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De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 21/03/2010 10:00 |
Angelo Silvio Novaro.
Il poeta e prosatore A.S.Novaro nasce a Diano Marina nel 1866.Dal 1929 è accademico d’Italia.Scrive alcune opere narrative che ottengono un buon successo: Manoscritto di una vergine ( 1887 ), Sul mare ( 1889 ), Giovanna Ruta (1891), Sulla soglia della felicità ( 1892), Il libro della Pietà ( 1894 ), La rovina ( 1897 ), L’angelo risvegliato (1901 ). Nel 1905 pubblica la prima raccolta di versi, La casa del Signore. Il suo libro più famoso rimane Il cestello (1910 ), una raccolta di poesie scritte per bambini.Nel 1919 viene pubblicato Il fabbro armo- nioso in cui il poeta piange il figlio Jacopo, morto nella Prima Guerra Mondiale. Seguono i versi di Il cuore nascosto ( 1920 ), Il piccolo Orfeo ( 1929 ), La madre di Gesù (1936), Il tempietto (postumo 1939 ).Nel 1924 vengono pubblicate le novelle de La fisarmonica e, nel 1926, le prose poetiche di Dio è qui.Novaro scri- ve ancora per i ragazzi Garibaldi ricordato ai ragazzi (1910), La bottega dello stregone(1912) e La festa degli alberi spiegata ai ragazzi ( 1912 ). Traduce anche, di Robert Louis Stevenson L’isola del tesoro ( 1933 ) e di Francois Mauriac Vita di Gesù ( 1937 ). Muore a Imperia nel 1938.
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De: solidea |
Enviado: 21/03/2010 10:01 |
Primavera è sulla soglia
Primavera è sulla soglia: verzica l'erba sul prato e si beve il sole grato per la pùnta d'ogni foglia. I monti escono dalla bruma, peschi e mandorli novelli sorgon ricchi di gioielli su la terra nera che fuma. Primavera è sulla soglia: Le fontane tintinnano leggiere, trema il cuore di piacere e di cantare s'invoglia. Canta, o cuore! Canta e suona! E' così bello il creato col suo mistero e il suo fato e la vita è così buona. A.S.Novaro
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Di lui ricordo anche questa...
sempre dedicata alla primavera...
Primavera Angelo Silvio Novaro
Primavera vien danzando vien danzando alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta? Ghirlandette di farfalle, campanelle di vilucchi, quali azzurre, quali gialle; e poi rose, a fasci e a mucchi.
E l'estate vien cantando, vien cantando alla tua porta: Sai tu dirmi che ti porta? Un cestel di bionde pesche vellutate, appena tocche, e ciliegie lustre e fresche, ben divise a mazzi e a ciocche.
Vien l'autunno sospirando, sospirando alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta? Qualche bacca porporina, nidi vuoti, rame spoglie, e tre gocciole di brina, e un pugnel di foglie morte.
E l'inverno vien tremando, vien tremando alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta? Un fastell d'aridi ciocchi, un fringuello irrigidito; e poi neve neve a fiocchi e ghiacciuoli grossi un dito.
La tua mamma vien ridendo, vien ridendo alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta? Il suo vivo e rosso cuore, e lo colloca ai tuoi piedi, con in mezzo ritto un fiore: Ma tu dormi e non lo vedi!
Ciaooooooooo
Orso Tony
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Marzo
Marzo: una lacrimetta che una ventata asciuga, e qualche nuvoletta che il sole mette in fuga.
Minaccia di bufera
e poi, tutto ad un tratto, riso di primavera. Oh! marzo, marzo matto
Angelo Silvio Novaro
Non conoscevo questo autore...
grazie
Ciao
Grazia |
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De: solidea |
Enviado: 08/10/2010 16:25 |
Quando tua madre non sarà più per te che un sacro ricordo,
allora il tuo cuore si riempirà di rimorsi,
perchè ti accorgerai di non averla saputa amare abbastanza.
Affrettati, dunque, a circondarla d'amore e di riconoscenza,
mentre ancora ti puoi specchiare nei suoi limpidi occhi.
non le renderai che in minima parte ciò che lei,
con inesausta tenerezza, ti dona.
Angelo Silvio Novaro.
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