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IL TEMA POETICO DELLA DOMENICA: POESIE A TEMA .·:*IL CARNEVALE*:·.
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Respuesta  Mensaje 1 de 4 en el tema 
De: Butterfy  (Mensaje original) Enviado: 04/03/2011 23:15
 
 
 
                                                                                                                                                       
 

Nelle piazze in ogni via

c'è un'allegra compagnia

che vestita in modo strano

canta balla e fa baccano.

Mascherine mascherine

siete buffe ma carine.

Con i vostri nasi rossi

fatti male storti e grossi

coi costumi che indossate

con gli scherzi che vi fate

voi portate l'allegria

in qualunque compagnia.

(V.eA.M.Franci)

 
 
 

Se comandasse Arlecchino

sai il cielo come lo vuole?

A toppe di cento colori

cucite con un raggio di sole.

Se Gianduia diventasse

ministro dello stato

farebbe le case di zucchero

con le porte di cioccolato.

Se comandasse Pulcinella

la legge sarebbe questa:

a chi ha brutti pensieri

sia data una nuova testa.

(G. Rodari)

 
 
   
 
 
 


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Respuesta  Mensaje 2 de 4 en el tema 
De: Tony Kospan Enviado: 05/03/2011 13:15
Eh eh Butterfly... son ben contento d'aver tu avuto la stessa mia idea...
Ciaooooooooooooooo
 
 

 
 
 
LE ALLEGRE POESIE DEL CARNEVALE
E… NON SOLO
a cura di Tony Kospan
 
 
 

 
 
Cari amici ci troviamo in questo 2011 in una originale
combinazione di... feste...
L'8 marzo infatti è la Festa della Donna
e contemporaneamente l'ultimo giorno di Carnevale.
 
Interrompiamo pertanto il percorso dell'amore in poesia
per dedicar il tema di questa domenica alle poesie
divertenti... sorprendenti... carnevalesche...
 
 
 
 
 
 Martedì poi apriremo un tema straordinario
tutto dedicato alla Donna.
 
Dunque ora abbandoniamoci al Carnevale...
che a parer mio trova una delle sue più belle definizioni
in questa riflessione di Goethe che, pur riferita a Roma,
ha, a parer mio, valenza universale.
 
"Il carnevale di Roma non è una festa che si offre al popolo
bensì una festa che il popolo offre a se stesso".
 
 
 
 
 
Ogni nazione... ogni città... ogni quartiere...
ha sue peculiari modi di rapportarsi a questa festa
che negli anni del dopoguerra s'era ristretta
per lo più a festa per ragazzi... mentre oggi...
è tornata al suo antico splendore...
 
Qui in questa nostra Piazzetta Virtuale
intitolata al
FANTASTICO MONDO DELLA POESIA
la festa non potrà che essere in poesia
(con accompagnamento di musiche)
 
 
 
 
Le poesie da me prescelte per quest'anno
e con le quali auguro a tutti un divertentissimo carnevale
sono di vario genere.
 
La prima è una "doverosa" allegra filastrocca... popolare...
la seconda è invece una filastrocca... "firmata"... Gabriele D'annunzio
 la terza ci fa scoprire la divertente vena poetica del mitico Aldo Fabrizi
e le ultime 2 sono poesie originalissime di 2 poetesse
Patrizia Cavalli e Vivian Lamarque
 
Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che, sul tema...,
amate voi...
 
 
 
Notas/Notes
 
 
CARNEVALE!
Filastrocca
 

Che fracasso!
Che sconquasso!
Che schiamazzo,
mondo pazzo!
E’ arrivato Carnevale
buffo e pazzo,
con le belle mascherine,
che con fischi, frizzi e lazzi,
con schiamazzi,
con sollazzi,
con svolazzi di sottane
e di vecchie palandrane,
fanno tutti divertir.
 
Viva, viva Carnevale,
che fischiando,
saltellando,
tintinnando,
viene innanzi e non fa male;
con i sacchi pieni zeppi
di coriandoli e confetti,
di burlette e di sberleffi,
di dispetti,di vestiti a fogge strane,
di lucenti durlindane,
di suonate, di ballate,
di graziose cavatine,
di trovate birichine.
 
Notas/Notes
 
 
CARNEVALE VECCHIO E PAZZO
Gabriele D'Annunzio
 

Carnevale vecchio e pazzo
s'è venduto il materasso
per comprare pane, vino,
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all'improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.
 
Notas/Notes
 
 
MAGNA' E DORMI'
Aldo Fabrizi
 
So' du' vizietti, me diceva nonno,
che mai nessuno te li pò leva',
perché so' necessari pe' campa'
sin dar momento che venimo ar monno.
 
Er primo vizio provoca er seconno:
er sonno mette fame e fa magna',
doppo magnato t'aripija sonno
poi t'arzi, magni e torni a riposa'.
 
