Si avvicinò al canto studiando al Conservatorio di Firenze dal 1915 fino alla fine della Prima guerra mondiale. Leopoldo Mugnone la scoprì durante un concerto per studenti all'accademia e la convinse a debuttare come Aida. Chi dice al London's Covent Garden nel luglio del 1919, e chi a Reggio Emilia, sempre nello stesso anno. Si esibì dieci volte nella Norma a Reggio Emilia alla fine di settembre 1919, e fu immediatamente scritturata per ripetere l'opera a Catania, un grande onore per una giovane cantante sconosciuta. Nel febbraio del 1920 si esibì nell'opera Lucrezia Borgia di Gaetano Donizetti e debuttò nell'opera La Gioconda di Amilcare Ponchielli. Genova le offrì una lunga stagione e fu un successo così grande che le fu chiesto di rimanere per esibirsi ne La Gioconda e in un'altra nuova opera, Mosè, insieme a Nazzareno De Angelis. Nel 1920 si esibì anche a Pisa nella Norma. Divenne in questo periodo uno tra i soprani più ricercati d'Italia. Nel 1921, fece la sua comparsa a Palermo e poi si esibì a Lisbona, dove al San Carlo ripeté il ruolo che aveva interpretato nella Gioconda. Oporto la vide esibirsi nell'opera di Amilcare Ponchielli. Negli anni a cavallo tra il 1922 e il 1924 cantò nella Norma al Teatro Lirico di Milano, e anche in molte altre città. Negli anni 1925-1926 cantò la Norma nei teatri di tutta Italia. Il 1927 fu a Brescia e a Genova e all'Arena di Verona . A Pisa, fu Elvira in Ernani per la prima volta. A Genova, nei primi mesi del 1928 cantò ne Il pirata di Bellini. A Firenze nell'inverno del 1929, a Palermo nella Tosca. Debuttò al Teatro alla Scala di Milano con La Vestale. Ebbe un grande successo, ma ci fu qualche commento poco felice sul suo aspetto fisico. Nel 1930 fu a Livorno e poi a Lecce a Trieste interpretò l' Aida e "Il Trovatore". Cantò la Norma a Pola, nel 1931, a Roma e Torino. Nel 1932 cantò al Teatro Adriano di Roma. Nel 1933 si esibì a Fiume. Nel 1934 iniziò un tour di due mesi in tutta Italia. Nel 1935 debuttò a Montecarlo con la Norma. In 1937, si esibì a Santiago del Cile (Cile) con "La forza del Destino", "Aida" e "La Gioconda" e ritornò successivamente in Sudamerica nel 1938, a Rio de Janeiro con la "Gioconda" e il Mefistofele. Iniziò quindi il declino della sua carriera; apparve sporadicamente solo nella sua città, Pisa. Si esibì almeno una volta all'anno a Pisa fino al 1950, così come in altre città della Toscana e della Liguria. In questa fase della sua vita Vera Amerighi Rutili si dedicò all'insegnamento del canto e divenne una tra le insegnanti più importanti del dopoguerra, aprendo una scuola nella sua città, a Pisa. Il numero totale di esibizioni di Vera Amerighi Rutili nella Norma non è conosciuto, ma sicuramente sopra centocinquanta, mentre Maria Callas arrivò a ottantotto. Morì a Pisa il 13 maggio 1952, in seguito ad arresto cardiaco.