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Fra i poeti ermetici è considerato una sorta di guida morale. Tuttavia, contrariamente a loro, fondava le sue poesie non su procedimenti analogici che evocano significati, ma su un linguaggio diretto, sul realismo e sulla tensione morale. Betocchi è stato paragonato a Giovanni Pascoli, a Umberto Saba, ai crepuscolari, a Clemente Rebora; ma nel Novecento il suo percorso risulta originale, fuori dalle correnti letterarie. Carlo nasce il 23 gennaio 1899, si trasferisce ancora piccolo a Firenze nel 1906 per seguire il padre, impiegato delle Ferrovie dello Stato, rimasto orfano per la morte del padre nel 1911 con i fratelli Giuseppe e Anna, viene educato dalla madre, la quale segue e cura con particolare attenzione la sua formazione spirituale, studia all'istituto Tecnico fiorentino con l'amico Piero Bargellini. Conseguito nel 1915 il diploma di perito agrimensore, frequenta la scuola ufficiali di Parma, ma la Grande Guerra incombe e tra il 1917 e il 1918 viene inviato al fronte e partecipa alla resistenza sul Piave, nel 1919 parte volontario in Libia dove rimane per un anno. Betocchi inizia ad esercitare la professione di geometra nel campo edilizio, il lavoro lo porta in Francia e in diverse località dell'Italia centro-settentrionale, ritornato a Firenze nel 1923 insieme a Piero Bargellini, collabora alla rivista Calendario dei pensieri e delle pratiche solari. Nel 1928 con Bargellini fonda la rivista Frontespizio, e partecipa fino al 1938 allo sviluppo della rivista di ispirazione cattolica, nella quale nel 1934 pubblicherà nella rubrica La più bella poesia i suoi primi versi e la sua prima raccolta poetica Realtà vince il sogno (1932). Nel 1939 Betocchi lascia Firenze per Trieste dove gli viene assegnata la cattedra di materie letterarie presso il conservatorio musicale di Venezia, tornato a Firenze nel 1953 insegna con le stesse mansioni presso il Conservatorio Luigi Cherubini e continua a collaborare a varie riviste, tra cui La Chimera, La Fiera Letteraria e L'Approdo letterario di cui rimane redattore fino al dicembre del 1977, anno di cessazione della prestigiosa rivista. Nel 1958 gli viene affidata la redazione della trasmissione radiofonica L'Approdo. Dal 1932 sono numerose le raccolte poetiche di Carlo Betocchi. Muore a Bordighera, in provincia di Imperia, il 25 maggio 1986. Il linguaggio di Betocchi è semplice e si serve spesso della ripetizione di parole, come se costruisse filastrocche. La sua poesia non ha bisogno di una lingua complessa perché vuole rispecchiare semplicemente la verità delle cose. Per esempio, nella poesia La via più popolare, la vita semplice e laboriosa degli abitanti di una strada si riflette nella semplicità della ripetizione di rime e di parole, che ritmano il testo come una preghiera:
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« O benedetta, benedetta sia la cristallina, benedetta mattina: benedetta la gente che va che viene, benedetta la mente che l'avvia, ciascuno alla sua prova. » |
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Il dolore dell'esistenza fu duramente provato dal poeta per la lunga malattia della compagna, Emilia de Palma, musicista. Questo tragico evento mutò profondamente la visione religiosa del poeta: questo dramma esistenziale è testimoniato dalle ultime raccolte poetiche, le più alte della carriera di Betocchi. |