Insomma, la magnata e la dormita,
massimamente in una certa età,
so' l'uniche du' gioje de la vita.
 
La sola differenza è questa qui:
che pure si ciài sonno pòi magna',
ma si ciài fame mica pòi dormì.
 
Notas/Notes
 
 
AH SMETTI SEDIA...
Patrizia Cavalli
 
Ah smetti sedia di esser cosi sedia!
E voi, libri, non siate così libri!
Come le metti stanno, le giacche abbandonate.
Troppa materia, troppa identità.
Tutti padroni della propria forma.
Sono. Sono quel che sono, Solitari.
E io li vedo a uno a uno separati
e ferma anch'io faccio da piazzetta
a questi oggetti fermi, soli, raggelati.
Ci vuole molta ariosa tenerezza,
una fretta pietosa che muova e che confonda
queste forme padrone sempre uguali, perché
non è vero che si torna, non si ritorna
al ventre, si parte solamente,
si diventa singolari.
 
Notas/Notes
 
 
POESIA ILLEGITTIMA
Vivian Lamarque
 
Quella sera che ho fatto l'amore
mentale con te
non sono stata prudente
dopo un po' mi si è gonfiata la mente
sappi che due notti fa
con dolorose doglie
mi è nata una poesia illegittimamente
porterà solo il mio nome
ma ha la tua aria straniera
ti somiglia
mentre non sospetti niente di niente
sappi che ti è nata una figlia.
 
 
 
 
 
 
 
 
a voi tutti...
da Orso Tony
 
 
 
 
 
POESIE?
UN MODO DIVERSO  DI VIVERLE???
 

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Respuesta  Mensaje 3 de 4 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 05/03/2011 15:38
 
 

Il carnevale e' un momento di gioia per i bambini che felici corrono  e saltano festanti,
ravviati nei loro vestiti che rappresentano
i loro personaggi piu' cari....
Il carnevale e' una farandola di maschere
colorate che rendono tutti felici, ma che
chiedono aiuto alla musica, che le fa ballare
per le strade e per le piazze.
E' un momento di spensieratezza in cui
si vuole allontanare tutti i problemi e vivere
per un attimo come se fosse la vita un grande
Luna Park.....
E' la festa che risveglia il bambino che e' dentro di noi..... e le maschere incarnano il principio della vita stessa....

 

Ogni spirito profondo ha bisogno di una maschera:
 e più ancora, intorno a ogni spirito profondo cresce
 continuamente una maschera, grazie alla costantemente falsa,
cioè superficiale interpretazione di ogni parola,
di ogni passo, di ogni segno di vita che egli dà.
Friedrich Nietzsche

 

PAUL VERLAINE - Pantomima

  Pierrot che non ha niente d'un Clitandro
si vuota un fiasco senza più attendere
e, pratico, prende a morsi un pasticcio.
Cassandro, in fondo al viale,
versa una lacrima misconosciuta
per il nipote diseredato.
Quel ribaldo di Arlecchino combina
il rapimento di Colombina
e si fa quattro piroette.
Colombina sogna, sorpresa
di sentire un cuore nella brezza
e di udire delle voci nel suo cuore.

 

GIORGIO CAPRONI

Il mare brucia le maschere
Il mare brucia le maschere,
le incendia il fuoco del sale.
Uomini pieni di maschere
avvampano sul litorale.
Tu sola potrai resistere
nel rogo del Carnevale.
Tu sola che senza maschere
nascondi l’arte d’esistere
cesare pavese e allora noi vili
concessione Giorgio caproni
Buttate pure via
ogni opera in versi o in prosa.
Nessuno è mai riuscito a dire
cos’è, nella sua essenza, una rosa.

 

LANGSTON HUGHES - *Sono un nero Pierrot

Sono un nero Pierrot:
lei non mi amava,
così io mi tuffai dentro la notte,
e la notte era nera, anche la notte.
Sono un nero Pierrot:
lei non mi amava,
così io piansi fin quando fu l'alba
e insanguinò le colline ad oriente
e il cuore, anche il mio cuore sanguinava.
Sono un nero Pierrot:
lei non mi amava,
così con l'anima un tempo a colori
come un pallone sgonfiato grinzosa,
me ne andai via nella mattina in cerca
d'un altro amore bruno.

 

ALEKSANDR BLOK Tu mi vestirai d'argento

Tu mi vestirai d'argento,
e alla mia morte la luna spunterà - Pierrot celeste,
sorgerà il rosso pagliaccio ai quattro venti.
La morta luna è senza scampo muta,
non ha svelato nulla a nessuno.
Chiederà soltanto alla mia amica
a che scopo un tempo io l'abbia amata.
In questo sogno furioso a occhi aperti
mi capovolgerò col viso morto.
E il pagliaccio spaventerà la civetta,
tinnendo di sonagli sotto il monte...
Lo so: vecchio è il suo aspetto grinzoso
e impudico nella nudezza terrena.
Ma si leva l'ebrietà funesta
verso i cieli, l'altura, la purezza.

