Care amiche ed amici, come già accennato, concludiamo la trilogia
con le poesie che ci parlano della NOTTE ...
La notte è quella parte del giorno oscura... ovattata e silenziosa...
dedicata sì al riposo ed alla ricarica delle energie spese durante il giorno...
ma anche quella in cui raggiungono la massima intensità...
i nostri pensieri... ricordi... sogni... desideri... etc...
e per questo spesso amata o detestata...
Eh sì la notte può esser fonte di grandi gioie o di grandi dolori...
a seconda dello stato d'animo o delle situazioni che viviamo.
Tornando alle poesie, di belle sul tema ce ne sono davvero migliaia...,
e la selezione è stata dunque difficilissima...
non volendo ripetermi con quelle molto note
di Pavese, Dickinson, Bronte, Neruda, Lorca... etc.
e volendo selezionare solo cinque per non tediare il lettore virtuale
notoriamente amante di post brevi.
In esse saranno evidenti le opposte emozioni di cui parlavo prima...
Come sempre spero che siate voi ad aggiungerne altre...
sia vostre che di altri autori.
E' NOTTE Giusy Maugeri
E' notte sul mondo sulle anime in pena sui respiri più lenti sui pensieri strappati dal cuore E’ notte e non dormo osservo la luna lei gioca e sorride alle stelle vicine continua a brillare noncurante dell’oggi del domani di ieri… E’ notte sulle incertezze sopite fra bianchi cuscini sulle paure oscurate da palpebre chiuse Ed è ancora notte su incoscienti sorrisi accarezzati dai sogni inconsapevoli ebbrezze regalate da Morfeo amico instancabile compagno di tutta la vita che rinnova promesse d’amore e ridipinge a colori i quotidiani grigiori
IN SEGRETO, DI NOTTE Else Lasker-Schuler
In segreto, di notte Io t'ho prescelto fra tutte le stelle. E sono sveglia - fiore attento, fra il canto basso del fogliame. Le nostre labbra per cercare miele, le nostre notti lucenti sbocciate. Alla luce gloriosa del tuo corpo il mio cuore accende i cieli. Tutti i miei sogni pendono al tuo oro. Io t'ho prescelto fra tutte le stelle
Notte stellata sul Rodano - Van Gogh
NOTTE STELLATA Anne Sexton
La città non esiste se non dove un albero dai capelli neri scivola via, come una donna annegata nel cielo caldo. Tace, la città. Bolle la notte, con dieci e una stella. Oh notte stellata, stellata notte! è così che voglio morire. Si muove. Sono tutti quanti vivi. Quando la luna rompe le catene arancioni che la legano e spruzza bambini dai suoi occhi, come un dio, il vecchio serpente, senza esser visto divora le stelle. Oh stellata notte, notte stellata! è così che voglio morire: in questa strisciante bestia notturna, risucchiata tutta dentro nel grande drago, separata dalla mia vita senza una bandiera, senza pancia né grido.
UN SOLO SORRISO Paul Eluard
Un Solo Sorriso contendeva Ogni Stella nella Notte nascente Un Solo Sorriso per Noi... E' l' azzurro nei Tuoi occhi estatici contro la massa della Notte Nei miei occhi trovava la sua fiamma. Perche' volevo sapere ho veduto...
AL CHIAR DI LUNA R. Tagore
Calma, calma questo cuore agitato, tu, notte tranquilla di luna piena. Troppe gravi preoccupazioni, più e più volte gravano sul mio cuore. Versa tenere lacrime Sopra brucianti pene. Con i tuoi raggi argentati, portatori di sogno e di magia, morbidi come petali di loto, o notte, vieni, accarezza tutto il mio essere e fammi dimenticare tutte le mie pene.
nel buio il cane sente la presenza ne avverte il respiro annusa il suo sudore. Sente l'affanno della paura. Nel nulla d'una vita sospesa nella notte gelosa che trattiene e conserva ogni rumore vive la solitudine.
Si ritrovano le angosce si rafforzano le speranze si cercano illusioni si discorre con il Tempo. Nel silenzio assoluto della notte nel sudario del sonno come cospiratori si rivive all'infinito.
