Nantas Salvalaggio
(Venezia, 17 settembre 1923 – Roma, 29 maggio 2009)
è stato uno scrittore e giornalista italiano.
Iniziò la sua carriera di giornalista a Roma, per poi passare a "Il Giorno". Intraprese anche l'attività di scrittore: il suo primo romanzo fu nel 1953 Il vestito di carta. È stato corrispondente per Epoca e Corriere della Sera da New York, Parigi e Londra. Realizzò uno scoop con un'intervista esclusiva alla diva Marylin Monroe. Per ottenere la intervista a Marilyn, le inviò un enorme mazzo di rose rosse, acquistate dal miglior fiorista della Fifth Avenue e una semplice presentazione: «da un cronista italiano che desidera incontrarla». Lo scoop dell'intervista provocò un certo chiasso tanto che persino Oriana Fallaci, all’epoca inviata de L'Europeo, telefonò a Salvalaggio, riempiendolo di insulti: avrebbe voluto essere lei la prima a raggiungere l’inavvicinabile Marilyn. Incontrò anche Yul Brynner ed Ezra Pound, e conobbe Primo Carnera .La casa editrice Mondadori gli affidò il progetto di una nuova rivista, Panorama: Salvalaggio ne fu il fondatore, nel 1962, ed il primo direttore, fino al 1965. Diverso dal settimanale che conosciamo oggi, il Panorama di Salvalaggio era un mensile culturale. A partire dagli anni settanta, pur continuando a collaborare con varie testate e emittenti radiotelevisive, la sua attività si concentrò soprattutto sulla narrativa, scrivendo circa una trentina di romanzi, spesso legati ai ricordi della sua infanzia veneziana, ottenendo anche numerosi premi e riconoscimenti: in particolare Rio dei pensieri (Premio Sirmione del Garda, 1980), e Il Campiello sommerso (Premio Campione d’Italia, 1974), considerato il suo capolavoro, tradotto in numerosi Paesi. Rimane famosa la sua aspra critica a Vasco Rossi e alla stessa RAI, accusata di ospitare nel suo programma più seguito (Domenica In) un individuo alcolizzato, cocainomane e sballato. La dura stroncatura accrebbe ancora di più la fama del cantante, che rispose alle critiche con la canzone Vado al massimo, ove il verso "quel tale che scrive sul giornale", è con massima probabilità rivolto proprio al giornalista veneziano.