 

GIANNI RODARI - Viva i coriandoli di Carnevale

  Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell'allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l'assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale. 
 

MARIO LODI - Le stelle filanti

  Le stelle filanti
Perché si chiamano stelle filanti?
Non sono mica stelline del cielo?
Ma sono strisce a colori sgargianti,
fatte di carta che pare di velo.
Sembran piuttosto festoni gettati
da casa a casa, da pianta a pianta;
collane, dondoli colorati,
dove il vento ci balla e ci canta.
Poi, le notti di luna piena
un raggio d'oro ci fa l'altalena.

 

DIEGO VALERI - Girotondo del fannullone

  Il lunedì, ch'è il di dopo la festa,
o Dio, che ho mal di testa,
non posso lavorar!
Il martedì mi siedo sulla soglia
ad aspettar la voglia
che avrò di lavorar.
Il mercoledì preparo i miei strumenti,
ma, ahimé, c'è il mal di denti,
non posso lavorar.
Il giovedì, che fa cosi bel tempo,
davvero non mi sento
di andare a lavorar.
Il venerdì, ch'è il di della passione,
mi metto in devozione,
non posso lavorar.
Sabato si ch'è proprio il giorno buono;
ma per un giorno solo
che vale lavorar?


BUON DIVERTIMENTO
Annamaria

 


Respuesta  Mensaje 4 de 4 en el tema 
De: primula46 Enviado: 06/03/2011 01:35





Il carnevale in poesia e non solo





Viva i coriandoli di Carnevale

Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell'allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l'assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.

Gianni Rodari




Carnevale

La stagion del Carnovale
tutto il Mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carnevale fa rallegrar.

Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.

Qua la moglie e là il marito,
ognuno va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.

Carlo Goldoni






La Maschera

Vent’anni fa m’ammascherai pur’io!
E ancora tengo er grugno de cartone
che servì p’annisconne quello mio.
Sta da vent’anni sopra un credenzone
quela Maschera buffa, ch’è restata
sempre co’ la medesima espressione,
sempre co’ la medesima risata.
Una vorta je chiesi: E come fai
a conservà lo stesso bon umore
puro ne li momenti der dolore,
puro quanno me trovo fra li guai?
Felice te, che nun te cambi mai!
Felice te, che vivi senza core! -
La Maschera rispose: E tu che piagni
che ce guadagni? Gnente! Ce guadagni
che la gente dirà: Povero diavolo,
te compatisco… me dispiace assai…
Ma, in fonno, credi, nun j’importa un cavolo!
Fa’ invece come me, ch’ho sempre riso:
e se te pija la malinconia
coprete er viso co’ la faccia mia
così la gente nun se scoccerà… -
D’allora in poi nascónno li dolori
de dietro a un’allegia de cartapista
e passo per un celebre egoista
che se ne frega de l’umanità!


Trilussa



LA FATA SCOPRE IL CARNEVALE


Avevo cercato "Carnevale"
ovunque apparvero storie...
pagine, immagini,
senza misteri.
Poi, desiderando una donna,
poi desiderando l’Universo,
un sogno m’illuminò
come di vita Pinocchio:
una fata meravigliosa,
circondata di Nord,
uscita da una tela d’arte,
prese a guardarmi...
e io vidi riflesso nell’ignota autrice
mitologici colori
di scale, di porte,
di feste inimmaginabili:
il segno di un cuore palpitante,
negli abissi dell’Oceano,
come dentro una betulla.


Renato Toffoli



Arlecchino


Con un saltello ed un inchino
eccomi a voi sono Arlecchino.
Son tra le maschere di Carnevale
la più festosa, la più geniale.
Il mio vestito? Fu una sorpresa,
lo cucì la mamma con poca spesa
perchè potessi ben figurare
al gran ballo di Carnevale.
So far scherzetti, son biricchino,
rido alla vita come un bambino.
Saluto tutti anche a distanza
con un leggero passo di danza.

L. Maraldi



Le maschere di Carnevale


Arlecchino ti presento
tutte toppe ma contento.
e Brighella suo compare,
cosa pensa di brigare?
Scaramuccia faccia buffa
sempre pronto a far baruffa.
E Tartaglia che non sbaglia,
quando canta non tartaglia.
Meneghino che, pian piano,
va a passeggio per Milano
e Pierrot vediamo qui
che è venuto da Paris.
Vuoi sapere chi è costui?
Peppe Nappa, proprio lui
Pulcinella saggio e arguto
che da Napoli è venuto.
E Gianduia piemontese
che di tutti è il più cortese.
Da Bologna ecco che avanza
Balanzon dalla gran panza.
Tutti insieme fan colazione
e chi paga è Pantalone!

Attilio Cassinelli -



Buon carnevale

Grazia





 
 

 



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