Alla sera Forse perche' della fatal quiete tu sei l'immago, a me si cara vieni, o Sera! E quando ti corteggian liete le nubi estive e i zeffiri sereni, e quando dal nevoso aere inquiete tenebre e lunghe all'universo meni, sempre scendi invocata, e le secrete vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge questo reo tempo, e van con lui le torme delle cure onde meco egli si strugge; e mentre guardo la tua pace, dorme quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
(Ugo Foscolo)
Una brezza leggera increspa il mare notturno,
pare una tela dipinta con mano leggera,
dai bianchi riflessi di una calante luna.
Il mio sguardo si perde,
la dolcezza dei ricordi pervade l'animo
e mi culla lentamente sino al dolce oblio del sonno...
Quale canto s'è levato stanotte che intesse di cristallina eco del cuore le stelle
Quale festa sorgiva di cuore a nozze
Sono stato uno stagno di buio
Ora mordo come un bambino la mammella lo spazio
Ora sono ubriaco d'universo
Giuseppe Ungaretti
Nella notte profonda si consumano le stelle. Un dolore m'innonda: un amor di cose belle.
Sandro Penna
E' notte mio silenzio
E' notte mio silenzio in pace finalmente con me stesso tu mi trovi
E' notte mio silenzio la mente non ha più peso né rovi.
Carlo Bramanti
In attesa della notte
In attesa della notte in un'aria densa che non lascia margine al respiro una coltre che non conosce silenzio ma solo brusii incessanti. Voci, frammenti di parole, sospiri scoppi di pianto, e singhiozzi che non sollecitano azioni, risate come scoppi d'ira, secche, nervose, voci imploranti che ripetono "non capisco" con monotona voce rotta. La notte trascorre tra frinire di grilli e sofferenze celate tra pieghe d'ombra
Felice Pagnani
UNA NOTTE SUL FIUME
Mentre il fiume cullava i miei sogni nella notte silente e assopita, tu distesa mi guardavi rapita, fremente stringendo i tuoi pugni.
Sospiri sommessi e confusi, incoronaron la nostra passione, tu eri la mia sola ragione di quei baci offerti e profusi.
Carezzavo i tuoi capelli corvini, tu nel buio vestita di nulla, mi accoglievi nella magica culla, io baciavo tuoi seni divini.
La tua mano alla mia si stringeva, poi placata fu l'ondata di ardore, ma nel petto scoppiava il mio cuore, mentre il fiume i miei sogni cullava.
Domenico Bertuccelli
Notte d'inverno
Il Tempo chiamò dalla torre lontana... Che strepito! E` un treno là, se non è il fiume che corre. O notte! Né prima io l'udiva, lo strepito rapido, il pieno fragore di treno che arriva; sì, quando la voce straniera, di bronzo, me chiese; sì, quando mi venne a trovare ov'io era, squillando squillando nell'oscurità. Il treno s'appressa... Già sento la querula tromba che geme, là, se non è l'urlo del vento. E il vento rintrona rimbomba, rimbomba rintrona, ed insieme risuona una querula tromba. E un'altra, ed un'altra. - Non essa m'annunzia che giunge? - io domando. - Quest'altra! - Ed il treno s'appressa tremando tremando nell'oscurità. Sei tu che ritorni. Tra poco ritorni, tu, piccola dama, sul mostro dagli occhi di fuoco. Hai freddo? paura? C'è un tetto, c'è un cuore, c'è il cuore che t'ama qui! Riameremo. T'aspetto. Già il treno rallenta, trabalza, sta... Mia giovinezza, t'attendo! Già l'ultimo squillo s'inalza gemendo gemendo nell'oscurità... E il Tempo lassù dalla torre mi grida ch'è giorno. Risento la tromba e la romba che corre. Il giorno è coperto di brume. Quel flebile suono è del vento, quel labile tuono è del fiume. E` il fiume ed è il vento, so bene, che vengono vengono, intendo, così come all'anima viene, piangendo piangendo, ciò che se ne va.
Giovanni Pascoli
NOTTE D'AUTUNNO
Pesante d'olezzi, sul folto dei parco la Notte s'adagia . Le stelle, tacendo. rimiran la pallida luna: barchetta d'argento, che sogna l'approdo per entro le chiome dei tigli. Richioccola lungi una fiaba la garrula fonte, sommessa. Un tonfo leggero di pomi su l'erba che immobile sta.
Dal poggio vicino, la brezza notturna sospira, recando sovr'ali d'azzurra falena, traverso le querce, un greve sentore di fervidi mosti recenti.