Per il 9 Maggio 2012 Google celebra il 138° anniversario della nascita di Howard Carter, archeologo inglese nato a Swaffham nel 1874 e morto a Londra, il 2 marzo del 1939. Per lui, c’è un bellissimo logotipo disegnato con reperti archeologici di chiara natura egiziana. Un omaggio perfetto per uno degli archeologi più grandi e più popolari del secolo scorso. A lui si deve quella che gli storici hanno definito essere “la più grande scoperta archeologica del XX secolo”: la tomba di Tutankhamon, dodicesimo sovrano della XVII dinastia egizia, e più potente sovrano dell’antico egitto. La tomba di Tutankhamon è stata scoperta nel 1922, fino ad allora era rimasta inviolatai. Carter la trovò durante il lavoro svolto insieme a George Herbert. Al suo interno c’erano talmente tanti reperti che ad oggi, custoditi presso il Museo Egizio del Cairo, occupano da soli una intera ala di tutto il Museo. A 25anni Carter divenne ispettore alle Antichità per l’Alto Egitto e la Nubia, con sede a Luxor. Quando Carter morì, pochi lo seppero. Il suo funerale fu abbastanza misero. Poche persone accompagnarono al cimitero colui che era stato l’eroe della nazione. Tra i pochi l’unica donna che per lui aveva contato e che era stata tanto irraggiungibile: Evelyn Carnavon: il vero e unico amore della sua vita, la figlia del Lord. La chiamava Eve. Lui sulle rive del Nilo, lei in Inghilterra, si scambiavano tenere lettere, spesso una ogni due giorni. “O perché non sei qui accanto a me” singhiozzava la ragazza. Ma Eve e Howard sapevano che l’etichetta inglese no consentiva ad un esumatore vagabondo di poter sposare la figlia di un Lord. L’amore rimase platonico. Carter morì scapolo.