De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 27/06/2011 06:51 |
Anna Moffo (Wayne, 27 giugno 1932 – New York, 9 marzo 2006) è stata un soprano e attrice statunitense di origine italiana.
Nata da genitori italiani, nel 1955 vinse una borsa di studio Fulbright e poté recarsi a studiare al Conservatorio Santa Cecilia a Roma; in quello stesso anno debuttò nel ruolo di Norina nel Don Pasquale a Spoleto. L'anno seguente cantò nel ruolo di Cio-Cio-San in una versione televisiva della Madama Butterfly, prodotta per la RAI da Mario Lanfranchi, che divenne suo marito nel 1957. Nello stesso anno debuttò alla Scala, al Festival di Salisburgo e all'Opera di Stato di Vienna. Sempre per la televisione interpretò Lucia di Lammermoor. Continuò a esibirsi a Vienna fino agli anni settanta, interpretando Gilda nel Rigoletto , Manon nell'opera di Massenet, Marguerite nel Faust di Charles Gounod, Micaela nella Carmen di Georges Bizet, Mimi ne La bohème , Violetta ne La traviata. Particolare successo ebbe la sua interpretazione di Amina ne La sonnambula di Vincenzo Bellini. Esordì al Metropolitan Opera di New York nel 1959 nel ruolo di Violetta, e vi ritornò nella stagione 1960-1961 per interpretare Gilda nel Rigoletto, Adina ne L'elisir d'amore di Donizetti e Liù nella Turandot. Grazie anche all'avvenenza, ottenne diverse scritture cinematografiche, non solo in film-opera, ma anche in film tout-court, come La battaglia di Austerlitz (1960) , La serva padrona (1962), con la regia del marito, Ménage all'italiana (1965) , Il divorzio (1970). Nel 1969, una scena nel film Una storia d'amore, in cui sembrava apparire nuda, provocò un certo scandalo, ma Moffo dichiarò poi che in quella scena non era completamente senza vestiti. Nel 1970 offrì però un mezzo nudo nel giallo italiano Concerto per pistola solista. Divorziò da Lanfranchi nel 1972 e nel 1974 sposò l'ex dirigente della RCA Robert Sarnoff, del quale rimase vedova nel 1997. Verso la fine degli anni settanta interpretò ruoli verdiani più drammatici, come Leonora ne Il trovatore e Lina in Stiffelio, ma la carriera di cantante, se pur poco più che quarantenne, poteva considerarsi conclusa, anche a causa di un'attività molto intensa (all'apice della popolarità era arrivata a cantare in un anno ben 12 nuovi ruoli) che aveva provocato un progressivo deterioramento vocale. La sua popolarità fu grande soprattutto in Italia. Ha all'attivo una considerevole discografia. Negli ultimi anni di vita combatté con un cancro al seno, spegnendosi all'età di 73 anni.
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