LE STELLE IN POESIA... IN MUSICA E... NON SOLO (2011)
a cura di Tony Kospan
Care amiche ed amici, amanti come me della poesia, dopo aver affrontato il tema del sole e della luna... concludiamo questo mini ciclo... "astrale" con le luccicanti amiche delle nostre notti...
Le stelle da sempre illuminano i cieli ed i cuori dei poeti, dei naviganti, degli innamorati, dei sognatori.
Esse, in senso reale e figurato, ci donano pensieri di luce, di sogno e d'amore.
A forza di guardare il cielo e di respirare a pieni polmoni l’aria fresca della notte, mi sembrava di riempirmi di stelle. Tiziano Terzani
Non si può negare l'enorme infuenza
che hanno da sempre avuto le stelle nell'ispirazione dei poeti da Omero a Dante
da Leopardi a James Joyce etc.. ma tuttavia le poesie esclusivamente
ad esse dedicate non sono poi tantissime...
Le poesie di quest'anno sono tutte di autori molto noti
Comunque torneremo tra breve a parlar di loro in occasione delle stelle cadenti della notte di San Lorenzo.
APPUNTAMENTO TRA LE STELLE Tony Kospan
Sì… l’appuntamento voglio darti… non per domani ma per un domani senza tempo… or che persi siamo nei meandri dei quotidiani affanni…
Segnati l’indirizzo terza stella a destra… della galassia dell’Amore… prosegui poi verso il pianetino del Sogno… e lì entra nella calda nuvola Rosa… dove quali segnali troverai musiche amate ed artistiche forme…
Ti prego… non perderlo… con lettere incidilo d’eterno fuoco… nel punto più nascosto del tuo cuore…
Lì sarò presente immagine senza immagine… corpo senza corpo ma qual luce d’amore… fioca e quasi spenta… che al tuo arrivo brillerà…
Dal nostro incontro… dal nostro abbraccio ed infin dal nostro bacio una scintilla scoccherà… ed una nuova stella nascerà…
Non mancare…
LE PRIME STELLE Rainer Maria Rilke
Ardono i vetri su la casa muta. Tutto il giardino è un olezzar di rose Alta distende su l'etere fermo, tra i larghi abissi delle nubi bianche, l'ali, la Sera. Una squilla si versa su le aiuole, limpida voce di celesti mondi. Furtiva, su le pallide betulle colme di sussurrìi, veggo la Notte che accende lenta nello scialbo azzurro le prime stelle.
PORTARE LA NOSTRA PARTE DI NOTTE Emily Dickinson
Portare la nostra parte di notte, la nostra parte di mattino. Di immensa gioia riempire il nostro spazio, il nostro spazio riempire di disprezzo. Qui una stella, là un'altra stella. Qualcuno smarrisce la via! Qui una nebbia, là un'altra nebbia. Poi, il giorno!
NOTTE STELLATA Anne Sexton
La città non esiste se non dove un albero dai capelli neri scivola via, come una donna annegata nel cielo caldo. Tace, la città. Bolle la notte, con dieci e una stella. Oh notte stellata, stellata notte! è così che voglio morire. Si muove. Sono tutti quanti vivi. Quando la luna rompe le catene arancioni che la legano e spruzza bambini dai suoi occhi, come un dio, il vecchio serpente, senza esser visto divora le stelle. Oh stellata notte, notte stellata! è così che voglio morire: in questa strisciante bestia notturna, risucchiata tutta dentro nel grande drago, separata dalla mia vita senza una bandiera, senza pancia né grido.
COSI' PERCORRONO LE STELLE Hermann Hesse
Così percorrono le stelle la loro orbita inalterabili ed incomprese. Noi ci contorciamo in mille vincoli. Tu procedi di splendore in splendore. La tua vita è un'unica luce. Io dalle mie oscurità devo tendere le mie desiderose braccia verso di te. Tu mi sorridi e non mi comprendi.
sempre splendidi i tuoi post... o meglio i tuoi quadri caro Tony... e quella tua poesia talmente bella che mi ha preso l'anima al punto che pur non essendo molto brava ti chiesi di farne un video... ho messo dentro i tuoi versi... la musica che sentivo e per immagini i gioielli del cielo!
Parlare di stelle non posso fare a meno di ricordare il celebre romanzo di Cronin "... e le stelle stanno a guardare" la storia racconta la dura vita dei minatori gallesi nei primi decenni del ’900. Classico insieme di personaggi, sentimenti e fatti che hanno appassionato milioni e milioni di lettori: la famiglia dei minatori contrapposta e intrecciata con quella dei padroni della miniera, i minatori intrappolati nel crollo di una galleria, ascese e cadute su due fronti...... E quello che mi impressione e' il fatto che ancora oggi "...........le stelle stanno a guardare" mute da lassu', gli usi, abusi e soprusi che ancora, nella cosidetta civilta' civile, si assiste imperturbabili........
Nella Notte Notte dorata sazia di stelle mi premi col tuo raggio lunare nell'inguine dell'anima, al fremito di non so quale sussurro segreto. Notte liberale di voci fraterne scesa dagli alberi in sinfonia a cantare lieta la mia solitudine tranquilla. Notte pietosa di gesti del cielo tra stella e stella nel fuggevole incontro di messaggi silenziosi che io non afferro con sguardo stupito. Cammino alla cieca con una lampada in mano alla ricerca d'un sogno, il mio respiro sereno fugge con la mia preghiera, uguale a quello d'una fanciulla che si perdeva in una grotta a Massabielle sulla collina lungo il torrente. Pietro Zovatto
Io ti chiesi Io ti chiesi perché i tuoi occhi si soffermano nei miei come una casta stella del cielo in un oscuro flutto.
