisivi dove i lampadari nuotano come polpi, non c’è niente
che mi escluda tranne la serratura chiusa che esclude voi dalla paura. (Giovanni Raboni)
Notti selvagge - notti selvagge! Se io fossi con te notti selvagge sarebbero nostra voluttà!
Futili - i venti - per un cuore in porto - niente più bussola - niente più carta!
Remando nell'Eden - Ah! il mare! se in te stanotte potessi ancorare! (Emily Dickinson)
Potessero le mie mani sfogliare Pronunzio il tuo nome nelle notti scure, quando sorgono gli astri per bere dalla luna e dormono le frasche delle macchie occulte. E mi sento vuoto di musica e passione. Orologio pazzo che suona antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome in questa notte scura, e il tuo nome risuona più lontano che mai. Più lontano di tutte le stelle e più dolente della dolce pioggia.
T’amerò come allora qualche volta? Che colpa ha mai questo mio cuore? Se la nebbia svanisce, quale nuova passione mi attende? Sarà tranquilla e pura? Potessero le mie mani sfogliare la luna!! (Federico García Lorca;
Rondini, o voi dove andate? Rondini, o voi dove andate che par che il cielo v'ingoi? O amiche rondini, fate fate ch'io venga con voi.
Rondini, io getterò via tutto ciò che amai, tutto ciò ch'è inutil peso, terrò soltanto l'anima mia.
Rondini, è certo che poi senza l'ombra d'un pensiero sarò leggero leggero come il vento, come voi.
E tu taci, anima mia. Mentre che scema la luce andiamo dove ci conduce questo volo, andiamo via. (Marino Moretti)