Nato in Uruguay da Giuseppe Garibaldi e Anita Garibaldi, trascorse l'infanzia tra Nizza, Caprera e l'Inghilterra. Quarto figlio dell'"eroe dei due mondi", venne cosi chiamato in ricordo di Nicola Ricciotti, fucilato dai borbonici nel corso della spedizione dei Fratelli Bandiera. Sposò l'inglese Costanza Hopcraft con la quale tentò disastrose imprese commerciali in America e in Australia. Deputato dal 1887 al 1890. Dopo l'unità d'Italia Ricciotti Garibaldi (secondo quanto riferito di recente da Anita Garibaldi, pronipote dell'eroe dei due mondi Giuseppe, nonché nipote diretta proprio di Ricciotti), disilluso per come era stata costruita la nuova Italia e deluso per il comportamento dei Savoia, sarebbe sceso al Sud a combattere accanto ai briganti; più esattamente si recò a Castagna, in provincia di Catanzaro, ad appoggiare un gruppo di briganti capeggiati dal garibaldino Raffaele Piccoli. Nel 1866 si batté nella Battaglia di Bezzecca, nel 1867 a Mentana e nel 1870 nei Vosgi, dove occupò Chatillon e comandò la 4ª brigata di volontari garibaldini che conquistò a Pouilly la bandiera del 61º reggimento tedesco Pomerania, l'unica bandiera prussiana persa durante la guerra, terminata con la sconfitta francese. Nel 1897 a Domokos, dove i garibaldini si sacrificarono lasciando sul campo, tra gli altri, il deputato repubblicano Antonio Fratti, per coprire la ritirata all'esercito greco, e nel 1912 a Drisko, al comando di un corpo di camicie rosse, combatté in difesa della Grecia contro l'Impero Ottomano. Ormai alle soglie dei settant'anni e in precarie condizioni di salute, non poté partecipare alla Prima guerra mondiale.