Nasce in un paesino nell'entroterra romagnolo a 20 km da Rimini, da una povera famiglia di operai, settimo di 9 figli. All'età di 12 anni entra in seminario a Urbino per passare dopo tre anni a quello di Rimini. Viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1949. Il 5 luglio dello stesso anno viene nominato cappellano della parrocchia di San Nicolò a Rimini. Nell'ottobre 1950 viene chiamato in seminario a Rimini quale insegnante e insieme nominato vice-assistente della GIAC (Gioventù Italiana di Azione Cattolica) di Rimini . È in questo periodo che matura in lui la convinzione dell'importanza di essere presenti ai giovani adolescenti, in particolar alla fascia fra i 13 e i 15 anni, ai quali nell'Azione Cattolica veniva dato il nome di pre-ju, periodo nel quale si formano i metri di misura definitivi dei valori di vita. Riteneva fondamentale, infatti, realizzare una serie di attività che favorissero un «incontro simpatico con Cristo» per coinvolgere la maggior parte degli adolescenti. In questo progetto rientra anche la costruzione di una casa alpina ad Alba di Canazei (TN) per soggiorni di adolescenti, realizzata dal 1958 al 1961. Mantenendo l'impegno fra gli adolescenti, nel 1953 divenne direttore spirituale nel seminario di Rimini per i giovani nella fascia di età dai 12 ai 17 anni. Attraverso tale compito ha potuto approfondire più intensamente la conoscenza dell'animo giovanile. Nel frattempo, dal 1953, oltre al seminario, insegnò religione alla scuola agraria San Giovanni Bosco di Rimini, frequentata dagli adolescenti nei primi tre anni dopo le elementari. Questo ruolo costituì per lui un ulteriore punto di osservazione e campo di azione nel mondo degli adolescenti. Nel 1959, continuando l'ufficio di padre spirituale in seminario, insegna in vari Licei. In tutti questi anni, dal 1956 in poi, ha gestito nella Diocesi di Rimini l'ufficio Pre-ju attraverso il quale sacerdoti e giovani delegati animavano attività nelle parrocchie e nella casa alpina. Nel 1968, con un gruppo di giovani e con alcuni altri sacerdoti dà vita al primo soggiorno estivo per ragazzi disabili al quale si fa risalire la nascita dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII. Grazie alla disponibilità a tempo pieno di alcuni giovani, Oreste Benzi guida l'apertura della prima Casa-famiglia dell'Associazione a Coriano (Rimini) il 3 luglio 1972. Nel giro di trent'anni l'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII sarà presente in più di venti paesi nel mondo: i membri della Comunità vivono secondo il carisma e la vocazione che Don Oreste ha loro trasmesso e che ha come caratteristica visibile la condivisione diretta con gli ultimi. Don Oreste Benzi muore il 2 novembre 2007 alle 2.22 in seguito a un attacco cardiaco nella sua casa di Rimini, all'età di 82 anni. Per volere della Comunità Papa Giovanni XXIII i funerali, si sono svolti al Palacongressi di Rimini per consentire la partecipazione di quegli "ultimi" che Don Oreste Benzi amava. Vi hanno partecipato più di diecimila persone. Le intuizioni di Don Oreste e quello che ha saputo trasmettere con la sua vita profondamente contemplativa, sono l'eredità che la Comunità Papa Giovanni XXIII è ora impegnata a portare avanti tra le più svariate forme di povertà ed emarginazione che ci sono nella società moderna. Ha lasciato un immenso patrimonio fatto di testi, lettere, pubblicazioni, video di incontri pubblici e puntate televisive che l'hanno visto ospite nei più importanti talk-show: voce sempre fuori dal coro che non esitava mai, "tuonando" per le battaglie in difesa dei poveri, della vita e, spesso, contro i potenti. Con il suo carisma, il suo sorriso e il suo coerente impegno è stato uno degli uomini di Dio più rispettati, seguiti e temuti del nostro tempo. In tantissimi hanno invocato per lui subito la Santità.
|
« Nel momento in cui chiuderò gli occhi a questa terra, la gente che sarà vicino dirà: è morto. In realtà è una bugia. Sono morto per chi mi vede, per chi sta lì. Le mie mani saranno fredde, il mio occhio non potrà più vedere, ma in realtà la morte non esiste perché appena chiudo gli occhi a questa terra mi apro all’infinito di Dio. » |
|
|
|