Mi hai guardato a lungo come si saggia un bimbo con lo sguardo, mi hai detto poi, con gentilezza: ti voglio bene, perché sei tanto triste Hermann Hesse
Posso scrivere i versi più tristi stanotte Posso scrivere i versi più tristi stanotte Scrivere, per esempio, "la notte è stellata E tremano, azzurri, gli astri in lontananza" E il vento della notte gira nel cielo e canta Posso scrivere i versi più tristi stanotte Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito. Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo Come non amare i suoi grandi occhi fissi? Posso scrivere i versi più tristi stanotte Pensare che non l'ho più Sentire che l'ho persa Sentire la notte immensa ancora più immensa senza lei. E il verso cade sull'anima come la rugiada sul prato Che importa che il mio amore non abbia saputo fermarla. La notte è stellata e lei non è con me. Questo è tutto Lontano qualcuno canta Lontano La mia anima non si rassegna di averla persa. Come per avvicinarla, il mio sguardo cerca Il mio cuore la cerca E lei non è con me. La stessa notte che sbianca gli stessi alberi. Noi, quelli di allora, più non siamo gli stessi. Io non l'amo più, è vero Ma quanto l'ho amata. La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie. Di un altro,sarà di un altro, come prima dei miei baci La sua voce, il suo corpo chiaro I suoi occhi infiniti. Ormai non l'amo più, è vero Ma forse l'amo ancora. È così breve l'amore e così lungo l'oblio E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia La mia anima non si rassegna di averla persa Benché questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa E questi gli ultimi versi che io le scrivo Pablo Neruda
Nell'aria della sera Nell'aria della sera umida e molle Era l'acuto odor de' campi arati E noi salimmo insieme su questo colle Mentre il grillo stridea laggiu' nei prati.
L'occhio tuo di colomba era levato. Quasi muta preghiera al ciel stellato;
Ed io che intesi quel che non dicevi M'innamorai di te perche' tacevi. (Olindo Guerrini)
La stella del mattino La stella del mattino e della sera sorge per prima ed ultima tramonta la più bella di tutte e la più viva, ma annuncia con il suo nascere la notte, annuncia il giorno, ma con il suo morire. Sorga alla sera e tramonti nell'alba, la stella in ciel più bella è la più vera significando ai terrestri una sorte al di là della vita oltre la morte, la stella della sera e del mattino. (Riccardo Bacchelli)
Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Gabriel Garcia Marquez
Stelle di Carlo Bramanti
Ho avuto in dono una porzione di cielo , ci ho messo dentro i pensieri più neri e ora aspetterò che diventino stelle.
STELLE VESPERTINE di Leonardo Sinisgalli
O eternamente avverse e a me sempre dilette stelle vespertine, vivide luci su opposti poli! Vi guardo dall'alto della vigna nel quieto firmamento splendere sopra le case del mio borgo stelle nemiche, stelle in opposizione. Mi calma il vostro scintillio, stelle della promessa e dell'addio.
Ho pena delle stelle di Fernando Pessoa
Ho pena delle stelle che brillano da tanto tempo, da tanto tempo... Ho pena delle stelle.
Non ci sarà una stanchezza delle cose, di tutte le cose, come delle gambe o di un braccio?
Una stanchezza di esistere, di essere, solo di essere, l'essere triste lume o un sorriso...
Non ci sarà dunque, per le cose che sono, non la morte, bensì un'altra specie di fine, o una grande ragione: qualcosa così, come un perdono?
Alle stelle di Andreas Gryphius
Luci che mai son pago di mirare come diamanti eternamente ardenti. Voi, fiaccole lucenti, che la notte e tenebrose nubi attraversate; voi che i parchi del cielo, come fiori adornate. Voi, testimoni d'Iddio il dì della creazione, che solo Dio conosce e commisura, che soltanto il Suo verbo chiamò col giusto nome (noi, ciechi mortali, che cimentarci osiamo!) Custodi del piacere, oh quante dolci notti ho trascorso, vegliando, a contemplarvi. Sentinelle del tempo, quando succederà che libero d'affanni e mai di voi dimentico, sotto di me io vi scruti, voi che col vostro lume mi avete acceso l'anima e la mente?
Sospeso di Carlo Bramanti
Ci sono stelle in mezzo al mare e lune piccole piccole (che nemmeno sanno nuotare) e vecchia gente che s'affolla come bambini (a far confusione) dietro un'onda fresca più del mio ghiacciolo al limone e una bambina sola che vola su un castello di sabbia mentre il mondo mi scivola addosso e non posso afferrare l'attimo vivere o morire varcare nessuna soglia che sia di verde emozione .
LA NOTTE BELLA di Giuseppe Ungaretti
Quale canto s'è levato stanotte che intesse di cristallina eco del cuore le stelle
Quale festa sorgiva di cuore a nozze
Sono stato uno stagno di buio
Ora mordo come un bambino la mammella lo spazio
Ora sono ubriaco d'universo
NOTTURNO di James Joyce
Smunte nella tenèbra entro a sudari, pallide stelle le loro torce agitano. Fatue luci dai più remoti cieli schiaran fioche, archi su archi svettanti, la navata della notte nera di peccato.
Serafini, le osti perdute si svegliano a servire sino a che in illune tenèbra ognuna ricade, smorta, levato che abbia e agitato il suo turibolo.
E a lungo e alto, per la notturna navata che si estolle bàttito di stelle rintocca, mentre squallido incenso gonfia, nube su nube, ai vuoti spazi dall'adorante deserto d'anime.
Vi auguro una felice domenica tra...polvere di stelle e rose Grazia