Nato a Verona, ma di origini siciliane (provincia di Messina), fu uno dei più popolari giornalisti radiotelevisivi italiani. Laureato in Matematica, iniziò la sua carriera come corrispondente dell'Eiar da Londra e durante la seconda guerra mondiale, dopo aver scritto per "La difesa della razza", cominciò a farsi conoscere dai microfoni di Radio Londra. Fu poi il primo corrispondente della Rai da New York, dove rimase dal 1954 al 1970 una tra le sue telecronache famose fu la diretta del black out avvenuto nel 1965 nella parte settentrionale degli Stati Uniti e nel Canada. Per gli italiani fu la voce delle imprese spaziali americane, con numerose radiocronache e telecronache. In particolare viene ricordato come uno dei grandi protagonisti della storica notte in cui Neil Armstrong sbarcò sulla luna, il 20 luglio 1969. Durante la diretta dell'allunaggio Orlando, che si trovava nel Centro spaziale della NASA a Houston, in Texas, ebbe un battibecco con Tito Stagno, che conduceva la trasmissione da Roma, perché non concordava con lui sull'istante preciso dell'allunaggio. Nel 1972 si dimise dalla Rai e fu eletto deputato per il Psi nella VI legislatura, nel collegio di Roma. Dal 1981 al 1983 diresse il mensile di politica estera e militare Italia internazionale e dal 1986 al 1992 fu opinionista nel Videogiornale della televisione privata romana GBR. Stimatissimo giornalista partecipava agli eventi importanti nazionali ed internazionali. Inoltre, prese parte come attore a tre film: Il tigre (1967), Il pap'occhio (1980) e Caldo soffocante (1991).