Ritengo tutti questi peccati sociali validi e, ahimè,troppo spesso disattesi. Non mi meraviglio che a denunciarli sia stato un uomo come Gandhi capace con la sola non violenza di aprire una breccia nel grande fortino dell’ Impero britannico.

La politica è l’arte del bene comune,mentre molto spesso,e particolarmente in questo periodo,è insozzata da interessi egoistici e personali di partito.

Una caratteristica del nostro tempo è di sacrificare tutto in nome del guadagno. Se prescindiamo dagli scrupoli morali, l’economia sarà sempre venata d’ingiustizia.

Una scienza asettica,disancorata dal rispetto per l’uomo e per la natura,credo sia destinata ad accogliere qualsiasi abiezione.

Chi meglio di me,che sono insegnante,sa come la conoscenza debba essere arricchimento e crescita,non vuoto accumulo nozionistico?

La ricchezza facile,oggi tanto ammirata,ha basi d’argilla ed è priva di scrupoli morali.

Distrarsi,sollevare lo spirito,non può essere vacua ricerca di divertimenti a tutti i costi. Stiamo crescendo una gioventù con pochi valori e poche speranze che si stordisce con gioie effimere se non addirittura con divertimenti degradanti o indotti da sostanze stupefacenti.

Se per sacrificio si intende la libera scelta di donare il proprio tempo a Dio e la propria attenzione ai diseredati,concordo con questa affermazione,anche se,purtroppo,non sono credente.

Sono d’accordo anche che non esistono diritti senza doveri in una società armonica.

Buon venerdì

Lia