NOI E… L’INFINITO
Un pensiero di Pascal...
"Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità: noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto; quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. [...]
Questa è la nostra vera condizione, la quale ci rende incapaci di sapere con certezza e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili, sballottati da un capo all’altro. Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi, viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo, sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito, ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi"
(B Pascal)
La nostra capacità di visione e comprensione dell’infinita realtà
è di tutta evidenza assolutamente parzialissima.
Nel contempo sentiamo fortsissima l’esigenza di assoluto.
Dunque condivido in pieno il pensiero di Pascal e spesso ne ho parlato…
in post e poesie…
Ma voi che ne pensate? Sentite la nostra limitatezza…
o immaginate di poter comprendere tutto?
Ciao da Orso Tony…
PSICHE E SOGNO
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