De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 10/05/2012 07:16 |
Eroe della Resistenza toscana, protagonista di numerose azioni tra cui la liberazione di Firenze nell'agosto del 1944, decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria. Nato a Firenze, nel quartiere popolare del Pignone, da una modesta famiglia di lavoratori, deve lasciare gli studi molto presto per cominciare a lavorare. Continua però a studiare privatamente, ottenendo così il diploma di ragioniere. Chiamato alle armi nel 1934, dovette recarsi a Messina. Da qui partì per la Somalia, dove trascorse il biennio successivo. Poi ritornò a Firenze e, nel 1938, svolse la sua opera in vari uffici, prima a Firenze, poi a Chieti, poi a Como . Nell'ottobre del 1940 ottenne il diploma di ragioniere e si iscrisse alla Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Firenze . Nello stesso anno ricevette una nuova chiamata alle armi e, divenuto caporalmaggiore, si iscrisse ad un corso di allievi ufficiali a Pisa, sostenendolo con successo. Nel 1942 fu assegnato a Como, poi in Liguria e successivamente nel Lazio, a Santa Severa, dove fu comandante della decima pattuglia La Potente. In seguito fu inviato a Pola e nel maggio 1943, in Sicilia, quando avvenne lo sbarco alleato. Dopo l'armistizio tornò a Firenze, motivato a combattere il Nazifascismo, e si mise in contatto con i movimenti antifascisti della città, aderendo presto alle formazioni partigiane. Dopo l'8 settembre si rifiutò di arrendersi ai tedeschi. Tornò di nuovo a Firenze il 3 ottobre 1943 e, deciso a combattere i nazisti, entrò in contatto col movimento della Resistenza partigiana. Inizialmente ricevette dei compiti di collegamento fra i partigiani e in seguito si unì a bande partigiane sul Monte Morello. Assunse il nome di battaglia Potente, derivato dall'appellativo con cui era indicata la pattuglia che egli comandava nell'ultimo periodo della guerra, la sua formazione, costituita, oltre ad alcuni sopravvissuti del gruppo di Lanciotto Ballerini, anche da nuovi elementi provenienti da Firenze e da Sesto Fiorentino. Dopo che il gruppo si fu spostato sul Monte Giovi, si unirono ad esso ulteriori rinforzi. Potente si dedicò alla costruzione di un'unica unità partigiana, che diverrà in seguito la Brigata Lanciotto, Aligi Barducci divenne il capo effettivo per la stessa volontà dei partigiani. Dal monte Giovi, la formazione si spostò sul Pratomagno il 23 maggio 1944. Nei giorni successivi arrivò il riconoscimento ufficiale della Delegazione toscana del comando delle brigate e dei distaccamenti Garibaldi che, appunto, riconosceva la 22ª Brigata Lanciotto, di cui Potente era comandante militare. Sotto la sua guida, la divisione porta a termine azioni di guerra nel Mugello e assiste le popolazioni colpite dalle rappresaglie dei tedeschi in ritirata. In seguito, verso la metà di luglio, fu organizzato il trasferimento verso la città di Firenze. Le truppe alleate procedono a rilento verso Firenze e riescono a raggiungere e ad insediarsi solo nella parte dell'Oltrarno. Durante la notte del 4 agosto i tedeschi fecero saltare i ponti sull'Arno, a Firenze; al mattino arrivarono in città Potente e Giobbe e gli uomini della Lanciotto. A questo punto si scatenò la lotta fra i partigiani e i franchi tiratori, cecchini nazifascisti. La sera dell'8 agosto, durante un rastrellamento contro i franchi tiratori d'Oltrarno, Potente rimase mortalmente ferito per lo scoppio di una granata nemica, mentre si stava dirigendo al distretto militare di Piazza Santo Spirito, per accordarsi con le Autorità alleate. Fu portato dapprima all'infermeria del distretto, poi all'ospedale da campo del Pian dei Giullari e da qui all'ospedale di Greve in Chianti, dove morì all'alba del giorno seguente, all'età di trentun anni. Firenze viene liberata ufficialmente due giorni dopo e il contributo di 'Potente' e dei suoi uomini è stato talmente determinante che la città viene storicamente indicata come la prima in Italia ad essersi liberata da sola. In onore di Aligi Barducci, la Divisione Garibaldi-Arno prese il nome di Divisione Potente. Ogni anno, l'11 agosto, il Comune di Firenze organizza manifestazioni a ricordo dei fatti del 1944 e per celebrare la liberazione della città dal Nazifascimo. In Piazza Santo Spirito, sul lato a sinistra della Chiesa omonima, proprio nel punto in cui 'Potente' fu colpito, si trova una lapide in sua memoria.
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