Penso che conoscere il mistero dell'amore e' come trovarsi di fronte a pagine bianche
dove solo alcuni predestinati possono
leggerne le parole scritte con inchiostro simpatico........E anche quei pochi non sempre
possono decifrarle perche' espresse in una lingua sconosciuta......
E' proprio un mistero l'amore!!!...
Nel mistero dell'amore quello
che conta e' la potenza del richiamo.
Marcello Proust precisava:"L'importante
in amore non e' tanto la persona amata
quanto la profondita' dello stato nel
quale l'amore ci pone".
TU NON SAI
ci sono betulle che di notte
levano le loro radici, e tu non crederesti mai
che di notte gli alberi camminano o diventano
sogni. Pensa che in un albero c'è un violino d'amore.
Pensa che un albero canta e ride.
Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi
diventa vita. Te l'ho già detto: i poeti non si redimono,
vanno lasciati volare tra gli alberi
come usignoli pronti a morire.
- Alda Merini -
Dietro quella finestra
la cui tenda non muta
situo la vista di lei
che l'anima studia in sé stessa
nel desiderio che la rivela.
Non ho difetto d'amore.
Chi m'ami non manca.
Ma altro sapore avrebbe,
se ciò accadesse all'interno
di quella alta finestra.
Perché? Se sapessi, avrei
tutto che avere desidero.
Amai un tempo la Regina,
e c'è sempre nella mia anima
un trono da occupare.
Ogni volta che posso sognare,
ogni volta che non vedo, situo
il trono in quel luogo;
oltre la tenda il focolare,
oltre la finestra il sogno.
Così, passando, intreccio
l'artificio della strada
e un poco di me m'oblio.
Poi più nulla chiedo alla vita,
tranne d'esserne il vicino.
Fernando Pessoa
Avevo già baciato quando ti incontrai
eppure mi sembrò di non avere mai incontrato labbra d'uomo.
Tra le tue braccia scoprì il linguaggio dell'amore
tra gli sguardi su un mondo d'intese,
tra gli abbracci che addolciscono e rapiscono.
Ci rincorremmo per le lunghe estati
prendendoci e lasciandoci nel giro di un tramonto
sulle spiagge mediterranee e sulle cime innevate
in città nebbiose, solari, sconosciute, note
sempre aspirando a quel qualcosa che sentimmo subito che ci avrebbe resi troppo felici per non lottare.
Lasciando i nostri sogni di tardivi adolescenti
entrammo nella vita.
Ci guardammo negli occhi, felici.
Pochi istanti.
Poi la vita fu crudele.
Lottammo insieme
e il nostro amore non fu solo passione.
Fu vita contro la morte
fu coraggio, incoscienza e ancora felicità.
Fu forza, la forza della farfalla
che vive un solo giorno,
la forza dell'albero che colpito dal fulmine
svetta ancora sereno sulla cima,
la forza di un vita senza più futuro
che credeva nel domani.
Te ne andasti, silenziosamente, in un giorno d'ottobre quando le foglie si tingono di rosso...
E continuo a camminare sulle tue strade
e continuo a nutrirmi del tuo amore
continuo a sognare il tuo sorriso
quando teneramente guardo il cielo.
Maria Rosa Celli
Che un giorno io avessi
un riso
di primavera è certo;
e non soltanto lo vedevi tu, lo specchiavi
nella tua gioia.
Anch'io, senza vederlo, sentivo
quel riso mio
come un lume caldo
sul volto.
Poi fu la notte
e mi toccò esser fuori
nella bufera:
il lume del mio riso
morì.
Mi trovò l'alba
come una lampada spenta:
stupirono le cose
scoprendo
in mezzo a loro
il mio volto freddato.
Mi vollero donare
un volto nuovo.
Come davanti a un quadro di chiesa
che è stato mutato
nessuna vecchia più vuole
inginocchiarsi a pregare
perché non ravvisa le care
sembianze della Madonna
e questa le pare
quasi una donna
perduta .
Così oggi il mio cuore
davanti alla mia maschera
sconosciuta.
Antonia pozzi
Annamaria